SBK 2019, Magny Cours. Rea già campione?
Magny Cours è da sempre una delle roccaforti del campionato mondiale Superbike e sulla sua pista si sono decisi molti titoli mondiali. Potrebbe essere così anche questa volta. Quando mancano ancora tre round e ci sono da assegnare 186 punti, Jonathan Rea ne ha 91 di vantaggio su Alvaro Bautista, che correrà per la prima volta sul tracciato francese, circuito non difficile da imparare ma molto particolare, con il suo alternarsi di curve veloci ad altre molto lente e una tortuosa chicane proprio prima del traguardo.
Nelle tre gare che si disputeranno in questo weekend, al pilota della Kawasaki basterebbe guadagnare 34 punti sullo spagnolo della Ducati. Un’impresa non impossibile, ma che non può prescindere da almeno una battuta a vuoto di Alvaro, cosa che in Ducati si augurano ovviamente non avvenga.
Rispetto ad altre piste, quella francese non è la prediletta da Johnny che negli ultimi 5 anni ha comunque conquistato altrettante vittorie e due doppiette, una lo scorso anno ed una nel 2015, l’anno del suo primo titolo mondiale.
Anche se non lo ammette, Rea sta facendo i suoi calcoli e se Bautista non dovesse commettere gravi errori, cercherà di vincere ma senza rischiare e nel caso si potrebbe anche accontentare di buoni piazzamenti, che rimanderebbero i festeggiamenti al prossimo round in Argentina a metà Ottobre. Per il pilota della Ducati invece l’imperativo è uno solo: vincere. E a proposito di Ducati, quella francese è una delle piste dove Chaz Davies va molto forte, tanto che in passato qui ha vinto tre gare, con una doppietta nel 2016. Il gallese nelle ultime gare ha dimostrato di essersi ormai adattato alla nuova V4 e punterà a ripetere l’exploit del quale è stato autore a Laguna Seca in gara-2.
Alle spalle di Rea e Bautista, è lotta a quattro per la terza posizione in classifica, tra Alex Lowes, Michael Van der Mark, Leon Haslam e Toprak Razgatlioglu, tutti racchiusi in soli 26 punti. Pur non avendo mai vinto a Magny Cours Van der Mark è certamente uno dei più seri candidati al podio, dove è già salito tre volte negli ultimi tre anni. Nonostante il brutto infortunio patito a Misano, l’olandese ha recuperato in classifica sul suo compagno di squadra Lowes, che invece in Francia può vantare solo un secondo posto nel 2017. Haslam sente sul collo il fiato di Razgatlioglu, che con otto podio negli ultimi sei round si è portato a sole sei lunghezze dal pilota del team Kawasaki ufficiale.
La BMW punterà come sempre su Tom Sykes non solo per continuare lo sviluppo della sua S1000RR, ma anche per raccogliere magari un altro podio che sarebbe il quarto dopo quelli di Misano, Donington e Laguna.
Rientra nel team Moriwaki Althea Honda Leon Camier, assente dal round di Assen. Più che per lavorare con la sua squadra il ritorno dell’inglese è dovuto al fatto che al momento nessuno lo ha cercato per il 2020 e quindi sarà meglio che Leon torni a farsi vedere se non altro nel paddock della Superbike se non vuole essere costretto a tornare a corre nel BSB.
In Supersport continua la lotta fratricida tra Randy Krummenacher e Federico Caricasulo. Il vantaggio del pilota svizzero è sceso a 10 punti dopo che nelle ultime due gare l’italiano glie ne ha rosicchiati 12. Con tre gare ancora da disputare l’appuntamento francese non sarà decisivo, ma nessuno dei due può permettersi un passo falso e si dovranno entrambi guardare dalla voglia di vittoria dei padroni di casa Lucas Mahias e Jules Cluzel oltre che del nostro Raffaele De Rosa su MV Agusta.
Lo ha semplicemente strameritato. È il più grande di sempre forza jonnhy
Bravo