MotoGP 2023. Claudio Domenicali chiude la porta a Marc Marquez: "Non è la cosa giusta per noi"
La scorsa settimana hanno fatto discutere le dichiarazioni di Jorge Lorenzo che possiamo riassumere in questa frase: "Marc Marquez accetterà un'offerta di Ducati, che non lo soddisferà". Lorenzo si riferiva al 2025, anno in cui Marquez sarà libero, visto che il contratto con Honda scade nel 2024.
Rispondendo ad Antonio Boselli di SKY Claudio Domenicali, Ceo Ducati, ha chiarito che per il numero 93 non c'è spazio.
Boselli ha riportato al Ceo le parole di Lorenzo, chiedendo cosa ne pensasse Domenicali: "Queste cose sono belle perché fanno parlare, come nel bar sport, però io penso che non sia la cosa giusta per noi. Abbiamo un gruppo di piloti straordinari che abbiamo cresciuto noi. Bagnaia è un talento pazzesco, è sottostimato, fa ancora qualche sbaglio ma ci sta, se non avesse sbagliato avremmo già parlato di un campionato monotono".
"Ma non c’è solo Pecco - ha aggiunto Domenicali -, abbiamo anche Bastianini, Martin, tanti giovani che stiamo seguendo. Marquez è un talento straordinario, non deve dimostrare niente a nessuno, ma la Ducati trae la sua forza dal modo di lavorare con i suoi piloti, il nostro è uno spirito di famiglia, oggi stiamo benissimo così e continueremo così, i risultati ci stanno dando ragione".
Ritengo che ambedue abbiano i loro piani commerciali, perché di questo si tratta, già ben definiti e non stiano aspettando i nostri suggerimenti.
Nessuno dei due ha bisogno dell'altro, perché la moto vince già con più piloti, e un ulteriore pilota vincente servirebbe soltanto a esacerbare una situazione, già in parte esistente, di "troppi galli nel pollaio".
Il pilota non avrebbe nessun vantaggio d'immagine, ovverosia commerciale, a vincere con una moto che già vince comunque.
Sono propenso a ritenere che qualche vittoria "miracolosa" con una moto ostica gli renderebbe molto di più da quel punto di vista.
La sua casa attuale, inoltre, non resterà a guardare e, con qualche ulteriore miglioramento, tornerà presto a frequentare il podio.
Considerato anche il vincolo contrattuale, e dovendo vaticinare per forza, riterrei più probabile che resti dov'è, almeno per il momento.
Se cambia la moto e perde, è colpa della moto.
Se cambia la moto e non vince, è colpa della moto.
Se cambia la moto e non perde, era colpa della moto.
Se cambia la moto e vince, era colpa della moto.
Se la moto non la cambia e perde, è colpa della moto.
Se la moto non la cambia e non vince, è colpa della moto.
etc etc
Come la giri la giri è sempre colpa della moto.
Vabbè dai... ma così so’ boni tutti
ahahahahahahaahah