SBK 2018. Rea chiude in testa le cronometrate a Donington
Siamo solo a venerdì, ma la lotta tra Rea e Sykes è già accesissima. In testa al termine della prima sessione il campione del mondo ha dovuto cedere il passo a Sykes nella seconda, ma si è ripreso la leadership nella terza, che si è decisa sul filo di lana e che alla fine lo ha visto prevalere per due decimi di secondo. Siamo solo al primo round di una sfida che si protrarrà nelle due gare di domani e di domenica. Rea è in forma smagliante, ma sulla pista dove ha vinto nove delle ultime dieci gare Tom non vorrà perdere l’occasione di stare (una tantum) davanti al suo compagno/rivale.
Alle spalle dei due dominatori troviamo un velocissimo Lorenzo Savadori, terzo con la sua scorbutica Aprilia. La speranza è che anche nelle gare il giovane pilota italiano possa confermarsi a questi livelli, ma resta il dubbio che la sua RSV4 glielo possa permettere. Dietro a Lorenzo si piazzano Alex Lowes ed Eugene Laverty: terzo alla fine della seconda sessione, l’inglese della Yamaha deve sfruttare l’opportunità di correre sulla sua pista di casa per sperare di ottenere un buon risultato e la conferma da parte del suo team, mentre la quinta posizione di Laverty conferma come la RSV4 del team Milwaukee sia veloce sul giro secco.
In questo terzo turno, nonostante una scivolata, VdMark si migliora e risale dalla quindicesima alla sesta posizione, così come Haslam, che chiude ottavo dopo essere stato quattordicesimo nella sessione precedente. Loris Baz è ottavo e conquista così per la prima volta l’accesso diretto alla Superpole-2, precedendo il giovane idolo locale Bradley Ray su Suzuki, che sul bagnato non era riuscito a confermare quanto di buono sta facendo nel British SBK.
Con il suo decimo posto ed il conseguente accesso diretto alla Superpole-2, Marco Melandri salva l’onore della Ducati, che paga le due cadute di Davies (sedicesimo) e Forés (ventitreesimo) avvenute nella stessa curva, in fondo al rettilineo dei box. Dopo la caduta Davies è stato portato al centro medico per un controllo, ma per fortuna ha riportato solo qualche contusione. Entrambi domani dovranno qualificarsi alla Superpole-2 passando dalla 1, ma dovranno avere la meglio, tra gli altri, anche su Razgatlıoğlu, Canepa e Camier, che sull’asciutto avverte ancora molto dolore alle costole fratturate ad Aragón.
La debacle della Ducati è confermata dal penultimo posto di Rinaldi: peggio di lui solo Torres, fermato da problemi tecnici alla sua MV nel giro di ingresso in pista.
Domanda molto molto retorica eh eh eh
Lamps