Mondiale Enduro, GP del Portogallo. Day 1 Italiano, Salvini & Redondi
Gouveia, 16 Maggio. E finalmente è Alex Salvini! Nella giornata forse più strana e “ferale” dall’inizio del Mondiale 2015, caratterizzata da una buona dose di risultati almeno in parte a sorpresa, da spettacolari rovesciamenti di fronte e, anche, da qualche piccolo colpo di scena, Salvini ce l’ha fatta. Del resto lo aveva promesso lasciando la Spagna. La progressione di cui il pilota bolognese in forze al Team Honda Red Moto si è reso protagonista ha un significato importante, che va oltre il risultato. Ad ogni GP Salvini è salito di livello.
Terzo in Cile, e perfettamente all’altezza del piazzamento ottenuto in Spagna, finalmente sul duro di Gouveia Alex si è portato in testa alla giornata, superando nettamente Pierre-Alexandre Renet, che ora è nel mirino del Mondiale, e respingendo gli attacchi di Antoine Meo che, come sempre, ha riservato il meglio del suo repertorio per il finale di giornata. Non abbastanza meglio, in questo caso, poiché al fuoriclasse francese è mancato meno di un secondo per agguantare quel Salvini scatenato ed efficacissimo in fuga dall’inizio della gara, imprendibile anche se soltanto per 83 centesimi di secondo.
Adesso il Mondiale della E2 si ravviva ulteriormente, e sul suo fuoco soffia l’azione decisiva del Pilota italiano, che riporta in alto le proprie quotazioni e trascina la comitiva e la passione italiana verso nuove, necessarie concretezze. La prima giornata del Gran Premio del Portogallo non è la fine del Mondiale, ovviamente, e quello mosso da Salvini è solo un primo, seppure importantissimo passo. Intanto, però, se il calo di Renet, che oggi ha vinto una sola speciale, dovesse essere confermato anche domenica vuol dire che la corsa all’iride della E2 diventa un duello tra due Piloti e due Case, Meo e Salvini, KTM e Honda. Il massimo dello spettacolo e della sfida!
Ma il successo di Salvini non è l’unica ragione di questa “Edizione Straordinaria”. Il secondo successo italiano della giornata di apertura della terza prova del Mondiale arriva da Giacomo Redondi, il quale a sua volta ha battuto il dominatore delle precedenti quattro giornate di gara disputate sin qui, l’inglese Jamie McCanney. Redondi, partito benissimo sin dal Super Test del venerdì sera, non si è lasciato intimorire dal consueto inizio martellante di McCanney, lo ha raggiunto durante la quinta PS e superato in quella successiva, e ha dato la rassicurante impressione di poter dominare agevolmente le difficoltà della prima giornata portoghese.
Il resto è colpi di scena e vendetta. In E1 la schiacciante prova spagnola di Christophe Nambotin passa definitivamente in archivio nel momento in cui il fuoriclasse del Team di Farioli si fa male al ginocchio già infortunato in passato. La corsa di Nambotin diventa un calvario di sofferenza, premiato con un insperato secondo posto, e le redini della gara passano nelle mani di Eero Remes, il piccolo, ma irriducibile finlandese che porta al successo numero tre l’Italia dell’Enduro. Questa volta è la Moto, TM, e il contesto è ancora più incoraggiante dal momento che finalmente si rivede, non lontano dal podio, Simone Albergoni.
Se Laia Sanz vince la femminile ed è in testa al Mondiale a punteggio pieno, nel pieno rispetto di una giornata decisamente fuori dall’ordinario c’è anche il risultato della E3, vinta dal Campione del Mondo in carica (e precedentemente Campione della EJ) Matthew Phillips. All’inizio sembrava che dovesse essere, come in Spagna, un’altra sfuriata di Mathias Bellino, ma ben presto ci si è accorti che il calo fisico del francese andava in stridente contrasto con la crescita dell’australiano. Ritrovata la buona forma fisica, e non venuta mai meno la motivazione di Phillips, il Mondiale della E3 si accende di un nuovo, forte motivo di interesse.
In questa piccola apoteosi azzurra c’è anche una nota stonata, il ritiro di Cristobal Guerrero, dovuto a un problema di natura elettrica. Fuori dalla festa italiana, Max Migliorati si può consolare con la buona giornata di Gianluca Martini, settimo alle spalle di Jonathan Manzi, visibilmente in buona forma e in difficoltà soltanto nell’ultima Extreme del giorno.
Che la domenica del Gran Premio del Portogallo prosegua, per gli “azzurri”, sull’onda dei successi di sabato.