ALCANIZ - 1’46”322 il tempone di Francesco Bagnaia, nuovo riferimento assoluto del circuito di Aragon.

Pecco è stato pazzesco, sopratutto nel T4 - di fatto due rettilinei e una curva - nel quale ha rifilato oltre tre decimi al più immediato inseguitore: una vita in una MotoGP così equilibrata. Ma Pecco è da venerdì che sta guidando benissimo, perfettamente a suo agio con una Ducati che sente completamente sua, sicuro nell’appoggiarsi sull’avantreno.

“Avevo iniziato il fine settimana con tanti dubbi, perché qui sono sempre stato in difficoltà, tranne una volta in Moto2. Ma da ieri mi sono sentito subito molto bene con la moto, tanto che dopo le FP1 non ho toccato niente nella messa a punto. Turno dopo turno abbiamo migliorato il nostro passo, nelle FP4 mi sono sentito veramente bene. E anche in qualifica sono andato fortissimo, l’ultima curva è stata davvero incredibile, non pensavo di poterla fare così forte” gioisce Bagnaia, fino adesso molto, molto competitivo in tutte le situazioni.

E la Ducati si adatta perfettamente a questa pista come conferma il secondo tempo di Jack Miller, il quinto di Jorge Martin, il nono di un bravissimo Enea Bastianini e il decimo di Johann Zarco, passato dalla Q1.

“Il primo giro lanciato con la gomma non è mai facile, per questo ero un po’ indietro, ma con la seconda gomma ho trovato maggiore fiducia. Abbiamo lavorato tanto sul passo nelle FP4, credo che la soffice posteriore sia la scelta giusta. Ho provato anche la dura anteriore, sono ottimista, ma Bagnaia è stato davvero incredibile. La Ducati funziona molto bene, continuiamo a crescere settimana dopo settimana” sottolinea l’australiano, anche lui molto incisivo fino adesso.

La prima curva qui non è lontana dalla linea di partenza, ma i due piloti Ducati hanno la possibilità di scattare davanti e imporre il ritmo: se così sarà, non sarà facile superarli. Senza dimenticare che anche Martin è messo molto bene, mentre Bastianini ha la possibilità, scattando dalla terza fila, di prendere subito un buon ritmo, cosa che fino adesso non gli è mai riuscita.

Marquez, che passo

Una prima, veloce analisi del passo gara nelle FP4, sembra indicare Marc Marquez come il pilota da battere. Marc scatterà dalla quarta posizione - miglior risultato in qualifica da quando è tornato dopo l’infortunio - e se non si farà prendere dalla foga in partenza, può diventare molto ostico.

Al momento, non ha lo stesso ritmo Fabio Quartararo, che comunque, in qualche modo, si difende sempre alla grande.

“Nel T4 non posso essere più veloce di così, ci provo, ma non ci riesco. Mi sentivo bene sulla moto, oggi era molto difficile fare la pole. Vediamo domani, l’obiettivo è stare davanti, bello vedere il pubblico sulle tribune” dice a caldo il pilota della Yamaha.

Nelle FP4, Quartararo ha alternato la dura posteriore con la soffice, girando però di passo almeno mezzo secondo più lento rispetto a Marquez. Nel T4 fa una gran fatica: considerando la competitività della Ducati, per lui si prospetta una gara complicata. Ma Fabio ci ha abituato a fare la differenza.

Attenzione a Mir

Sesto posto per Aleix Espargaro: considerando che nelle libere è sempre stato nelle prime tre posizioni, il suo risultato sembra un po’ al di sotto delle aspettative, con Maverick Vinales 19esimo: nelle qualifiche si è visto Maverick cercare un “gancio”, cosa praticamente mai fatta con la Yamaha. E’ la conferma che, inevitabilmente, non ha ancora in mano questa moto, per sfruttarla ha bisogno di un aiuto. Nel complesso, non è stata una prestazione esaltante quella dell’Aprilia, ma Aleix ha lavorato bene per la gara, un buon risultato è ampiamente alla sua portata.

Come lo è per Joan Mir, che avrà il vantaggio di scattare dall’esterno: su questa pista fa la differenza. Se riuscirà a partire bene, Mir potrebbe giocarsi il podio, perché sul passo è messo piuttosto bene.

Molto male, invece, Alex Rins, qui vincitore nel 2020 è solo 20esimo, davanti ai due piloti del team Petronas.

Dopo il bel passo in avanti di Silverstone, Valentino Rossi ne fa due all’indietro ad Aragon, pista che proprio non digerisce: butto vederlo in fondo allo schieramento.

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