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SBK 2022: Le pagelle di Misano, Bautista quasi da Lode: vi sembra poco?

- Gare spettacolari, campionato combattuto, campioni confermati e giovani talenti rampanti. E’ una splendida Superbike che a Misano è tornata a vivere nel paddock, a contatto con i tifosi
SBK 2022: Le pagelle di Misano, Bautista quasi da Lode: vi sembra poco?

Al di la dei 65.000 spettatori presenti nei tre giorni, che visti i tempi e le tribune del Mugello GP non mi sembrano pochi, il pubblico è tornato a respirare l’aria dei box, a vedere da vicino i propri beniamini, a sentirli nel paddock show e molte volte anche a salutargli per un selfie o un autografo.

In pista è stato un trionfo della Ducati, con Kawasaki e Yamaha che hanno fatto tanta fatica e solo il grande talento di Razgatlioglu ha evitato uno storico en plein.
La Ducati sta raccogliendo i frutti del lavoro e delle scelte fatte quest’inverno e ora anche chi aveva storto il naso per il ritorno di Alvaro Bautista sulla rossa si sta ricredendo. Babau a parte anche le altre Ducati si sono dimostrate molto competitive, da quella ufficiale di Rinaldi a quella privata di Bassani. Come sempre la Kawasaki si aggrappa a Jonathan Rea, ma il Cannibale non vince e si deve accontentare di due podi.

Dietro al nordirlandese non c’è nessun altro pilota della casa di Akashi che farebbe bene ad iniziare a pensare a coltivare qualche giovane talento.
Peggio ancora è andata alla Yamaha, che ha tradito Toprak in gara1. Il campione del mondo uscente ha strappato con rabbia una vittoria nella Superpole race, ma le gare lunghe hanno confermato tutti gli attuali limiti della R1. Limiti che tarpano le ali anche ad Andrea Locatelli, mentre gli altri piloti della casa dei tre diapason (Tamburini a parte) hanno fatto le comparse.

La BMW continua a fare test e a sperimentare nuovi componenti, ma purtroppo per loro i risultati non cambiano. Scott Redding si è risollevato dalle parti basse della classifica ma entra a fatica in top ten, mentre a Misano gli altri piloti hanno fatica ad andare a punti.
Il calendario propone ora un’altra pausa di un mese e di Superbike se ne riparlerà a Donington Park a metà luglio.

Nell’attesa ecco i nostri giudizi sui protagonisti delle gara romagnole

Alvaro Bautista – voto 10 – Manca la lode per non aver vinto anche la Superpole Race, ma in realtà anche in quella gara lo spagnolo ha dimostrato la sua intelligenza tattica, e non ha contrastato più di tanto un Razgatlioglu che voleva e doveva vincere. Sa di avere una moto che gli permette di fare la differenza, ma lui è il solo dal 2019 che riesce a lottare per il titolo mondiale. La sua grande abilità sta nel saper sfruttare al meglio il potenziale della V4. Vi sembra poco?

Toprak Razgatlioglu – voto 9 – Il pilota della Yamaha sta facendo il massimo che la moto gli consente. E’ da inizio campionato che la R1 fatica ad assecondare le incredibili caratteristiche di guida del giovane turco, ed il team non riesce a trovare un setting che gli permetta di lottare sino alla bandiera a scacchi. Non a caso ha vinto solo nella gara corta, dove ha saputo rispondere da grande campione alla delusione di gara1. Lo zero accumulato sabato è davvero pensate e ora Bautista è a +79 e Rea a +43. Ma c’è ancora il tempo di recuperare. Yamaha permettendo.

Jonathan Rea – voto 8,5 – E’ il pilota che a Misano ha vinto più gare, ma questa volta torna a casa senza essere mai salito sul gradino più alto del podio ed ottiene il suo miglior risultato in gara1 (secondo) quando Toprak si ferma. Lotta sempre come un leone e sfrutta sempre al massimo la sua Ninja, però questa volta fa un po di confusione con le gomme e con l’assetto. E Bautista si allontana.

Michael Ruben Rinaldi – voto 8 – Difficile tenere il ritmo dei tre “mostri” la davanti, ma Michael le prova tutte e viene premiato con due podi, che speriamo gli diano il morale e l’autostima necessarie per essere protagonista anche lontano da Misano.

Andrea Locatelli – voto 7 – Il signor quarto posto è diventato il signor sesto posto, visto che a Misano ha ottenuto sempre e solo questo risultato. Se fa fati9ca Toprak figuriamoci lui. Non si inserisce mai nel gruppo la davanti, nemmeno nelle fasi iniziali della gara. Un weekend sottotono, ma non per colpa sua.

Iker Lecuona – voto 7,5 – Il giovane spagnolo della Honda continua a raccogliere risultati che solo pochi mesi fa sembravano impossibili con la nuova CBR, mostrando grande grinta e capacità di guida ed avvicinandosi sempre di più ai fantastici tre. Stiamo a vedere dove potrà arrivare. E’ la rivelazione della SBK 2022.

Xavi Vierge – voto 7,5 – Vale quanto detto per il suo compagno di squadra. Torna da Misano con un grande quarto posto nella Superpole Race a meno di un secondo da Rea. Purtroppo si è fratturato una mano in gara2 causa un contatto con Bassani, ma speriamo possa riprendersi presto.

Axel Bassani – Voto 7 – Come gli era già successo nei round precedenti ottiene il suo miglior risultato la domenica in gara2. E’ tornato il Bassani del 2021, ma non è salito sul podio. Quest’anno da lui ci aspettiamo qualcosa in più, per capire se il bruco diventerà davvero una farfalla.

Loris Baz – voto 4,5 – Irriconoscibile. Non entra mai in top ten e cade nella gara sprint. Difficile fare peggio. Certo la sua moto non lo aiuta, ma si potrebbe impegnare di più.

Scott Redding – voto 5,5 – Ha superato il trauma di inizio campionato quando ha capito in quale team era finito e con quale moto, e ora si barcamena attorno alla decima posizione. Speriamo non si demoralizzi e ci metta un po del suo.

Philipp Oettl – voto 6 – Weekend davvero difficile per il tedesco del team GoEleven. A pochi giorni dall’intervento alla clavicola fratturata all’Estoril non gli si poteva chiedere dei miracoli, ma nelle prove ha dimostrato che su questa pista aveva un grande potenziale. Avrà occasioni per rifarsi.

Roberto Tamburini – voto 7 – Anche il pilota del Motoxracing era reduce da un infortunio, ma davanti al suo pubblico ha fatto finta di non sentire il dolore, ed ha sfiorato la top ten nelle due gare lunghe. Per un pilota ed un team (Yamaha) al debutto non è niente male.

Garrett Gerloff – voto 5 – Dove è finito il texano che l’anno scorso (in alcune gare) sembrava il sosia di Ben Spies? Certo la R1 quest’anno è forse meno competitiva, ma un ottavo ed un nono posto (oltre alla “solita” scivolata) sono risultati deludenti.

Gabriele Ruiu/Alessandro Delbianco – voto 4 – Che senso ha correre in Superbike in queste condizioni? In due hanno collezionato quattro ritiri, una caduta ed un diciottesimo posto, quale miglior risultato. Meglio impegnarsi e (cercare) di crescere in altri campionati.

  • alexariete
    alexariete, Ravenna (RA)

    A Ruiu e al team Bmax è mancata un po' di fortuna che avrebbe sicuramente aiutato a raggiungere quel risultato tanto atteso e che tutti i ragazzi meritano. Il team è il più "piccolo" della categoria ed è al suo primo anno di partecipazione al WorldSBK, ma sta lavorando molto bene. Allo stato attuale delle cose, il supporto ufficiale non sta dando gli esiti che tutti, BMW in primis, si aspettano, ma si sta lavorando molto per migliorare le cose. Gabriele è molto veloce e i suoi tempi dicono che può stare largamente nella classe regina delle derivate di serie, grazie anche ad una moto ben preparata. Giustamente bisogna dimostrare queste belle parole con i fatti, ma parafrasando De Gregori, anche un pilota lo si vede dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia.
  • Vanna
    Vanna, Calderara di Reno (BO)

    Qualcuno mi spieghi le insufficienze a Redding e, ancora di più, a Ruiu e a Delbianco. Se la moto non va che devi fare, scendere e spingerla?
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