L'editoriale di Nico

Nico Cereghini: “I grandi campioni belgi”

- Stefan Everts che lotta per sopravvivere dopo aver contratto la malaria, Eric Geboers che in maggio è morto annegato. La sorte sembra accanirsi contro i crossisti belgi. Ma la loro resta una bella lezione di vita per tutti noi
Nico Cereghini: “I grandi campioni belgi”

Ciao a tutti! Certe volte si fatica ad accettare la realtà e non ho notizie confortanti, nel momento in cui scrivo, circa le condizioni di Stefan Everts, colpito gravemente dalla malaria. Il campione belga è in coma farmacologico all’ospedale di Hasselt, la famiglia ha chiesto di rispettare la sua privacy e non ha diffuso aggiornamenti, ma il figlio adolescente Liam, quattordici anni, ha pubblicato su Instagram un messaggio che in qualche modo accende le speranze: “Voglio che tu resti forte, tieni duro, ci sei quasi”. E noi siamo tutti con lui.


Una famiglia molto speciale, come certo già saprete: il capostipite Harry, classe 1952, quattro volte campione del mondo di motocross nelle classi 250 e 125; il figlio Stefan, capace di laurearsi campione della 125 già nel ’91, a soli 18 anni e più giovane di sempre. Dieci titoli ha conquistato Stefan nella sua carriera, conclusa undici anni fa: nelle classi 125, 250, 500, MX1 e in sella alle moto di tutte e quattro le marche giapponesi. Un fenomeno assoluto, forse addirittura ineguagliabile, se pensate che ha voluto cimentarsi pure nell’Enduro e come wild card, alla Sei Giorni del 2003, ha battuto i più forti specialisti vincendo la sua classe.


Stefan è a sua volta diventato padre di Liam nel 2004, e due anni dopo ecco la notizia che a suo tempo fece molto discutere: Yamaha aveva già messo sotto contratto il piccoletto. Si trattava in realtà di marketing o poco più, tant’è vero che nel frattempo Liam ha debuttato nella classe 65 e poi è passato alla 85 guidando anche Suzuki e KTM. Ma intanto si scommetteva che da un nonno così forte nel motocross, e da un papà fuoriclasse, sarebbe uscito con molte probabilità un crossista talentuosissimo. E chissà se davvero potrebbe accadere. Ma intanto quello che è certo, purtroppo, è che il destino si è accanito su Stefan, 46 anni, che era andato a correre nella Repubblica Democratica del Congo una gara di quattro ore a scopo benefico. L’ex pilota belga è sensibile da anni a queste iniziative (il ricavato sarebbe servito per una serie di opere tra le quali la costruzione di una scuola), ma questa volta purtroppo ha contratto la malaria. E non è vero, come è stato commentato anche sul sito, che la malattia sia debellata: purtroppo resta molto insidiosa e pericolosissima.


Quest’anno, e lo ha sottolineato giustamente qualche lettore, la sorte sembra accanirsi contro i grandi campioni belgi del motocross. A maggio era tragicamente scomparso Eric Geboers, cinque volte iridato, cinquantacinque anni, annegato in un lago nel tentativo di salvare il suo cane. Ecco, in un caso come nell’altro l’altruismo e la generosità sembrano aver giocato contro i nostri eroi. Ma non concludete, come qualcuno ha fatto, che nel caso di Stefan Everts sarebbe stato meglio restarsene a casa e limitarsi a inviare soldi in Africa. Trovo che sia una grave mancanza di rispetto: stiamo parlando di grandi campioni, nello sport e nella vita.

Nico, Everts
  • francojs
    francojs

    Forza grandissimo campione ,non mollare ,devi vincere anche questa gara….
  • ms60
    ms60, Livorno (LI)

    Bruttissima notizia. Mi dispiace tanto....Tra l'altro è un periodo non bello per Everts con l'abbandono della Suzuki nel cross.
    @gdn63: ricordi bene. Harry Everts ebbe la polio da giovanissimo. La dice lunga sulla volontà di questa gente.
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