Spagna. Da Segovia a Cuenca, 430 Km
Se si giunge a fine tappa in tempo per dedicare una visita a Cuenca tanto meglio. Partendo da Segovia si sale in montagna con un bel passo di stampo alpino. Ci fermiamo per un caffè e per entrare nel palazzo e nel parco della Versailles spagnola.
Da qui a Madrid andiamo velocemente. Nella capitale si potrà scegliere il rapidissimo attraversamento sotterraneo che scodella direttamente sull’autostrada per Cuenca o stare in superficie per seguire i larghi e luminosi viali del centro.
In moto ci si muove bene e il traffico non è particolarmente avvertibile. Per il pranzo consigliamo uno spuntino nella viva Plaza Mayor. Nell’economia di questa tappa 2 ore sono il tempo giusto da dedicare alla città.
Cuenca, il luogo di termine tappa, non ha nulla a che vedere con i viali madrilegni, qui le case sono quelle di un villaggio aggrappato alla roccia e dove la natura aspra del luogo convive con architetture rispettose e a tratti ardite. Una cittadina in perfetta simbiosi con i canyon che la accerchiano.
Madrid
In prima analisi avevamo deciso di evitare a pie’ pari Madrid e preferire le strade minori a nord della città per raggiungere il termine tappa a Cuenca.Ma poi, sapendo che la capitale, specialmente in moto, si può attraversare velocemente abbiamo optato per questa seconda scelta.
Entrando in città vediamo a sinistra lo stadio Barnabeu, poi si imbocca il Paseo Castellana da dover a destra si raggiunge velocemente la Plaza Mayor, il salotto buono della città dove sostando ai tavolini dei bar ci si immerge nell’atmosfera spagnola più viva. Passando a lato del museo del Prado si imbocca la strada per Valencia e Cuenca. Chi non è interessato alla città può percorrere la veloce bretella sotterranea.
La Granja De San Ildefonso
Per arrivarci, pardendo da Segovia non c’è molta strada, ma si sale a 1.800 metri con una carretera tracciata in un bel bosco di faggi e di conifere. Mezz’ora di guida intensa e divertente in un bagno di verde e profumi. Il palazzo e il parco della Granja sono soprannominati la Versailles spagnola, infatti furono fatti costruire da Filippo V, nipote del Re Sole.
Si possono visitare le 50 sale del palazzo, affrescate e con mobili in stile, ma sarà soprattutto il parco di 145 ettari a richiamare la nostra attenzione. I 250 anni trascorsi dalla nascita del parco, seppure per qualche periodo abbiano visto l’incuria e il vandalismo, hanno conferito agli alberi, trasportati adulti dalla Francia, di raggiungere l’imponenza che oggi possiamo ammirare. Nel tardo pomeriggio dei giorni: 30 maggio, 25 luglio e 25 agosto, presso il bacino di Nettuno, la fontana della Fama e la cascata vicino al palazzo, si può assistere ai giochi d’acqua con getti che raggiungono i 40 metri di altezza.
Cuenca
Per il termine di tappa a Cuenca abbiamo scelto un ottimo hotel dislocato al termine di un profondo canyon a una decina di chilometri dalla città.
Si chiama Cuerva del Fraile, ma in città si trovano altri buoni hotel. Domani avremo una tappa molto interessante e impegnativa per cui non avremo molto tempo da dedicare a Cuenca, vale la pena di arrivarci oggi in tempo per avere almeno un’ora per la visita della cattedrale e soprattutto della zona delle Casas Colgadas che si affacciano sul canyon del fiume Huécar per tutto il fronte della città.
Cuenca è arrampicata su uno sperone di roccia che si tuffa verso i due fiumi che l’accerchiano. La cattedrale è da vedere soprattutto per la facciata che stupisce anche chi non è propenso alle visite dei monumenti storici.
Nelle Casas Colgadas, che sono ben raggiungibili anche in moto con una ardita stradina asfaltata, si trova il museo di Arte Contemporanea.
Roberto Cattone e Pierpaolo Rigo
Cosa dicono i motociclisti: Moto Guzzi Griso 850
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