Melandri resta in SBK, ma in quale team?
Il mercato team e piloti SBK è ancora in pieno fermento, ma qualche comunicato ufficiale inizia a confermare le voci che circolavano nel paddock del mondiale delle derivate dalla serie già a Jerez.
Come avevamo preannunciato (leggi l'articolo) il team Pata Honda Ten Kate ha ora ufficializzato la promozione di Van der Mark dalla Supersport alla classe maggiore, con un contratto biennale, in attesa che la Kawasaki annunci l’avvenuto ingaggio di Johnny Rea, che assieme a Sykes andrà a comporre un vero e proprio dream team. Rea ha rinunciato ad una GP di secondo piano per una moto ufficiale in Superbike, mentre non è stato di questo avviso Loris Baz, al quale però sembra che ora la GP... vada stretta.
Il giovane francese avrebbe dovuto passare al team di Aspar Martinez ma è troppo alto e non riesce a sedersi sulla Honda della squadra spagnola. Di conseguenza al momento è a piedi, ma in attesa che la Dorna che lo ha voluto spostare in GP, gli trovi una sistemazione. La MotoGP fa gola a tutti i piloti, ma andarci con una moto poco competitiva può significare bruciarsi e dover poi ricominciare da capo. Ne sa qualcosa Camier che lo scorso anno ha lasciato il team Suzuki per una GP che non è mai arrivata (doveva essere quella del team Iodaracing) e si è quindi ritrovato a fare da tappa buchi e a saltare da una moto all’altra, sino a salire proprio su quella Honda del team Drive M7 Aspar lasciata libera dall’infortunato Hayden e troppo piccola per i 192 centimetri di Baz.
E gli intrecci tra SBK e GP continuano, perché su quella Honda il prossimo anno salirà Eugene Laverty, che quest’anno ha preso il posto di Camier in Suzuki. Ad annunciarlo ufficialmente è stato il team Voltcom Crescent Suzuki che si ritrova ora con il solo Alex Lowes, ma che potrebbe prelevare dalla GP Michael Laverty, fratello di Eugene. Un mercato più complicato ed intrigante di una fiction brasiliana.
Anche Danilo Petrucci sembrava potesse approdare in SBK, ma il giovane pilota ternano ha resistito alle lusinghe dei team Ducati Althea e Barni ed è ad un passo dal firmare il contratto che lo legherebbe al team Pramac Ducati, succedendo così a Iannone, passato al team ufficiale.
Manca ormai solo la firma sull’accordo che porterà Zanetti in MV. Il più veloce pilota italiano del mondiale Supersport farà compagnia a Cluzel in una squadra che punta come non mai al titolo mondiale. Nel 2015 il campionato delle 600 dovrà fare a meno di Florian Marino, destinato alle Moto2 (ma quanti francesi servono ai mondiali GP?). Evidentemente il debutto del talentuoso pilota transalpino in Moto2 avvenuto a Misano (24mo con la moto del team Forward Racing dell’infortunato Corsi) non è passato inosservato.
E l’Aprilia?
Dopo aver comunicato ufficialmente lo sbarco in MotoGP assieme al team Gresini ed aver scelto Alvaro Bautista, l’azienda di Noale sta cercando di restare in Superbike, ma sino ad ora non sembra riuscirci. Ai vertici Piaggio la Superbike non interessa più e quindi un eventuale team Aprilia SBK 2015 si dovrebbe autofinanziare, vale a dire dovrebbe trovare uno sponsor in grado di coprire tutti i costi. Sono numerose le voci che si sono succedute in questi giorni, ma sono state tutte bolle di sapone che sono svanite nell’arco di pochi giorni. In Aprilia si continua a lavorare per un team SBK 2015 anche perché a questo progetto è legato il futuro di Marco Melandri. Non dimentichiamoci che il ravennate ha lasciato la GP perché stufo di fare il comprimario, non potendo disporre di una delle (pochissime) GP competitive. Meglio tra i primi in SBK che tra gli ultimi in GP. E’ chiaro quindi che a 32 anni Melandri non abbia intenzione di tornare a far numero nella classe regina (per Aprilia il prossimo sarebbe un anno di transizione in attesa della nuova GP, tutta da sviluppare) specialmente dopo aver visto che con l’Aprilia RSV4 può vincere il mondiale. In altre parole Marco vorrebbe restare in SBK ma manca la squadra.
Sino ad ora l’unica offerta reale e concreta ricevuta dalla casa di Noale è arrivata dal team Red Devils Roma, pronto a sobbarcarsi il costo di una squadra che possa permettere a Melandri (magari assieme ad Elias) di lottare per il mondiale. La struttura di Andrea Petricca gestisce da due anni una RSV4 privata ed ha uno staff tecnico di tutto riguardo, ad iniziare dal responsabile tecnico, quell’Enrico Folegnani che anni fa Max Biaggi avrebbe voluto nel team ufficiale Aprilia.
Ma bisogna che a Noale si decidano in fretta, perché il team Red Devils sta trattando anche con MV per quanto riguarda il team che porterà in pista la nuova Superbike della casa di Schiranna. Speriamo che la questione Aprilia si risolva al più presto, magari con l’intervento della Dorna che dovrebbe darsi da fare per non perdere un team ufficiale ed un pilota che negli ultimi anni hanno fatto la storia di questo campionato.
Fratello Luca!
Melandri A CASA!