Endurance

Yamaha vince la 8 Ore di Suzuka. Canepa è campione Endurance

- Nell'importante gara giapponese di durata Yamaha coglie la sua terza vittoria consecutiva. Il Team GMT94 vince il titolo mondiale, e Niccolò Canepa è il primo italiano a riuscirci
Yamaha vince la 8 Ore di Suzuka. Canepa è campione Endurance

Nella pista di casa, Honda perde ancora una volta il confronto con la rivale Yamaha. La marca dei tre diapason vince infatti per la terza volta di fila la prestigiosa 8 Ore di Suzuka, la corsa seguitissima in Giappone - al pari con la MotoGP - che quest'anno ha chiuso il campionato del mondo Endurance.

La Yamaha R1 schierata ufficialmente dalla factory ha vinto la gara con il giapponese Katsuyuki Nakasuga, l'inglese Alex Lowes (l'anno scorso erano già riusciti nell'impresa) e l’olandese Michael van der Mark (compagno di team di Lowes nel mondiale Superbike) che a Suzuka aveva vinto in altre due occasioni, ma in sella alla Honda.

La vittoria Yamaha è stata favorita anche dalla caduta di Takaaki Nakagami nelle battute iniziali della gara, per cui il team di punta Honda (Harc Pro) ha potuto recuperare fin solo alla quarta piazza finale: con Nakagami c'erano Miller e Takahashi.
Il podio è stato completato dal Kawasaki Team Green (Watanabe, Haslam, Kamaruzaman, classificatisi con 2'09"520 di ritardo) e dalla Honda FCC TSR di Aegerter, De Puniet e Hook, arrivati con un giro di distacco dai vincitori.

E' invece bastata l'undicesima piazza al team GMT94, per consentire a due dei tre piloti schierati a Suzuka (David Checa e Niccolò Canepa) di conquistare la prima posizione in campionato e quindi il titolo di campioni del mondo Endurance 2017. Assieme ai due ha corso Mike Di meglio, che si è così classificato al terzo posto nella classifica iridata.
 


Secondo si è quindi classificato il formidabile team francese Suzuki SERT, campione in carica, che si era presentato all'ultima gara della stagione con un punto di vantaggio in classifica. Una caduta ha fatto perdere perdere tempo prezioso e punti rispetto ai rivali del GMT94: sul podio della premiazione mondiale, i piloti Suzuki hanno indossato una maglietta il ricordo di Anthony Delhalle, il compagno di team deceduto in seguito a una caduta durante i test di inizio stagione.

Grazie a Niccolò Canepa, è la prima volta che un pilota italiano conquista un titolo nell'Endurance: «È incredibile – sono state le parole del 29enne pilota genovese - l'anno scorso è stata la mia prima stagione nel EWC e abbiamo perso il campionato per un solo punto. Quest'anno lo abbiamo vinto con tre vittorie di fila. I miei compagni di squadra sono stati incredibili e la moto stessa è stata, onestamente, incredibile! La squadra ha fatto un lavoro straordinario, è un risultato fantastico e qualcosa che non dimenticherò mai. Vorrei ringraziare tutti, dalla squadra alla Dunlop, alla Yamaha e ai miei compagni di squadra, che hanno fatto un lavoro straordinario per tutta la stagione. Non abbiamo commesso un errore, e questo è qualcosa che non accade sempre. Spero di ripetermi l'anno prossimo».

Vedi la Classifica finale

 

  • canguro6470
    canguro6470, Arluno (MI)

    Che tristezza. Una volta visto il video ho pensato di aver assistito al punto più basso mai raggiunto da questo sport. Canepa deve essere proprio un gran campione ed un grande uomo...la domanda è:perchè quel numero da campione sfoggiato contro un amatore ,non lo ha mai provato a fare per vincere contro i vari Rossi, Marquez, o Rea di turno?bravo Canepa il tuo ruggito del topo non lo scorderò mai e sOno contentissimo cHe sia rmia sto in testate a tanti.....può vincere tutto quello che vuole adesso....CHAMPION! !!!!
  • username__251839
    username__251839, milano (MI)

    Tutte le volte che sento parlare di Canepa mi viene voglia di capire come è poi finita la questione del mugello...

    @ redazione - si sa qualcosa? c'era di mezzo una denuncia no?

    La cosa mi aveva veramente scioccato! Che brutto gesto, poi si era giustificato col fatto che gli aveva "solo" toccato l'avambraccio quando è palese che gli ha preso apposta il freno!

    Ma come si fa a far correre e sponsorizzare gente del genere? Proprio nessuna vergogna...
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