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SBK 2022, GP d'Olanda. La Superbike arriva per la trentesima volta ad Assen, la “Cattedrale”

- Ad Assen Razgatlioglu vuole la rivincita, ma dovrà fare i conti con i vincitori di Aragon Bautista e Rea, che qui ha vinto 15 volte. Il rientro di Van der Mark al vaglio dei medici. Divorzio tra Pedercini e Cresson
SBK 2022, GP d'Olanda. La Superbike arriva per la trentesima volta ad Assen, la “Cattedrale”

Per la trentesima volta il Campionato Mondiale Superbike disputerà le proprie gare al TT Circuit Van Drenthe di Assen in Olanda. E’ dal 1992 che le derivate dalla serie corrono nella “Cattedrale della velocità”, un appuntamento mancato solo nel 2020, a causa della pandemia derivante dal Covid-19.

Le prove e le gare del secondo round WorldSBK hanno tre attesi protagonisti, gli unici tre che sono saliti sul podio nel precedente appuntamento del Motorland Aragon: Alvaro Bautista, Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu. Solo i primi due hanno tagliato per primi il traguardo, mentre il turco si è dovuto accontentare di tre terzi posti che gli stanno decisamente stretti, ma ai quali è stato costretto dalla scarsa competitività della sua R1 sul tracciato d’Aragona.

Nel regno di Johnny

Il campione del mondo 2021 è ansioso di correre ad Assen per prendersi la rivincita su una pista dove però non ha mai vinto. I suoi migliori piazzamenti sono i due terzi posti ottenuto lo scorso anno, ma è chiaro che quest’anno Toprak dovrà giocare all’attacco per non ‘perdere ulteriore terreno nei confronti dei suoi antagonisti.

Alvaro Bautista ha letteralmente dominato le ultime due gare di Aragon, vincendo per distacco e sulla pista olandese vanta due vittorie, quelle ottenute nel 2019, sempre con la Panigale V4. Chi può vantare un incredibile serie di vittorie ad Assen è il sei volte campione del mondo Jonathan Rea, che ha vinto 10 volte con la Kawasaki e 5 con la Honda.

Dal 2010 ad oggi Jonny è salito 20 volte sul podio del TT Circuit, ha conquistato quattro doppiette (2017, 2016, 2015 e 2010) ed una tripletta nella passata stagione. Su quella che è probabilmente la sua pista preferita il nordirlandese cercherà di prendersi la vetta della classifica, ma non avrà certamente vita facile, anche perché saranno molti gli outsider che faranno di tutto per inserirsi nella lotta per il podio. Tra i candidati più probabili ci sono sicuramente Michael Ruben Rinaldi, secondo lo scorso anno nella Superpole race, e Andrea Locatelli, terzo in gara2.

Riflettori anche su Honda

In Spagna il pilota della Ducati è riuscito ad inserirsi nella lotta per le prime tre posizioni, mentre il bergamasco non ha brillato, anche a causa di una pista non certo favorevole alla Yamaha, come ha dimostrato anche Garrett Gerloff, che in Spagna è stato brillante nelle prove ma opaco in gara. In Olanda potremo capire se l’americano è davvero tornato quello del 2020 o se è invece destinato a restare nella seconda parte della classifica.

Tra i protagonisti ci potrebbe essere anche l’idolo locale Michael Van der Mark, che sulla pista di casa può vantare sette podi ma nessuna vittoria. Reduce dal grave infortunio alla gamba destra mentre si allenava in mountain bike, l’olandese della BMW si è ripreso e proverà a ottenere il benestare dei medici. Anche se potrà gareggiare sarà difficile vederlo nelle posizioni che contano, a causa della lunga sosta alla quale è stato obbligato, ma anche perché al Motorland la M1000RR non si è di certo dimostrata competitiva.

Restando in casa BMW Scott Redding non può che migliorare, mentre i due piloti del Team Bonovo Loris Baz ed Eugene Laverty cercheranno di essere meno alterni nei risultati.

Work in progress anche in casa HRC, dove i due giovani spagnoli Iker Lecuona e Xavi Vierge hanno iniziato in modo positivo la loro avventura in Superbike, ma già ad Assen dovranno iniziare a puntare più in alto.       

Gli indipendenti

Uno sguardo tra i team Independenti dove compaiono i nostri Luca Bernardi ed Axel Bassani. Il pilota del Barni Racing Team deve proseguire il proprio apprendistato alla SBK, mentre in gara2 il veneto del Team Motocorsa ha dimostrato di poter essere anche quest’anno tra i protagonisti se non del campionato, almeno in molte gare.

Il Kawasaki Puccetti Racing confida nella voglia di rivincita di Lucas Mahias, che dovrà però dimenticare l’incidente avvenuto lo scorso anno proprio su questa, con la frattura dello scafoide che ha in pratica messo fine alla sua stagione. Philipp Oettl non ha sbagliato niente da quando corre in Superbike con la V4 del Team GoEleven e se continua così potrebbe essere tra le rivelazioni del 2022.

La carrellata dei team italiani prosegue con il Motoxracing che ha debuttato ad Aragon raccogliendo punti con il suo pilota Roberto Tamburini e con il TPR Team Pedercini Racing, che a causa del mancato rispetto degli impegni da parte di Loris Cresson, ha dovuto appiedare il pilota belga. In Olanda potrebbe essere Leon Haslam a salire sulla ZX 10RR della squadra di Volta Mantovana, ma manca ancora l’ufficialità.

La SSP

Occhi puntati anche sulla Supersport, dove il nuovo regolamento fa discutere, ma non ha tolto interesse e spettacolo alle gare che in Spagna hanno visto due ex piloti Moto2 scambiarsi le prime due posizioni. Lorenzo Baldassarri ha vinto la prima e il campione del mondo 2022 Dominique Aegerter la seconda. Sul terzo gradino del podio sabato è salito il giovane turco Can Oncu, mentre domenica è stata la volta di un altro ex Moto2: Nicolò Bulega con la Ducati Aruba.    

  • ceccorapo
    ceccorapo, Firenze (FI)

    Buongiorno, è da un po' che questo circuito ha perso l'appellativo di "cattedrale della guida" e per l'incompetenza di chi ha stravolto il tracciato della pista e perchè ci sono altri circuiti che sono molto più performanti dal punto di vista della guida, vedi Mugello e Philllip Island, ad esempio.
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