GP del Portogallo

SBK 2020. A Portimao per un’altra sfida tra Rea e Redding

- Sui saliscendi della pista portoghese si rinnova il duello tra Rea e Redding, con Razgatlioglu a fare da terzo incomodo. In Supersport è guerra aperta al dominatore Locatelli
SBK 2020. A Portimao per un’altra sfida tra Rea e Redding

Si disputerà questo fine settimana all’Autodromo Internacional do Algarve il terzo round del campionato mondiale Superbike. Il precedente appuntamento aveva visto la supremazia di Redding, interrotta solo nella Superpole Race da Rea, che così come a Phillip Island ha vinto la gara breve. Le difficoltà del 5 volte campione del mondo sono emerse in tutta la loro gravità in gara2, quando il pilota della Ducati ha vinto per distacco davanti a Davies, mentre Johnny ha concluso al sesto posto superato anche dal proprio compagno di squadra Alex Lowes, oltre che da Toprak Razgatlioglu e dalla rivelazione Michael Ruben Rinaldi. In un campionato di soli sette round, le gare di Portimao assumono già un’importanza rilevante ai fini di una classifica che al momento vede al primo posto Redding con 24 punti di vantaggio su Rea. Terzo Lowes che precede Razgatlioglu e Davies.

La pista portoghese ospita per l’undicesima volta i mondiali delle derivate dalla serie. Venne inaugurata nel 2008 proprio in occasione del mondiale Superbike. Le due gare corse quell’anno furono vinte da Troy Bayliss e furono le ultime per il campione australiano, che aveva annunciato il proprio ritiro (tornerà in seguito a correre ma solo per poche gare) e le prime per Jonathan Rea, che disputava il mondiale Supersport e venne premiato dal team Ten Kate Honda con una wild card nella classe maggiore. 

In seguito il nordirlandese è sempre salito sul podio portoghese per un totale di 16 podi e 9 vittorie, due delle quali lo scorso anno. Ad aggiudicarsi gara 2 fu però Alvaro Bautista allora alla Ducati e lo spagnolo interruppe così un filotto di vittorie di Johnny che durava ininterrottamente da gara2 del 2014 (nel 2016 la SBK non corse a Portimao).

Un tracciato molto gradito al cinque volte campione del mondo, mentre Scott Redding vi ha disputato solo qualche test, dimostrando però di trovarsi a proprio agio sui saliscendi dell’Autodromo do Algarve. Nelle prove di fine gennaio il ragazzone della Ducati aveva fatto segnare il secondo tempo, a soli 79 millesimi da Toprak Razgatlioglu, un altro pilota da tenere d’occhio su questa pista, anche considerando il suo terzo posto in gara1 dello scorso anno, quando gareggiava con la Ninja di Manuel Puccetti. Negli ultimi anni la pista portoghese è stata abbastanza favorevole alle Yamaha, che qui hanno ottenuto dei podi, anche se l’ultima vittoria della casa dei tre diapason risale al 2011 e a firmarla fu il nostro Marco Melandri. Come sappiamo il ravennate è tornato alle corse con la V4 del Barni Racing Team. Al di là dei risultati il debutto di Jerez è stato positivo per Macho che potrebbe fare ancora meglio in questa sua seconda uscita, grazie alla maggior conoscenza della sua moto. Melandri ha vinto qui anche nel 2013 con la BMW, ed oltre alle due vittorie è salito sul podio altre quattro volte. La BMW attuale è meno competitiva di quella del 2013 e ne sanno qualcosa Tom Sykes ed Eugene Laverty. L’inglese ha dimostrato di poter andare a forte solo sul giro secco ed il nordirlandese nemmeno in quello.

Oltre che su Redding e Melandri gli occhi degli appassionati italiani saranno puntati anche su Chaz Davies, che a Jerez ha definitivamente messo a tacere le voci che lo volevano in difficoltà sulla Panigale V4 e sulla rivelazione delle gare andaluse: Michael Ruben Rinaldi. I precedenti non parlano a favore del giovane pilota italiano, che sino ad ora in Portogallo ha sempre concluso attorno alla decima posizione, ma come abbiamo visto la settimana scorsa quest’anno per Rinaldi la musica sembra decisamente diversa. I due piloti della Honda Leon Haslma e Alvaro Bautista sono attesi dall’ennesimo esame sulle loro nuove Fireblade. Meno di sette giorni fa lo spagnolo non è stato tenero nei confronti della casa giapponese, ed i risultati ottenuti in Spagna sono ben sotto le attese non solo della squadra ma anche dei piloti stessi. Il progetto CBR1000RR-R sembra ancora in alto mare e vedremo se a Portiamo ci sarà un cambio di tendenza o se si evidenzieranno gli stessi problemi che a Jerez hanno costretto Haslam e Bautista a gare anonime. 

In Supersport 600 è guerra aperta al dominatore Andrea Locatelli, che sino ad ora ha vinto tutte e tre le gare disputate. I suoi principali antagonisti sono i francesi Jules Cluzel con la Yamaha GMT94 e Lucas Mahias con la ZX-6R del Kawasaki Puccetti Racing, ma le ultime due gare hanno messo in evidenza un ottimo Philipp Oettl, compagno di squadra di Mahias. Squalifiche e sfortuna hanno sino ad ora reso difficile la stagione di Raffaele De Rosa con la F3 MV Agusta Reparto Corse, ma l’italiano conta di rifarsi in questo weekend. In Supersport 300 comanda la classifica l’inglese Booth-Amos che precede Sofuoglu (nipote del cinque volte campione del mondo Supersport) Il primo degli italiani è il Campiuone KItaliano SS300 del 2019 Thomas Brianti, che corre con la Kawasaki del team Prodina Ircos ed è staccato di 18 punti dalla vetta.      

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