MotoGP 2023. Paolo Ciabatti sulle possibili concessioni a Honda e Yamaha: “Perché? Nessuno ci ha aiutato quando eravamo in difficoltà”
Il figlio di Carmelo Ezpeleta, Carlos, ha ammesso a Catalunya Radio che le concessioni a Honda e Yamaha sono possibili e che Dorna sta lavorando affinché diventino operative.
Questa decisione ha creato discussione e in molti si chiedono “perché dopo un solo anno in cui ha vinto Ducati si debba subito aiutare le giapponesi?”. Giapponesi che, ricordiamolo, hanno vinto ininterrottamente dal 2008 al 2021: 7 volte Honda, 6 Yamaha e 1 Suzuki.
E Ducati, Aprilia e KTM cosa dovrebbero dire che, praticamente da quando sono in MotoGP, sono state inferiori alle giapponesi e hanno potuto usufruire delle concessioni solo in caso di stagioni praticamente senza podi?
A parlare di questo è stato Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse.
Ciabatti, al collega Manuel Pecino, ha detto: “Nessuno ci ha aiutato quando eravamo in difficoltà. Perché? Perché è un po' la storia di questo campionato. Quando la Honda ha vinto tutto, nessuno si è lamentato. In questo momento credo che ogni produttore debba fare il suo lavoro".
Óscar Haro, ex direttore sportivo del team LCR, ha detto che “Il presidente di HRC è andato al Mugello a parlare con Ezpeleta, per vedere se potevano dargli una mano”.
Haro ha aggiunto: “La storia delle concessioni esiste perché nella pandemia il Giappone è rimasto indietro, per diversi anni. Ma non dobbiamo sminuire il merito delle fabbriche europee. Honda ha chiesto aiuto perché altrimenti potrebbe seguire le orme di Suzuki o Kawasaki uscendo dal Mondiale MotoGP. Carmelo farà di tutto per non perdere Honda e Yamaha”.
A margine: il fatto che Ezpeleta voglia fare di tutto per non far scappare Honda e Yamaha è, probabilmente, uno dei motivi per cui è stato negato a KTM di avere altre due moto per il mondiale 2024 (uno delle quali sarebbe potuta essere di Marc Marquez). In un certo senso si può dire che Dorna vuole a tutti i costi che Marquez resti in Honda (e Quartararo in Yamaha).
Carissimi! (uhmm...)
Vecchio Yuma! - Mr70a+ - Stiducatti
Siete troooppo simpatici! E allora ho deciso di dedicarvi questo
trittico che spero vi faccia rivedere, anche se in piccola parte, alcune delle
vostre convinzioni. Perché lo faccio? Perché mi so’ affezionato.
Yuma
Con te se permetti la vorrei buttare sul tecnico, visto che
sei il più preparato del trittico.
Sta fissa delle gomme proprio non ce la fai a fartela
passare, eh? ok!
Partiamo da un assunto semplice:
“O costruiamo le gomme per quel tipo di moto, o costruiamo
la moto per quel tipo di gomme”
Ma attenzione! Non stiamo parlando di carcasse più o meno
rigide che agevolano gli staccatori o di mescole magiche che durano più o meno
tutta la gara.
Stiamo parlando di: “PROFILO”
Non ci sono soluzioni, il profilo della gomma è uno dei
primi dati di qualsiasi progetto a due ruote di cui bisogna tener conto per la
costruzione e per l’efficacia di una moto da corsa.
Attenzione! stai per scoprire che cosa realmente è in grado
di regalarti il famoso “Feeling”.
Ti sei fatto un bel giretto con la tua moto. Prima di
tornare a casa pensi: “ma da quand’è che non cambio le gomme?”. Il
giorno dopo esci dal gommista con le gomme nuove e alla prima curva la moto
entra come un fulmine. Ti spunta un sorriso e ti rendi conto della fatica che
stavi facendo finora per farla curvare. Decidi di non tornare a casa e punti
direttamente in collina. Non riesci a credere quanto sia diventata facile la
tua moto.
Tutto merito del profilo.
Il profilo è quello che vedi quando guardi le gomme da
davanti (o da dietro). Volgarmente, una gomma usata ha un profilo più a pera e una
gomma nuova ne ha uno più a - V -. Poi ci sono le stesse differenze tra una
marca e l’altra.
Senza che sto qui a spiegarti tecnicamente (ma se vuoi lo
faccio) il perché la tua moto con le gomme usate tende al sovrasterzo e con quelle
nuove diventa una libellula, sappi che è tutta una questione di baricentro.
La stessa moto, con le gomme a pera, oppone resistenza e
allarga l’ingresso in curva e deve piegare di più a parità di velocità di percorrenza
rispetto a quando non ha le gomme spiattellate perché le hai appena montate
nuove. Sono più appuntite.
La Desmosedici con le
nuove Michelin con profilo maggiormente
V
è avvantaggiata rispetto alla M1 e alla RC213V che hanno (che avevano...
una delle due non lo ha più...) il baricentro alto che regala maggior
maneggevolezza.
Ma allora Michelin ha barato per favorire Ducati che è lunga
e ha il baricentro più basso di tutte??
No!
Ha barato per favorire se stessa.
Michelin deve continuare anno dopo anno a battere e
migliorare i tempi, circuito per circuito.
I fantastici quattro si sono tutti ritirati e i nuovi piloti
guidano tutti alla stessa maniera ma in modo diverso da quei fenomeni che
davano spettacolo in bagarre.
Stanno tutti molto fuori dalla moto e toccano tutti, quasi
con le spalle.
Questo fa sì che le moto si appoggino in percorrenza su una
porzione ben precisa della gomma.
Con le gomme a – V – questa porzione ben precisa della gomma
è più larga. Di conseguenza la trazione è maggiore.
Le nuove gomme non sono adatte ai funamboli come Marquez,
che oltre a guidare troppo spalmato sul serbatoio, è abituato a guidare una
moto (2019) dal baricentro alto e quindi molto nervosa. Nervosismo plafonato in
basso dalle vecchie gomme che erano molto più rotonde rispetto alle nuove
introdotte nel 2020.
Ok volevo restare nel limite delle mille parole... e quindi
mi fermo qui ma se vuoi ne riparliamo.
Mr70a+
Tu parli spesso di soldi e di sponsor. Ok...
Magari ne sei già al corrente. Se così non fosse sappi che:
Ad uno sponsor nun gliene po’ fregà de meno di essere
inquadrato dalle telecamere.
Se pensi che DID (catene) per esempio, paghi Ducati perché
una volta all’anno le telecamere inquadrino un rettangolino di 3 x 7 cm
appiccicato sul forcellone... sei fuori strada.
Sai dove se le portano in Bilancio gli Sponsor le spese di pubblicità?
Da un punto di vista prettamente contabile, le spese di
sponsorizzazione costituiscono Costi di Esercizio. Pertanto, al momento in cui
riceve la fattura lo sponsor rileva nella sezione Avere dello Stato Patrimoniale
il debito e, in contropartita nel Conto Economico i costi della sponsorizzazione.
Devo andare avanti? Conosci la differenza tra Elusione ed
Elisione? Ce l’hai un bravo commercialista?
Stiducatti
Prima di tutto ti devo ringraziare per avermi riconosciuto. Tutti,
chi più chi meno, viviamo di Riconoscimento. Anche il più orso che c’è!
Ok! scherzo! Anzi no! Con sincerità ammetto che dall’ultimo
nostro confronto ne sono uscito dispiaciuto.
Ma torniamo a te:
Tu sei quello che ha coniato il termine. “wrestling GP”. Non
fraintendermi, si capisce che vuoi dire.
Però il wrestling è quanto di più lontano possa esserci dalla
moderna MotoGP. E non parlo del pubblico ma propriamente dei piloti e delle
moto.
Ai tempi di Agostini gli - appassionati™ - stavano tutti
assiepati lungo i rettilinei e impazzivano al passaggio di Ago che era un dio
sceso in terra per quanto andava più veloce di tutti.
A nessuno importava nulla che fosse l’unico ufficiale e guai
a chi si metteva contro al conte Agusta ed al suo beniamino.
Era tutto più “ruspante” e di esperti di motociclette o di
filosofi della curva ce n’erano pochissimi. Contava soltanto che quel pilota,
che si chiamava come la moto, doppiasse il secondo classificato per quanto era
fenomenale e veloce.
Oggi, Stiducatti, non è più così.
Oggi questa MotoGP è per palati fini. Quelli che si fanno
abbindolare da una rialzata di gomito fatta con una moto che è più piccola di
una moto2, sono sempre meno e saranno sempre meno.
Oggi i veri appassionati, non sono più quelli che, il
motociclista è un duro e puro.
Oggi i veri appassionati conoscono quanta professionalità ci
sia dentro una Squadra Corse e quanto siano dei veri atleti quei Piloti che
arrivano a gareggiare nella massima categoria.
A me Stiducatti, interessa tutto questo.
Poi se per riguardarmi le gare sul tubo mi tocca sorbirmi 30
sec di un idiota che si fa portare da mangiare da glovo... poco importa...
Però non venirmi a dire che è tutto finto e costruito a
tavolino. Perché allora vuol dire che non ne sai cogliere i particolari. Che non
ne sai cogliere la complessità e quindi in un certo senso la bellezza.
Anch’io, per esempio, non ho mai amato il Calcio. Ma non
perché da ragazzo pensassi che fosse uno sport di serie B, ma semplicemente
perché nessuno forse mi aveva mai insegnato a capirlo e ad amarlo. Poi però mi
capita di vedere il Mondiale di Calcio in televisione e mi rendo conto di
quanto sia uno sport bellissimo che semplicemente non conosco bene.
Stiducatti, con la MotoGP di oggi è la stessa cosa. Non è
più lo spettacolo di un pilota che ti passa a 300 sotto il naso o di quello che
rialza la moto con il gomito. La MotoGP di oggi è uno sport per palati fini.
Ciao a tutti
Valentino Masini