Spagna. Sulle strade di Don Quijote
Cinque tappe tracciate, studiate e collaudate, dalla solitudine dell'altipiano della Mancha alle strette calli delle cittadine medievali; dalla sontuosità delle regge ai tortuosi canyon di montagna e in più Madrid e Barcellona.
Buen viaje con moto.it!
La Mancha in moto
Itinerario: è un viaggio da affrontare in coppia. Gli hotel sono eleganti e strategicamente posizionati, le tappe sono lunghe senza esagerare, il cibo e l’accoglienza spagnola sono ottimi, arrivare a Segovia in serata e lasciarsi suggestionare dal maestoso acquedotto romano crea l’atmosfera giusta per una bella serata, la salita alla Ciudad Encantada invita alla guida gagliarda se il passeggero è in completa sintonia col pilota.Strade: appena sbarcati dal traghetto la Spagna appare come un paese moderno, ben curato e a misura di uomo e di motociclista. Lasciata Valencia ci buttiamo sulle strade secondarie: da qui in poi, eccetto che per l’attraversamento dei grandi centri urbani, molte curve sia strette che andanti, pochi rettilinei e bella guida.
Guardrail per motociclisti: ce ne sono molti più che da noi. Ho l’impressione che vengano tuttavia messi post quem, ovvero dopo che qualcuno ha piantato un “ciciu”: infatti lungo il percorso non ne incontreremo molti, ma sempre strategicamente posizionati, soprattutto per la presenza di brecciolino.
Limiti di velocità: non abbiamo trovato pattuglie né autovelox visibili, tuttavia all’entrata di ogni cittadina tutti rallentano ai 50 all’ora e nelle statali le moto che abbiamo incrociato avevano andature tranquille, anche le supersportive.
Moto utilizzabili: praticamente tutte. Tuttavia le tappe non sono corte e con moto di piccola cilindrata o scooter occorre partire prima, mettere in conto di arrivare dopo e utilizzare al meglio le pause per le visite culturali ed enogastronomiche. Tappe da circa 400 km. Meccanici moto nei paesini non ne abbiamo visti.
Bagagli: viaggiare in moto è un piacere, viaggiare con la moto scarica non ha prezzo. Nelle strade secondarie da seconda/terza, la moto scarica è un bel must.
Autonomia: i distributori sono sempre presenti sulle strade principali, molto rari sulle secondarie.
Noi avevamo una autonomia di 200/250 chilometri prima di entrare in riserva, a seconda del ritmo, ed altri 50 km di riserva rallentando l’andatura. L’unica volta però che ho avuto necessità di fare benzina, sulla strada per Cuenca, il benzinaio era si presente ma non funzionante e sono arrivato al pelo.
Grandi città: Madrid e Barcellona sono agglomerati urbani immensi, con una giungla di tangenziali e traffico paralizzato. Meno male che siamo in moto e non dobbiamo stare in coda. Però occhi aperti perché basta una disattenzione per rovinare la vacanza.
Per arrivare
Noi abbiamo scelto il traghetto che da Livorno raggiunge Valencia. Per il ritorno un’altra comoda nave che da Barcellona ritorna a Livorno. Un giorno e mezzo all’andata, un solo giorno al ritorno. Con la moto adatta e la voglia di fare quasi 2.000 chilometri in più si può pensare ad un trasferimento stradale. I costi non sono molto differenti se si considerano il carburante, l’autostrada e un paio di pernottamenti. Roberto Cattone e Pierpaolo Rigo
Cosa dicono i motociclisti: Moto Guzzi Griso 850
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