Spagna. Da Alcaniz a Barcellona, 280 Km
Tappa di trasferimento per raggiungere Barcelona. Però non potevamo farci mancare un ultimo tratto di strade che ci permettessero di gustarci l’ultima ora dedicata la guida. Nella zona di Porrera lasciamo le strade a scorrimento veloce che riprenderemo per imboccare l’autostrada. Seguendo l’autostrada si entra in Barcellona senza sforzi di orientamento. Ci si trova sull’ampio viale Diagobal, facile poi svoltare a destra in direzione del porto da dove si potrà procedere con la visita della città. In moto ci si muove con facilità e si dovrà senz’altro salire sulla collina belvedere del Montjuich.
Ultime curve
Partendo da Alcaniz, dove abbiamo passato una sontuosa notte nel Parador, in direzione di Barcellona vi sono varie opzioni e la decisione sarà consigliata da quanto si è previsto per il rientro a casa. Ancora strade minori e curve se si vuole impiegare tutta la giornata, una via di mezzo come abbiamo scelto noi per poter arrivare nella città catalana a metà pomeriggio, oppure quasi tutta autostrada per non perdere tempo. Il rientro in Italia da Barcellona può essere sia via traghetto, sia stradale. Nel primo caso è possibile imbarcarsi su comodi traghetti che raggiungono sia Genova, sia Livorno. Se invece si preferisce ritornare a casa sulle proprie ruote si deve programmare quasi una giornata, una decina di ore da Barcelona al confine italiano.Barcellona
Nella città catalana il termine tappa sarà presso l’hotel Sunotel Central che, come dice il nome, si trova in centro città. Nel nostro viaggio abbiamo programmato 1 giorno di sosta.
Barcelona, con una “elle” sola alla spagnola, offre molto sia dal profilo monumentale, sia soprattutto per vivere le atmosfere delle Ramblas che è il viale dove si concentra la vita cittadina.
Non si deve lasciare la città senza aver visto la Sagrada Familia, la cattedrale disegnata dall’arte di Antonio Gaudi, iniziata nel 1884 e tutt’ora in costruzione. Le opere di Gaudi si possono vedere anche lungo le vie del centro in alcune case facilmente riconoscibili per le forme e i colori fiabeschi. Dal porto, dove Cristoforo Colombo, dalla cima di una colonna indica la direzione delle Americhe, si imbocca il viale alberato delle Ramblas e a destra c’è il Barrio Gotico, il quartiere più antico della città, e poco oltre il Parque de la Ciudadela che è un grande parco pubblico dove tra aiuole e e alberi si trovano il Museo di Arte Moderna e Zoologia.
Ripresa la moto si sale sulla collina del Montjuich (un tempo si svolgeva un famoso circuito stradale) per vedere la città dall’alto e visitare il Barrio Español che raccoglie le architetture di più rappresentative tutta la Spagna.
Roberto Cattone e Pierpaolo Rigo
Cosa dicono i motociclisti: Moto Guzzi Griso 850
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