MotoGP. Johann Zarco può vincere un GP nel 2023?
Come capo tecnico, Massimo Branchini ha conquistato 5 titoli mondiali: nel 2000 in 125 con Roberto Locatelli; nel 2015 e 2016 in Moto2 con Johann Zarco; nel 2021 in Moto2 con Remy Gardner; nel 2022 in Moto2 con Augusto Fernandez. Quest’anno, dopo tanti anni, Massimo debutta in MotoGP come capo tecnico di Zarco nel team Pramac-Ducati. Branchini è stato ospite della diretta YouTube “4chiacchierecon…”: tanti gli argomenti analizzati.
Su Augusto Fernandez: “Ottimo ragazzo, pilota capace”
“Umanamente è fantastico, come pilota va coinvolto a 360° in ogni cosa che si fa nel box, vuole sapere tutto quello che succede. Arriva ai risultati passo dopo passo, in Francia ha fatto un GP entusiasmante: mi ha sorpreso, ma anche in precedenza aveva fatto vedere un buon livello”.
Sul lavoro di capotecnico: “Devi essere un po’ psicologo”
“Tecnicamente ci sono tanti mezzi per sistemare la moto, la parte umana, il rapporto con il pilota fa la differenza, ancora più che in passato”.
Su Zarco: “E’ una persona piuttosto sensibile”
“Ha bisogno di essere circondato da persone di cui si fida ciecamente: è un pilota molto veloce, io ci credo. Fra tutti i piloti che ho avuto è uno dei più sensibili a livello umano e anche tecnicamente dà un contributo importante. Rispetto al 2016 ho trovato un pilota più esigente, più sotto pressione, perché in MotoGP è così per tutti.
Adesso siamo in una situazione buona per lavorare al meglio. Johann ha quasi 34 anni: lui non vuole essere coinvolto in un incidente. Ecco perché i primi giri per lui sono fonte di tensione: non vuole rischiare più del dovuto per sé e per gli altri. Lui diventa più veloce quando la situazione si stabilizza: è questo il motivo per cui fatica di più nella sprint rispetto nella gara della domenica (Zarco ha conquistato 8 punti il sabato e 58 la domenica, nda).
Bisogna provare a migliorare in qualifica per partire più avanti. Il suo punto forte è fare la differenza quando le gomme calano, mentre fatica soprattutto nel primo giro. La mia valutazione è che l’incidente del 2020 in Austria con Morbidelli abbia un po’ inciso, è come se in quella occasione si fosse reso conto che ci possono essere delle conseguenze importanti a essere troppo aggressivi”.
Zarco può vincere? “Perché no”
“Ha fatto tanti podi, forse un successo gli darebbe più consapevolezza. Lui aspetta questa vittoria, ma non ci perde il sonno. La frenata non è il suo punto forte, forse può essere vincente in piste più scorrevoli, tipo Silverstone. Ma non solo…”.
Sul formato 2023: “Spettacolare, ma…”
“Le gare sono emozionanti, ma per chi lavora, partendo dai piloti, è effettivamente uno stress fin dalle P1. Ho qualche dubbio, andrebbe rivisto qualcosa”.
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Panigalex, Bucine (AR)Da qualche anno ho come la percezione che Zarco soffra di nikefobia...
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Vecchio Yuma!, Cascina (PI)Se arriva primo, sì...