MotoGP 2023. Fabio Quartararo: “Yamaha più forte di Ducati in curva? Sì, ma due o tre anni fa”
Il giornalista Markus Zoerweg di Motorsport-Magazin.com, media tedesco, ha intervistato in esclusiva Fabio Quartararo. Nell’intervista sono molti i temi trattati e vale la pena riprenderne alcuni.
Sul perché faccia questo lavoro Quartararo ha ammesso di amare le vittorie, come prima cosa, e poi le moto. Un po’ come quando, rispondendo a Zam ad Eicma, disse che lui in pista attaccherebbe pure sua madre: “Quello che amo di più delle corse sono le vittorie e le moto stesse, quindi quelli sono i primi due punti. Amo correre da quando ho iniziato, a quattro anni”
Poi uno spaccato più ampio: “In generale sono un ragazzo incredibilmente ambizioso. Non importa se gioco alla Playstation o a carte, voglio sempre vincere. Sono sempre in modalità competitiva”.
Chiaro il suo obiettivo per la fine della carriera: “Voglio essere una leggenda di questo sport. Voglio che le persone mi ricordino come il ragazzo che non si è mai arreso. Voglio vincere molte gare e, si spera, più titoli mondiali”
Sul fatto di essere l’unico pilota competitivo con la M1...
“Gli altri piloti stanno faticando, ma per me la M1 è fondamentalmente una buona moto a cui mancano davvero accelerazione e potenza. Spingo sempre gli ingegneri giapponesi perché se riusciamo a eliminare quella debolezza, avremo la possibilità di lottare per la vittoria ogni fine settimana. Attualmente, spesso non è così”
Sul fatto che nel 2023 Yamaha non avrà un team clienti...
“Non credo che sarà un problema per noi. Anche in questa stagione non abbiamo mai incrociato i dati con il team clienti. Non conosco i piani esatti della Yamaha per il 2023, ma per me va assolutamente bene se abbiamo solo due moto nel prossimo anno”
Il giornalista tedesco ha chiesto della competitività in curva di Yamaha, ritenendolo un punto forte rispetto a Ducati...
“Due o tre anni fa sarei stato assolutamente d'accordo con te sul fatto che avevamo un netto vantaggio in curva. Ma a mio parere non è più così. Ducati e altre Case sono praticamente forti come noi in questo settore. Noi piloti Yamaha non abbiamo più alcun vantaggio reale e per questo dobbiamo spingerci all'estremo”
Deve essere estenuante correre così…
Sì, è una fase difficile, ma la vedo come un'esperienza positiva per me che posso ancora raggiungere il massimo nonostante queste grandi difficoltà. Ma spero che Yamaha faccia presto grandi progressi”
Sul possibile cambio di moto nel 2023, prima del rinnovo avvenuto a giugno 2022, davvero potevi cambiare Casa?
“Avevamo delle alternative. Ma ad essere onesto, non mi piace particolarmente avere a che fare con queste cose. Il mio compito è riflettere sul presente e fare del mio meglio in esso. Voglio avere il miglior pacchetto disponibile ed essere nel progetto più adatto a me. Ecco perché mi sono concesso molto tempo per questa decisione e ci ho pensato a lungo. Era assolutamente necessario per me per assicurarmi di essere in una buona posizione per i prossimi anni”
Per te cambiare sarebbe stato eccitante o preoccupante?
“Quando cambi produttore non sai mai cosa aspettarti. Attualmente però quasi ogni moto ha i suoi aspetti positivi. Nel motomondiale Yamaha, Aprilia, Ducati e Suzuki sono tra i primi. Anche la Honda è stata forte a tratti quest'anno, la KTM ha vinto in Indonesia con Oliveira ed è stata vicina in Qatar con Binder. Certo devi adattarti, ma difficilmente ti ritroverai in una situazione in cui hai una moto messa male. Ci sono sempre aspetti positivi e negativi, ma nella situazione attuale non c'è bisogno di aver paura di alcun cambiamento”
Per me se la vuole raccontare, ma la superiorità del 4 in linea in percorrenza di curva non ha eguali. Come maneggevolezza poi, non ne parliamo proprio.