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MotoGP: Aleix Espargarò aspetta Andrea Dovizioso e, intanto, spinge per un team satellite di Aprilia

- Il pilota spagnolo ha spiegato di non temere l’eventuale rivalità di altri tre piloti in sella alla RS-GP e, anzi, di considerare questa ipotesi una opportunità che caldeggia da tempo
MotoGP: Aleix Espargarò aspetta Andrea Dovizioso e, intanto, spinge per un team satellite di Aprilia

La notizia di ieri è che Aprilia sarà in MotoGP con un suo team ufficiale  fino al 2026, ma l’annuncio che anche Valentino Rossi con la sua VR46 sarà nel mondiale per i prossimi cinque anni ha, di fatto, aperto subito il dibattito sulla possibilità che l’azienda di Noale raddoppiasse immediatamente gli sforzi. La possibilità, infatti, che Aprilia affianchi alla squadra ufficiale anche una squadra privata è più che concreta, anche se resta da stabilire con chi avviare questo cammino.

Le ipotesi, al momento, sono due: proprio la VR46 o, più verosimilmente, proseguire con la Gresini Racing. Quest’ultima sembra essere l’opzione che più piace ad Aleix Espargarò: “Da un punto di vista emotivo – ha spiegato il pilota spagnolo – sarebbe molto bello andare avanti con la struttura creata da Fausto, proseguendo un rapporto iniziato anni fa. Al di là del nome del team satellite, però, trovo molto importante, oggi, poter avere almeno quattro moto in pista. Già in passato ho fatto presente a Massimo Rivola questo mio desiderio. Abbiamo chiari esempi con KTM e Ducati che quando la squadra ufficiale non è davanti, il satellite lo è. Abbiamo visto chiaramente che in queste squadre il livello sale con quattro moto. Ho sempre chiesto a Massimo Rivola di fare del suo meglio per avere una squadra satellite, e siccome chiedo senza sapere cosa c'è dietro o altro, chiedo anche che questa squadra abbia la mia stessa moto, identica, così da fare confronti. Vedremo se potrà essere così, ne sarei felice”.

  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Quindi non aveva detto che ad Aprila non serviva un altro pilota, che sarebbe bastato lui.
    Eppure da qualche parte mi sembrava di avere letto qualcosa del genere, mi sarò sbagliato.

    Valentino Masini
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