BMW R80ST: la reintepretazione di un classico by La Motocicletta
La BMW R80ST non è una di quelle moto che si vedono spesso per strada dove, piuttosto, salta all’occhio la mitica cugina, la R80G/S, la moto che ha inventato, assieme a Yamaha, le maxi enduro moderne.
Solo alcune migliaia di esemplari della BMW R80ST furono costruite tra il 1982 e il 1984 come modello non ebbe un grande successo, in particolare se confrontato con il successo della R80G/S, nonostante fosse decisamene più maneggevole su strada.
La BMW R80ST utilizza lo stesso motore della R80G/S, il tipico bicilindrico da 798 cc raffreddato ad aria con cambio a 5 marce e trasmissione finale a cardano.
La sospensione a lunga escursione utilizzata sulla R80G/S era stata sostituita una più corta e più adatta alla strada e la ruota anteriore da 21 pollici, sostituita con una da 19 pollici, la sella era più ampia e il serbatoio aveva una capienza maggiore.
Nonostante i suoi numeri di produzione relativamente bassi, nel corso degli anni queste moto hanno cominciato ad essere maggiormente apprezzate grazie alla propria solidità costruttiva e dinamica di guida.
Questa BMW R80ST è stata totalmente rivisitata dai ragazzi de La Motocicletta, con il motore che è stato totalmente aperto e aggiornato con componenti della R100, aumentando così la cilindrata e, di conseguenza, la potenza.
L’officina La Motocicletta è gestita da Massimo Zancai, ingegnere specializzato in moto a cui spesso vengono affidati compiti dalle grandi case motociclistiche, tra cui Aprilia e Moto Guzzi per fabbricare parti complesse per i concept come, ad esempio, alcuni pezzi per il concept della Moto Guzzi MGX-21.
Non dovendo costruire moto che soddisfino le richieste dei clienti, ma solo i propri gusti personali, quella che è uscita dalla propria officina è frutto del proprio estro, rendendola una moto dal look assai particolare.
Il motore, dopo aver goduto dell’upgrade di cilindrata, è stato dipinto in nero opaca, la forcella è stata sostituita con un’unità moderna a steli rovesciati, completamente regolabile e, al posteriore, è stato introdotto un nuovo monoammortizzatore.
Anche l’impianto frenante è stato migliorato con l’adozione di due e dischi a margherita che, forse, stonano un pochino con la linea vintage della moto.
Il parafango anteriore originale è stato sostituito con uno più ridotto, mentre la l’intera parte posteriore del telaio è stata rimossa per far spazio ad un piccolissimo telaietto reggisella.
Le altre modifiche sono la strumentazione, incastonata tra il cannotto di sterzo ed il serbatoio e l’impianto elettrico semplificato con tutti i cavi nascosti. Il serbatoio, infine ha richiesto una lavorazione molto particolare: per raggiungere un effetto brillante, sono state date ben dodici mani di trasparente, lucidando sempre il serbatoio tra una mano e l’altra.
Adesso la moto è pronta per essere guidata tutti i giorni e sarà, con ogni probabilità, decisamente divertente da guidare.
If you Italians can't see the enjoyment of the designer's effort then he should come to America where is works will be appreciated.
Elm Brook
Questa bici è quasi perfetta. Ciò che il designer ha fatto è prendere una bici tedesca ben progettata e completarla. Cosa c'è che non va in voi italiani. Questa bici è pensata per essere bella e divertente, non pratica. I tedeschi l'hanno fatto funzionare. Questo designer / ingegnere ha reso ciò che funzionava bello e divertente.
Se voi italiani non potete vedere il piacere dello sforzo del designer, allora dovrebbe venire in America, dove le sue opere saranno apprezzate.
Elm Brook
Per qualsiasi marca.
Saluti.