Planet Explorer 13 - Azzorre - Day 4
Più giriamo per Terceira e più scopriamo quanto sia bella e quanta storia abbia da raccontare. Un tempo battezzata come isola di Gesù Cristo, successivamente è stata rinominata Terceira in quanto fu appunto la terza isola scoperta in ordine di tempo nell’arcipelago delle Azzorre. La cosa che più colpisce, di questa isola, è sicuramente il netto contrasto fra quella natura aspra dettata dalla sua origine vulcanica e l’opera dell’uomo, che qui si è integrata perfettamente nell’ambiente con una architettura sempre piacevole da gustare, dai piccoli villaggi al suo capoluogo. Ed è proprio dal porto di Angra do Heroismo, sovrastata dal suo coloratissimo centro storico, che iniziamo il nostro viaggio.
Lasciamo la nostra Africa Twin per scegliere un gommone, ma se avessimo saputo prima i salti che avremmo dovuto affrontare in mare, chissà mai se saremmo mai saliti a bordo! L’oceano Atlantico, pur calmo che sia, è un sussulto continuo di onde, spesso lunghe, altre volte increspatissime da farti sobbalzare come fossi in una pista da cross! I delfini sono sempre uno spettacolo da vedere, e un autentico challenge coglierli nel momento giusto del tuffo, ma la balena resta sempre il soggetto più agognato.
E quando oramai avevamo perso le speranze, ecco che arriva una chiamata che ci avvisa di tornare subito indietro: una balenottera boreale di venti metri, assieme alle sue due compagne degli abissi, era in attesa per salutarci con il suo sbuffo.
Sballottati come non mai rientriamo in porto, giusto il tempo di riprendersi un attimo e poi di nuovo in sella, per spostarsi ad ovest di Angra in un percorso antiorario. Da Serretinha, dove si apre la vista su due isolotti prospicienti alla costa, prosegue il nostro viaggio verso Ponte de Contendas: una scogliera frastagliata, a dir poco meravigliosa, avvolta fra il nero lavico ed il marrone della roccia che, a renderla ancora più pittoresca, ci pensa un faro rosso di 13 metri risalente agli anni ’30. Porto Martins, all’estremità orientale dell’isola, è conosciuto per le sue piscine naturali nella roccia: ma per divertirsi un po’ con la nostra Africa Twin, saggiare le doti di tiro del suo bicilindrico, bisogna salire a Serra du Cume, un punto di osservazione privilegiato per ammirare Terceria dall’alto con vista su Praia da Vitoria e l'interno dell'isola, con suoi pascoli verdissimi divisi da pareti di pietra vulcanica conosciuti anche come "patchwork".
Testo e foto di Luca Bracali
Video Laura Scatena
Sta un po' di qua e un po' di la