Alfredo Milani, oggi compirebbe cento anni
Personalmente non l’ho mai visto correre: Alfredo Milani aveva appeso il caso al chiodo nel ‘64, quando ancora ero un ragazzino e non sapevo nulla di moto. Però pochi anni dopo, quando giravo per Milano tutto fiero con la mia Gilera 98 Giubileo Extra Regolarità, diventavo cliente fisso della sua concessionaria con officina in via San Michele del Carso, nei pressi del centralissimo Corso Vercelli.
Ho sempre visto Alfredo in tuta di tela azzurra: un signore maturo, fisico sportivo, faccia da film, occhi vivaci, sempre sorridente e disponibile. In negozio era assistito dal mitico “signor Fiorani” e si davano del Lei. Negli ultimi anni Milani si lamentava del mal di schiena, eredità delle sue gare mondiali.
Alfredo è stato tra i protagonisti della 500 negli anni Cinquanta fino ai primi ’60. Niente titoli, per lui, ma fu vice campione nel 1951: pilota ufficiale della 500 quattro cilindri di Arcore, vinse in Francia e al Nazioni di Monza e fu secondo a Spa e ad Assen, chiudendo la stagione alle spalle del compagno di squadra Geoff Duke quattro volte iridato. Che, detto per inciso, lo considerava il migliore pilota italiano dell’epoca.
Saltò il ’52 per le conseguenze di una brutta caduta, rientrò nel ‘53 con una nuova vittoria, questa volta nel GP del Belgio a Spa, e fu terzo in classifica. In totale tre vittorie, quattro secondi posti e altri due podi fino al ‘57, quando la Gilera si fermò per il famoso patto di astensione con Mondial e Moto Guzzi.
So che Milani era un uomo legatissimo alla Gilera, uno di famiglia, e ho letto che neppure un assegno in bianco offertogli dal Conte Agusta, nel 1952, lo convinse a cambiare marchio. Anche quando la casa di Arcore si fermò e ritirò le sue quattro cilindri lui proseguì, da privato con un Saturno monocilindrico. I Milani erano tosti ed erano tre, tre fratelli: Alfredo, Albino che era il maggiore del 1910 e infine Rossano classe 1926. Furono forti e vincenti anche nella classe sidecar.
Il ritiro di Alfredo Milani ha una data e un luogo: Imola nell’ aprile del ‘64; per la gara di campionato italiano ebbe in prestito una vecchia quattro cilindri, ma il motore si ruppe alla Rivazza e lì Alfredo si arrese definitivamente a quasi quarant’anni dopo aver vinto tanti titoli nazionali, sempre in 500.
E’ bello ricordare un grande pilota italiano come Milani, e diventa doveroso farlo nel centesimo della sua nascita. Un pensiero affettuoso anche per i suoi due figli, Monica e Gianluca.
Valentino Masini