Suzuki Burgman 400 ABS
Da GT a Sport GT
Ha un'aria tutta nuova questo Burgman 400: le linee paciose si fanno filanti e la colorazione nera opaca con cerchi rossi sottolinea in maniera decisa la nuova declinazione sportiva del rinomato scooter GT giapponese. Il frontale si fa più sottile e insieme al parabrezza regala un profilo coupè, come amano definirlo in Suzuki, le pedane sciancrate e la nuova sella snelliscono il punto vista che termina in un codone più leggero che guarda in su. I fari a LED sia davanti che dietro gli danno un bello sguardo moderno e aggressivo.
Segue le tendenze del momento, il nuovo Burgman, che vogliono quel tocco di sportività anche su mezzi pensati più per lo spostamento fine a se stesso che per il divertimento su due ruote.
Ecco allora che pochi sapienti tocchi di matita dei designer giapponesi reinventano la personalità, correggono la posizione di guida e aggiustano le linee senza stravolgere un mezzo che, dal suo debutto nel 1998 ad oggi, non ha mai visto calare il gradimento del pubblico urbano, ma non solo.
Il Burgman diventa dunque più sportivo, ma non perde le doti di viaggiatore che da sempre lo contraddistinguono e continua a fare del comfort uno dei suoi punti di forza: la sella ridisegnata rimane bassa per garantire la sicurezza di chi guida, è più imbottita e con il poggiaschiena regolabile a piacimento su due altezze; la seduta del passeggero è stata abbassata per regalare anche a chi si fa portare il piacere di un viaggio in tutta comodità. La posizione in sella è più eretta, ma comunque degna di una comoda poltrona.
La rivoluzione - ma è più corretto parlare di evoluzione - delle forme porta con sé anche una bella riduzione di peso: la bilancia segna 7 chili in meno che in marcia si sentono tutti, come vedremo nella parte dinamica del nostro test. Unica pecca portata dal nuovo disegno è la riduzione di capacità del vano sottosella, che perde una ventina di litri - ora sono 42 - ma riesce comunque ad ospitare un casco integrale e un jet. I due vani nel retroscudo sono profondi e capienti - 2,8 e 3,5 litri - e per telefonino, guanti, chiavi e ninnoli vari sono più che sufficienti, anche se non sono dotati di serratura.
Graditissimo e ben piazzato nel retroscudo il freno di stazionamento, che blocca la ruota posteriore in caso di parcheggi "pericolosi". E siccome in Suzuki hanno pensato proprio a tutto, c'è anche l'occhiello nella carrozzeria sotto alla pedana per assicurare la catena quando lo lasciate parcheggiato.
Motore e ciclistica
Anche il propulsore da 399 cc e 31 cavalli riceve i suoi meritati aggiornamenti e asseconda l'inclinazione sportiva del nuovo Burgman: grazie alla nuova scatola filtro da 5 litri - prima erano 4,2 - si ha più coppia ai bassi regimi e anche il sound ci ha guadagnato. L'ntroduzione dell'Euro 4 non incide sui consumi che restano bassi e che secondo i dati della Casa si attestano sui 25 chilometri percorribili con un litro di carburante; significa che per oltre 300 chilometri ci si può dimenticare del benzinaio.
Anche il telaio asseconda le linee ed è dunque più snello e leggero, pur mantenendo la rigidità necessaria per percorrere curve anche un po' spedite in sicurezza e per garantire stabilità nelle lunghe percorrenze su tratti veloci. La ruota posteriore resta da 13" mentre l'anteriore passa da 14 a 15, sempre a favore della stabilità.
A rendere possibile questo utilizzo a 360 gradi troviamo anche un buon ramo sospensioni che prevede una forcella telescopica da 41 mm con escursione di 110 , e un mono posteriore Pro Link con precarico della molla regolabile su 7 posizioni.
La frenata è affidata a due dischi anteriori da 260 mm e a un posteriore da 210; immancabile l'ABS, con nuova centralina Nissin più leggera di 750 grammi.
Video - Prime impressioni
Come va?
Dati tecnici archiviati passiamo alla prova su strada, che ha visto il nostro Burgman protagonista di non pochi chilometri nel centro della città di Torino e poi fuori, sulle colline che la circondano, tra curve veloci e stretti tornanti. Un test a tutto tondo che ci ha dato modo di apprezzarne le doti e di scovarne i - pochi - difetti.
Partiamo col dire che la sella a 755 mm da terra mette al sicuro davvero tutti e rende facile la gestione dei 215 chili (col pieno); la posizione di guida non stanca e anche se è stata resa "meno sdraiata" sia guidatore che passeggero possono dirsi più che comodi e pronti ad affronatare la città così come qualche bella gita fuoriporta. Non solo urban quindi? Sì, perché la protezione dall'aria resta buona col nuovo screen e, come già sottolineato, la ciclistica strizza l'occhio alla stabilità ma anche al divertimento in ogni condizione e tipo di guida.
Il motore è progressivo e brillante, lo spunto è buono e l'allungo non manca, la frenata è molto molto modulabile e mai aggressiva, tant'è che ci si può divertire a piegare tra le curve più veloci giocando con freni e gas e potendo contare su un'ottima ciclistica e su una luce a terra tutto sommato soddisfacente. A fronte di queste prestazioni un controllo di trazione, ormai presente su tanti sooter, ci sarebbe stato bene: chi lo ama, chi lo odia, ma la sicurezza non è mai troppa sopratutto su questi mezzi che ormai sono sempre più tuttofare.
Anche in città le sospensioni si comportano bene: ottimo il lavoro della forcella, confortevole il posteriore che ricalca bene anche le buche più secche ma soffre gli avvallamenti, portando chi guida a "salatare" sulla sella se li si affronta a velocità sostenuta. Doveroso sottolineare che abbiamo provato lo scooter con settaggio standard e che dunque l'inconveniente è quasi sicuramente risolvibile regolando il mono in base al proprio peso e stile di guida. Indiscutibile l'agilità, tra le auto così come tra i tornati più stretti: come si suol dire, il nuovo Burgman "si gira in un fazzoletto".
Completa e ben leggibile la strumentazione, con contachilometri e contagiri analogici e pannello centrale digitale e spie luminose nella parte alta del pannello. Di impronta automobilistica e un po' troppo "seriosa", non sarebbe male darle un tocco di modernità per stare al passo con l'evoluzione della nuova immagine di questo Sport-Burgman!
Il nuovo Suzuki Burgman 400 ABS - completamente prodotto in Giappone - è già disponibile nelle concessionarie in tre colorazioni: bianco, grigio o nero con cerchi rossi.
Il prezzo è un po' più alto rispetto a quello dei competitors, 7.899 Euro f.c., ma fino al 31 ottobre 2017 è possibile acquistarlo al prezzo lancio di 7.290 Euro.
Sono stati utilizzati
Casco X-Lite X-1004
Giacca Spidi NV 200 Tex Lady
Guanti Spidi Lady
Jeans Alpinestars
Scarpe Stylmartin Wear
Maggiori info
Scooter: Suzuki Burgman 400 ABS
Meteo: sole, 30°
Luogo: Torino e dintorni
Terreno: Urbano, extraurbano, collinare
Foto di Cristina Pertile e Thomas Maccabelli
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Maurizio.Boddi, Genova (GE)Mah, secondo me perderà mercato.....i suoi punti di "forza" secondo me erano dimensioni retroscudo e sottosella e forse il GT..... chi voleva più "sportività" aveva ed ha tante altre ottime alternative.... peccato!
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Mauroxyz1Buonasera, più delle apparenze, consiglierei un giro di prova, che ti fanno fare in concessionaria, senza tante formalità. Attualmente ho un honda SH, ed ho avuto tante moto (anche maxi) e tanti scooter (compreso t-max). Avendo bisogno di un mezzo polivalente sono andato a provare x-max 300 e poi x-max 400. Di questi due avevo quasi deciso per il 400 che ho trovato meglio rifinito, con la giusta coppia ed una frenata più potente. Prima di comprarlo, solo per curiosità, ho fatto una prova del burgman 400. In mezz'ora ho fatto superstrada, traffico cittadino e curve strette. Alla guida l'ho trovato molto più appagante del pur buono x-max e con una seduta mooolto più comoda. Il vero plus è la ciclistica con il mono ammortizzatore posteriore che secondo me non ha pari in questa categoria. Si piega come una moto e la conduzione è rigorosa, per essere uno scooter. I piedi si mettono bene a terra grazie alla forma rientrante della pedana. Frenata ottima e buono spunto da fermo con la coppia molto in basso. Non sono riuscito a toccare il cavalletto in curva, com'era invece successo su x-max. Secondo me, da una bella soddisfazione alla guida, con un buon compromesso tra abitabilità e sportività. Molto belle ed efficaci le luci a led. Cambierei solo la strumentazione, mettendo il comando vicino alla manopola. L'ho ordinato ed aspetto che arrivi in nave dal Giappone!