MotoGP

MotoGP 2020: 14 Gran Premi in 15 scatti

- Quindici immagini per raccontare una stagione, dall'incidente di Marc Marquez a Jerez1 a Portimao, passando per quella volta a Tavullia

Si può raccontare una stagione in 15 immagini? Ce lo siamo chiesti anche noi e ci abbiamo pure provato, cercando di fissare in una gallery fotografica i momenti che hanno segnato il mondiale 2020 di MotoGP, al di là di vincitori e vinti. Episodi che ricorderemo all’interno di un tour de force concentrato in pochi mesi e che, comunque, ci ha permesso di godere le emozioni di questo sport. Qualcosa da ricordare, insomma, dentro un anno, per certi versi, da dimenticare.

Jerez 1 – GP di Spagna

L’immagine può essere una sola: Marc Marquez che perde il controllo della sua RC213V del Team Honda Repsol e resta in pista lanciandosi in una rimonta forsennata che gli costerà un altro errore, pagato al prezzo salatissimo di ritrovarsi fuori dai giochi per tutta la stagione e, forse, anche per una parte della prossima. Senza il primo errore non ci sarebbe stato il secondo e avremmo, forse, raccontato tutto un altro mondiale. Ecco perché l’immagine che fissiamo non è quella costata la caduta.

Jerez 2 – GP di Andalusia

Abbiamo fatto fatica a scegliere, tra l’immagine di Marc Marquez che si tocca il braccio e, dopo aver tentato il ritorno miracoloso, capisce di essere umano anche lui e rinuncia ad essere in pista, Fabio Quartararo, che vince la seconda gara consecutiva e si candida, di fatto, ad “ammazzare il mondiale” e Valentino Rossi, che dopo aver chiesto a Yamaha di essere ascoltato riesce a tornare sul podio. Abbiamo scelto Valentino, anche perché resterà per lui l’unico podio della stagione

Brno – GP della Repubblica Ceca

Qui la scelta non è stata affatto difficile: Bred Binder e KTM conquistano la prima vittoria nel mondiale di MotoGP. Un esordiente sale sul gradino più alto del podio insieme ad una moto che esordiente non è, ma che sembra letteralmente rinata dopo la “cura Dani Pedrosa” e si candida ad essere la moto da battere per gli anni a venire. Oltre a Binder e KTM, è il podio degli “inattesi”, visto che sui gradini più bassi saliranno Franco Morbidelli e Joahnn Zarco, due su cui, fino a Brno, avrebbero scommesso in pochi.

Spielberg 1 – GP d’Austria

Andrea Dovizioso e il suo manager, Simone Battistella, annunciano lo stop delle trattative con Ducati. Il forlivese e la Rossa di Borgo Panigale si lasceranno dopo l’ultimo Gran Premio a Portimao.

Per loro, però, il sogno mondiale è ancora tutto da inseguire e Dovizioso e la sua Desmosedici si piazzano davanti a tutti, e soprattutto davanti a un certo Joan Mir, al termine di un gran premio che, però, sarà ricordato per il pazzesco incidente che ha coinvolto Joahnn Zarco e Franco Morbidelli e che ha rischiato di costare veramente caro anche a Maverick Vinales e Valentino Rossi.

Spielberg 2 – GP di Stiria

Scelta difficile: Miguel Oliveira che vince e regala anche al team satellite KTM Tech3 un sogno fino ad allora impensabile, oppure Maverick Vinales che si butta dalla moto in pieno rettilineo a causa di un problema ai freni?

Scegliamo la seconda, anche perché quanto accaduto segna, di fatto, l’inizio di una sorta di sfiducia da parte del pilota spagnolo verso la sua Yamaha. Una sfiducia che crescerà di domenica in domenica, fino alle dichiarazioni forti di qualche giorno fa: “E’ stata la mia peggiore stagione. Il motivo non lo so, chiedetelo a Yamaha”.

Misano 1 – GP di San Marino

Joan Mir sorpassa Valentino Rossi e conquista la terza posizione dietro a Franco Morbidelli (prima vittoria) e Francesco Bagnaia (appena rientrato da uno stop di due gare in seguito ad un intervento chirurgico dovuto all’infortunio rimediato a Spielberg).

Quel sorpasso, probabilmente, ha coinciso con la presa di coscienza, da parte di Joan Mir, di essere un campione e di poter seriamente pensare di soffiare il titolo ai colleghi più blasonati e favoriti dai pronostici. Sorpassare l’idolo di una vita, Valentino Rossi, davanti al suo pubblico e soffiandogli un podio storico con i suoi allievi dell’Academy. Chiunque si sarebbe caricato a mille!

Misano 2 – GP dell’Emilia Romagna

Francesco Bagnaia sembra averne più di tutti, ma perde l’anteriore quando era saldamente in testa e consegna la vittoria a Maverick Vinales. Il podio si completa nel segno della bandiera spagnola, con Joan Mir secondo e Pol Espargarò terzo. Male Valentino Rossi, costretto al ritiro, alla vigilia dell’annuncio dell’accordo trovato con Petronas per proseguire anche nel 2021 in sella ad una Yamaha M1. L’annuncio ufficiale, però, arriverà solo qualche giorno dopo.

Montmelò – GP di Catalogna

E’ la prima volta di due Suzuki sul podio, anche se ad occupare il gradino più alto è ancora una volta Fabio Quartararo, che centra la terza (e ultima) vittoria stagionale. La scena, però, è tutta di Joan Mir, Alex Rins e del loro team manager, Davide Brivio, perché Suzuki si conferma come la moto da battere.

L’immagine che segna il GP di Catalogna ha, però, ancora una volta per protagonista Valentino Rossi. Il nove volte campione del mondo era in lotta per la vittoria, o comunque per le posizioni che contando, quando nel tentativo di non lasciar scappare Fabio Quartararo ha commesso un errore che gli è costato la gara e la rinuncia definitiva a ogni ambizione mondiale. Una caduta che per Rossi segna l’inizio di un periodo tremendo.

Le Mans – GP di Francia

Danilo Petrucci che sotto la pioggia taglia per primo il traguardo in sella alla sua Desmosedici e si porta il dito al naso in segno di silenzio è l’immagine che abbiamo scelto. L’abbiamo scelta perché per Petrucci sarà l’ultima vittoria in sella ad una Rossa dopo una carriera targata Borgo Panigale, prima del passaggio a KTM.

Ammettiamo, però, che eravamo indecisi, visto che sul podio a Le Mans è salito anche Alex Marquez, il meno talentuoso dei due fratelli, quello destinato a essere una meteora in MotoGP e che invece, sull’asfalto del Bugatti Circuit, ha dimostrato di meritare la categoria e la Honda ufficiale.

Aragon 1 – GP di Aragona

Quattro spagnoli nelle prime quattro posizioni. A vincere è Alex Rins, che riporta Suzuki sul gradino più alto del podio, seguito da un Alex Marquez in grandissimo spolvero e protagonista di una rimonta forsennata.

’immagine che scegliamo, però, ha per protagonista suo fratello Marc, che ha seguito la gara da casa e che ha postato un video su Instagram in cui documenta la sua esultanza. Gli occhi di tutti vanno sul braccio destro dell’otto volte campione del mondo, tenuto praticamente fermo. In tutti si insinua il sospetto che nel recupero di Marc Marquez le cose stiano andando tutt’altro che bene e la stampa spagnola ipotizza la possibilità di un terzo intervento chirurgico. Il GP è segnato anche dall’assenza di Valentino Rossi, rimasto a casa dopo aver contratto il Covid-19.

Aragon 2 – GP di Teruel

Franco Morbidelli centra il bis e si impone raccontando di aver corso quasi in uno stato di grazia. Le sue parole ricordano quelle di un certo Ayrton Senna: “Mi sentivo imbattibile, era come se non fossi pienamente in me”. Dietro di lui Alex Rins e Joan Mir, che confermano le potenzialità di Suzuki mentre il mondiale perde, di fatto, due protagonisti: Maverick Vinales e  Fabio Quartararo che non riescono ad andare oltre la settima e  l’ottava posizione, mostrando le grandi difficoltà di Yamaha al cospetto dei rivali, tutti cresciuti in termini di performance delle moto.

Valencia 1 – GP d’Europa

Il macigno sullo stomaco di Joan Mir è tolto. Il ventitreenne maiorchino, infatti, sale sul gradino più alto del podio togliendosi di torno tutti quelli che erano pronti a puntargli il dito per aver vinto un mondiale senza mai tagliare per primo il traguardo di un gran premio. Il colpo da 25 punti, per lo spagnolo, è una ipoteca sul titolo e, quindi, l’immagine del GP d’Europa 2020 poteva essere una sola.

Siamo stati minimamente in dubbio, però, anche per Garrett Gerloff, chiamato a sostituire Valentino Rossi e protagonista di due giornate in sella alla Yamaha M1 del Team Monster Energy. Un ragazzo che realizza un sogno merita comunque sempre una menzione d’onore.

Valencia 2 – GP della Comunità Valenciana

Joan Mir e Suzuki sono campioni del mondo. Dopo Kenny Roberts Jr e dopo Kevin Schwantz, Franco Uncini, Marco Lucchinelli e Barry Sheene. L’immagine scelta, forse, avrebbe dovuto essere quella dell’intera squadra che, unita, festeggia l’enorme e importante traguardo raggiunto, ma scegliamo, invece, gli occhi lucidi di Davide Brivio: il team manager che è arrivato in Suzuki ripartendo da zero e costruendo mattone su mattone una squadra solida che può contare ora su piloti giovani e moto competitive. Per la cronaca, nel GP della Comunità Valenciana, Franco Morbidelli conquista il terzo successo stagionale dopo una “lotta tra cani” (come l’hanno definita gli stessi protagonisti) con Jack Miller.

Portimao – GP del Portogallo

Jack Miller restituisce la paga presa a Valencia a Franco Morbidelli e conquista la seconda posizione dietro a Miguel Oliveira. Morbidelli, però, sale comunque sul podio e si laurea vicecampione del mondo, al termine di una corsa che segna l’uscita di scena definitiva dalla MotoGP di Cal Crutchlow, quella provvisoria di Andrea Dovizioso e quella dal box del team Yamaha Monster Energy di Valentino Rossi.

La numero 15

L’immagine finale, invece, è esclusiva ed è quella che ci ha emozionati di più. E’ una mamma che esplode di gioia. E fermi tutti, perché la mamma di Joan Mir non c’entra niente, anche se gli occhi dell’orgoglio e della soddisfazione esprimono esattamente gli stessi sentimenti.

La “numero 15” è stata, invece, scattata a Tavullia alla signora Cristina (la mamma di Franco Morbidelli) e ai ragazzi del fanclub del 21, dopo pochissimi minuti dalla bandiera a scacchi del GP di San Marino, che ha segnato la prima vittoria in MotoGP di Morbidelli e il coronamento di un sogno coltivato dentro una storia di vita pazzesca e commovente.

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