MOTOGP 2023

MotoGP 2023. Ezpeleta junior conferma le concessioni a Honda e Yamaha: "Sì, stiamo lavorando per aiutarli"

- Parole che faranno discutere, anche e soprattutto in Italia: "Honda e Yamaha sono state molto attente alle regole della concessione in passato, e questo è stato fondamentale per Ducati". In un'intervista a una radio spagnola Carlos, figlio e braccio destro di Carmelo, ha anche stroncato il progetto KTM di avere due moto in più (e quindi chiuso la porta a MM per cambiare moto)
MotoGP 2023. Ezpeleta junior conferma le concessioni a Honda e Yamaha: Sì, stiamo lavorando per aiutarli

Carlos Ezpeleta figlio di Carmelo e direttore esecutivo MotoGP ha rilasciato un’intervista a Radio Catalunya in cui ha confermato che Dorna vuole aiutare Honda e Yamaha. Ha anche fatto sapere che la richiesta di due moto in più, fatta da KTM (per un superteam Acosta-Marquez?), è stata respinta.

Dapprima Ezpeleta ha detto la sua sulla situazione di Marc Marquez: "Dall'esterno è chiaro che Marc non è sceso di livello. Ha iniziato l'anno con la sfortuna per l'incidente in Portogallo, ma con tutta la voglia e la competitività assoluta nella sua prestazione personale. Penso che il Marc rimanga a allo stesso livello di sempre".

Concessioni per Honda e Yamaha: il regolamento dice no, Ezpeleta jr dice sì

Prima di sentire le parole di Ezpeleta chiariamo come funzionano le concessioni.

Come funzionano le concessioni. Il sistema di concessioni si basa su una somma di punti in base ai risultati ottenuti nell’arco di due anni. Un costruttore per poter usufruire delle concessioni non deve aver ottenuto 6 punti in questo lasso di tempo. Ciascuna vittoria conseguita in gara vale 3 punti, 2 per ogni singolo secondo posto, 1 per ciascun terzo posto totalizzato.

Secondo questi dati Yamaha non può avere le concessioni (Quartararo l’anno scorso ha vinto tre volte e questo già vanifica le possibilità).

Anche Honda è fuori dai giochi: l’anno scorso ci sono stati i podi di Espargaro in Qatar (terzo) e Marc Marquez in Australia (secondo), che si sommano alla vittoria di Rins quest’anno in Texas.

Le parole di Ezpeleta: "Stiamo lavorando per essere in grado di aiutare, non solo la Honda, ma anche la Yamaha, in modo che possano essere di nuovo competitive in un modo più veloce”.

Poi ha aggiunto una frase che potrebbe anche far discutere in Italia: “Honda e Yamaha sono state molto attente alle regole della concessione in passato, e questo è stato fondamentale per Ducati per essere competitiva e anche per Suzuki, oltre che per KTM e Aprilia per entrare ufficialmente nel motomondiale ed essere competitive anche loro”.

Su come reagiranno le altre Case: “Capiranno... La posizione ufficiale di Dorna è che il sistema delle concessioni deve essere aggiornato".

Niente moto in più per KTM

Come avevamo suggerito ieri nelle conclusioni di questo articolo il piano di Dorna rende difficile se non impossibile per Marc Márquez cambiare moto già nel 2024.

Ancora Ezpeleta jr: “Che il prossimo anno ci saranno più di 22 moto non è previsto”. Anzi il figlio di Carmelo ha addirittura abbassato il numero di moto che vorrebbero: “Per noi il numero ideale è 20”.

Sul nuovo formato con la Sprint race

Carlos Ezpleta: "La stagione finora è stata un successo, e questo si è riflesso anche negli ascolti televisivi. Il nuovo format sta funzionando. Il sabato ora è una giornata molto divertente e ci piace. Ci sono sempre cose da migliorare, ma siamo molto contenti".

  • pikat09
    pikat09, Campi Bisenzio (FI)

    Io sono del tutto contrario. Quando Ducati, KTM e Aprilia, potettero usufruire delle concessioni, queste erano chiaramente orientate ad aiutare nuove case che entravano in gioco, e per permettere loro di pareggiare l'enorme esperienza che le giapponesi avevano. Furono inventate le concessioni, e stabiliti i limiti per mantenerle o perderle. Qui non si tratta di fare concessioni a chi è inesperto, ma a chi da anni sta lavorando malissimo, vivacchiando sui due fuoriclasse che hanno: Marquez e Quartararo. Vogliamo parlare di Honda che si oppose alle novità di Ducati perché "avrebbero fatto salire troppo i costi"? Quando lei ha la galleria del vento di proprietà, e paga il suo pilota di punta cinque volte tanto il più pagato di tutti gli altri? È chiarissimo l'intento di castrare una concorrenza di cui non vogliono o non riescono a tenere il passo! Perché, cari signori, si possono avere tutti i soldi che si vuole, ma le idee non le ha necessariamente chi è più ricco (fortunatamente), anzi .... di solito chi è più ricco vuole vincere nel modo più facile possibile sfruttando la propria ricchezza ..... nel caso di Honda congelando il progresso tecnologico e strapagando il pilota più forte.
  • bikelink725
    bikelink725, Pastrengo (VR)

    peraltro mi pare che siano in corso e ci saranno altri test di honda che continua a provare telai ed elettronica. ma sti test non erano contingentati ?
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