MotoGP 2023. Ma insomma com'è andato l'atteso test di Toprak Razgatlioglu sulla MotoGP?
Martedì Toprak Razgatlioglu ha terminato il suo secondo giorno di test con la MotoGP YZR-M1. È stata la seconda volta che il turco è salito su una M1 dopo Aragón 2022, un test perà bagnato dalla pioggia.
Questa volta a Jerez il turco ha trovato un tempo perfetto e, a quanto si è appreso (non ci sono dati ufficiali) avrebbe portato a termine 116 giri.
Neanche i tempi sono noti ma da quel che si è potuto capire, secondo le informazioni raccolte da Motorsport.com, il turco avrebbe fatto segnare 1'39.5, un tempo distante circa sette decimi dal migliore fatto segnare da Cal Crutchlow e a circa un secondo e mezzo da quello del collaudatore KTM Dani Pedrosa.
Difficile giudicare senza aver dei tempi ufficiali, possiamo però cercare di capire qualcosa di più dalle parole dei protagonisti e mettere sul piatto anche il fatto che, solo pochi giorni fa, Toprak aveva detto che il suo sogno è la MotoGP... e subito dopo eccolo sulla M1. Forse il passaggio al motomondiale non è così lontano e remoto.
Le parole di Toprak e di Jarvis
Toprak ha detto: "Mi sono concentrato sul fare più giri possibili per capire meglio la moto invece di cercare un giro veloce, ma è stato comunque molto divertente".
Sulla M1 e le differenze di guida dalla SBK...
"Richiede uno stile di guida completamente diverso rispetto alla R1 Superbike. Voglio ringraziare la Yamaha per avermi dato questa grande opportunità, tutti mi hanno aiutato molto e non ho smesso di sorridere in questi due giorni"
A Jerez, e prima di partire per il Texas, erano presenti sia Lin Jarvis, manager di Yamaha Racing MotoGP che Massimo Meregalli, team manager del Monster Energy Yamaha Team. Presente anche Andrea Dosoli, che ricopre lo stesso ruolo di Jarvis ma in SBK.
Jarvis ha parlato con Speedweek: "La collaborazione tra Cal e Toprak ha funzionato molto bene. Toprak si è divertito con noi, sono stati due giorni interessanti e buoni per lui. A Jerez è riuscito a sentirsi molto più a suo agio sulla moto e ha potuto farsi un'idea migliore di ciò che la MotoGP richiede in termini di stile di guida".
Sullo stile di guida: "Toprak normalmente è molto forte in frenata - ha spiegato Jarvis -, frena molto tardi e poi recupera la moto in uscita di curva. La MotoGP richiede più velocità in curva, quindi ha dovuto cambiare il suo stile di guida per ottenere il massimo dalla moto”.
Il turco è alto 182 centimetri e ha dovuto adattarsi alla moto: "Ha una corporatura simile a Valentino - ha detto Jarvis -. Forse ha 1-2 kg più di Vale ed è più alto di Fabio. Quindi la posizione di guida doveva essere adattata".
Valentino Masini
Una sessione di prove non basta neanche per abituarsi a tutte le differenze. Non credo che sia possibile mettersi anche a cercare il tempo record.