MotoGP 2017. Dovizioso: "Ce la giochiamo alla pari"
SACHS – Ti aspetti un Andrea Dovizioso piuttosto deluso dopo un ottavo posto a 20”188 dal vincitore; effettivamente, il Dovi non è contento, ma in un GP tanto complicato trova comunque più aspetti positivi che negativi. Buon segno: è la conferma che Andrea e la Ducati sono molto più competitivi di quanto non dica il GP di Germania.
«Ho deciso di rischiare la gomma morbida posteriore: è stata una scelta sbagliata. Purtroppo, avevamo pochi e dati e con la soffice mi sentivo più a mio agio in frenata. Speravo durasse fino alla fine, ma così non è stato: con la media mi sarei probabilmente giocato il quarto posto con Vinales, perché in alcuni punti andavo più forte delle Yamaha. E’ vero, il distacco rispetto a Marquez è stato grande, ma qui lui fa un po’ storia a sé e nemmeno lui può stare completamente sereno per il futuro. Io durante la gara ho avuto sensazioni molto buone e questo è certamente positivo. Abbiamo confermato di essere veloci: non sono contento dell’ottavo posto, ma mi sono tolto i dubbi sulla competitività della Ducati. Sono particolarmente felice di come siamo andati nelle ultime quattro gare, in piste e situazioni completamente differenti. Vado in ferie abbastanza tranquillo: abbiamo le nostre carte da giocare».
L’azzardo della morbida posteriore è stato determinato dalla posizione in griglia di partenza?
«Direi di no. Questa è una pista particolare, stando tanto piegato da un lato il consumo è comunque anomalo, ho pensato che con la soffice avrei avuto un aiuto. Con la media non sarei andato più forte, ma sarebbe stata più costante fino alla fine».
Per tenere il passo degli avversari, bisogna introdurre delle novità?
«Per introdurre qualcosa di nuovo devi essere sicuro che sia migliorativo, altrimenti è più importante lavorare bene durante i GP. Questo non significa che siamo a posto, ma non bisogna nemmeno commettere errori».
Qual è il bilancio della prima parte della stagione?
«Oltre le aspettative. Ce la giochiamo alla pari con i nostri avversari, tutti hanno dimostrato di avere punti forti e deboli. Abbiamo sostanza, sono sereno».
Ma un campionato senza certezze è meglio o peggio?
«Per me forse meglio: come pilota ti fai meno “viaggi”».
LORENZO: “MENO PEGGIO DELLE ASPETTATIVE”
Anche Lorenzo prova a trovare qualche punto positivo nel suo GP di Germania.
«Non posso essere contento né della posizione né del distacco (25”659, NDA), il più grande di tutti i nove GP. Ma dopo che nel warm up mi ero trovato malissimo (era penultimo, NDA) mi ero preparato a una gara molto peggiore di quella che ho fatto. Invece, fin dal grio di allineamento, ho capito che avevamo più grip e questo mi ha permesso di essere aggressivo all’inizio. Rispetto alle Honda perdevo in alcuni punti, ma riuscivo a recuperare in rettilineo. Poi ho cominciato a perdere, specie nelle curve a destra, ma ho comunque tenuto il miglior ritmo di tutto il fine settimana. Rispetto a inizio campionato mi sento più a mio agio con la moto, ma il mio distacco con i migliori oscilla, a seconda della pista, tra i tre e i sette decimi. Ho bisogno di importanti modifiche per adattare la Ducati al mio stile di guida: non ho fiducia con l’anteriore, a centro curva nel massimo angolo della piega».
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Jojoe, Bologna (BO)Il "ora mi sono tolto i dubbi sulla competitività della Ducati" non mi convince per nulla, cioè non credo Dovi lo pensi veramente. Altrimenti sapeva che avevano fatto delle modifiche importanti e le ha tenute nascoste. Io ho la sensazione che questo pazzo e divertente campionato é futto del binomio MotoGP-Gomma e nessuno ci capisce nulla di nulla li dentro, ma forse é voluto così, massima incertezza, competizione dovuo anche al caso...Vi immaginate una ultima gara con 5 piloti in 10pt? Per il resto una occasione cosi a Dovizioso non ne capiterà un altra, a meno che la Ducati non diventi qualcosa di imbattibile che non é mai stata...mai dire mai...
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Musicnick, Cremona (CR)Ciao a tutti! Proprio non capisco una cosa, come si può affermare che in motogp (massima espressione dell'arte) una moto è per forza competitiva per tutti. Ovviamente ogni pilota ha il suo stile e la meccanica deve assecondarlo. In honda MM e Pedrosa hanno due telai differenti DUE TELAI DIFFERENTI, due scarichi diversi, insomma, moto diverse. In yamaha, e per fortuna che rossi ha il peso e la competenza per ottenere ciò che chiede, hanno portato due TELAI diversi nonostante vinales sia secondo! SECONDO!!!! Ducati non vincerà mai nulla se non asseconda i piloti. Quanti anni sono che corre? Quante volte ha vinto? Dire che la ducati è la più equilibrata è una cavolata, perchè ha vinto in due piste a lei congeniali, le altre volte ha fatto solo tre podi, per il resto non è scesa dal 6 posto. Se quella è competitiva, la yamaha cos'è? Nel mondiale costruttori, chi è davanti? Ducati?