MotoGP: Ducati, giusto non avere rimpianti
Un pranzo in un posto incredibilmente unico e meraviglioso - l’enoteca Pinchiorri a Firenze, stellato Michelin - per fare un bilancio sulla stagione sportiva. “La migliore da quando io sono in Ducati” ha sottolineato con giusto orgoglio il direttore generale di Ducati Corse, l’ingegner Gigi Dall’Igna, che però non si accontenta: “Non abbiamo ancora raggiunto il mio obiettivo e quella della Ducati”.
Vero, ma è innegabile che quanto fatto da Ducati nel 2021 sia stato qualcosa di straordinario, esattamente come lo è questa enoteca, nel cuore di Firenze, con vini di prestigio e di valore assoluto. Non è stato scelto a caso: in un luogo tanto esclusivo, i vertici della rossa a due ruote hanno ribadito la grandezza e il valore di una Casa che ha raggiunto i 2.200 dipendenti, come ha fatto sapere l’amministratore delegato Claudio Domenicali, che ha sottolineato come nel 2021 siano stati assunte 100 persone, con le medesima prospettiva anche per il 2022.
“Dall’Igna è arrivato nel 2013 in un momento sportivo non esattamente brillante per noi: è servito tanto lavoro, ma adesso siamo a un alto livello. Del 2021 sono totalmente soddisfatto, senza 'se' e senza 'ma': è stato un finale talmente bello, con prime file tutte Ducati e la chiusura a Valencia con l’intero podio conquistato dai nostri piloti, che non riesco proprio a rammaricarmi” ha sottolineato l’ingegner Domenicali.
Una stagione da applausi
Ha ragione Claudio? O, come sottolinea qualcuno, la Ducati è comunque da criticare per non aver centrato l’obiettivo primario? Secondo me non ci sono dubbi: Domenicali e Dall’Igna hanno pienamente ragione a gioire per quanto fatto nel 2021. In passato in Ducati si era commesso l’errore di sottovalutare un secondo posto, anche se battuti solo da un vero e proprio fenomeno come Marc Marquez. Ecco, in questa stagione, si è vista una Ducati diversa anche sotto l’aspetto gestionale, con Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi, oltre naturalmente a Dall’Igna, capaci di creare una squadra molto ben amalgamata, con tanta serenità dentro al box anche nei pochissimi momenti difficili incontrati durante la stagione. Il titolo piloti non è arrivato, ma io credo che a Borgo Panigale non abbiano niente da rimproverarsi: nel 2021 l’intera squadra ha dimostrato di essere al massimo livello assoluto per tecnologia, scelte, capacità gestionale, sviluppo, adattamento alle diverse situazioni.
Già in pista la MotoE
Durante il pranzo Claudio Domenicali ha anche svelato che proprio ieri è sceso in pista con Michele Pirro (a proposito, domani il collaudatore Ducati si sposa: auguri!) il primo prototipo della MotoE, che dal 2023 sostituirà Energica, e ha certificato che anche nel prodotto, il 2021 è stato il miglior anno di sempre.
“Da gennaio a novembre sono state vendute 56.500 moto: è il più alto numero di sempre e manca ancora un mese…”
Inoltre, Domenicali ha voluto sottolineare un paio di iniziative, davvero speciali, dedicati ai clienti Ducati più affezionati.
“Abbiamo lanciato il progetto Ducati Unica per i nostri clienti più affezionati e facoltosi: possono venire al nostro centro stile per rendere unica la loro moto, completandolo secondo i propri gusti, con la certezza che quella moto rimarrà unica e mai replicata. Poi, c’è la SBK Experience: 8 acquirenti della nostra SuperLeggera hanno fatto tre giri al Mugello con la Panigale Superbike. Mentre quelli iscritti alla MotoGP Experience hanno girato con la Desmosedici, quella vera, anche se Gigi (Dall’Igna, NDA) non era troppo d’accordo…”.
E’ l’ora del brindisi: l’eccezionale vino dell’enoteca Pinchiorri mette il sigillo su una stagione che deve essere ricordata come altrettanto eccezionale.
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Stiducatti, Corsico (MI)E poi che rimpianti dovrebbero avere? Considerando le dimensioni industriali che hanno, il confronto che tecnologicamente stanno sostenendo (con successo) con Honda, Yamaha, Suzuki e KTM è riconducibile neanche al biblico scontro tra Davide e Golia, ma a quello pur immaginario, ma più calzante, tra Davide e Godzilla.
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lucas5@fbenato5911, io dicevo solo che la gp 21 è una moto pazzesca, la più competitiva del lotto, ad oggi, ma bisogna avere "fame" di vincere, e il tema dell'uovo era ovviamente per ridere, concordo con maxp perchè è molto molto probabile che con un Marquez a posto su quella moto ( a mio avviso ) agli altri rimanevano le briciole