SBK. Andrea Locatelli è campione del mondo Supersport!
Gli sarebbe bastato conquistare un solo punto in più rispetto a Mahias per laurearsi campione del mondo con due round di anticipo, ma anche oggi Andrea Locatelli non ha fatto calcoli, e dopo una gara intelligente ha vinto proprio davanti al francese, laureandosi così campione del mondo della Supersport!
Un trionfo annunciato, se si pensa che il Loka ha vinto ben 10 delle undici gare sino a qui disputate, e solo la sfortuna ed il diluvio di ieri gli hanno negato l’en plein. Nove vittorie consecutive rappresentano un record assoluto per la 600, impreziosito dal fatto che il pilota del team Bardahl Evan Bros. era al debutto nella categorie. A questo vanno aggiunte le sei Superpole consecutive, con le quali Andrea ha eguagliato (ma se ne devono disputare ancora due) il record che apparteneva a Karl Muggeridge.
“Di che pasta fosse fatto il Loka – ha dichiarato Andrea Dosoli Racing Manager di Yamaha Motor Europe – l’ho si è capito subito dopo la prima gara di Phillip Island. Nel round del suo debutto in Supersport Andrea aveva dominato tutte le prove, ed era rimasto in testa dal primo all’ultimo giro della gara. Quando andai a salutarlo dopo il podio mi disse: “La moto va bene, ma se vogliamo vincere il titolo dobbiamo lavorarci su”. E mi elencò cosa avrebbe voluto modificare”.
Un pilota giovane ma già esperto, temprato da molti anni nel mondiale Moto3 e Moto2, con una grande voglia di vincere. Se un pilota del genere corre per il team Campione del Mondo il risultato non potrà che essere una cavalcata vincente durata per ben nove gare, ed interrotta solo dal nubifragio che ieri ha sconvolto la classifica d’arrivo della gara di Barcellona. Ma oggi Locatelli ha rimesso le cose a posto. “Sono partito cauto - ha dichiarato appena sceso dal podio – perché anche se sei favorito è un attimo sbagliare e gettare al vento grandi opportunità. Ho aspettato alcuni giri per studiare i miei avversari e poi ho iniziato a superarli uno ad uno. Una volta in testa ho incrementato il ritmo ed ho vinto. Ora non voglio pensare a nulla se non a festeggiare. Dedico questo titolo alla mia famiglia e a chi mi vuole bene”.
Il tempo di godersi il meritato trionfo, altri due round del mondiale Supersport e poi per lui inizierà una nuova avventura nel mondiale Superbike. Magari come compagno di squadra di una altro talento come Toprak Razgatlioglu, con il quale ha in comune la data di nascita il 16 ottobre 1996.
Ma è lo stesso pilota che al MotoMondiale nel 2013 a Misano fa il 22° posto (Wild Card)? E nel 2014 il miglior piazzzamento nel mondiale è un 17° posto? E nel 2015 fa il 20° posizione a fine stagione? E nel 2016 fa la 9^ piazza (in squadra ci sono Mir e Quartararo... Che ora in MotoGP lottano al vertice!)? E nel 2017 fa 28° con la migliore piazza 13°? Nel 2018 15° e miglior piazzamento 8°? Ma anche quello che nel 2019 chiude il mondiale al 18° posto e non fa meglio del di un 6° piazzamento?
Mah...
Forse è un buon pilota (molto sfortunato?), ma non certo un fuoriclasse e comunque in SSP, il livello non è eccelso.
Non ne farei quindi una proclamazione a tutti i venti.
I numeri parlano da soli...