MotoGP. Zam e Nico sulle rivalità tra i piloti
Agostini e Pasolini, Spencer e Roberts, Lucchinelli e Uncini…. Le rivalità dirette fanno parte da sempre del motociclismo e dello sport in generale. Qualche volta sono enfatizzate dalla stampa, però mai sono del tutto inventate.
Abbiamo raccontato alcuni gustosi aneddoti su Phil Read (a proposito, si è ammalato di Coronavirus ma ne è fortunatamente uscito!), Angel Nieto ed altri grandi del passato che Zam non ha visto correre.
Il primo rivale è il compagno di squadra, si dice ed è vero. Come se la cava Morbidelli con Quartararo? Se il tuo compagno gira due decimi più forte di te sarà che la sua moto è più veloce: così pensa di solito il pilota. Diversamente, come talvolta accade (ma non per Franco), va in crisi.
Reggiani contro Cadalora, certo, ma soprattutto abbiamo parlato molto di Max Biaggi e di come nacque la rivalità con Valentino, di come sia stato Rossi a cerarla dal nulla quando ancora i due correvano in classi diverse. E poi Valentino ha preso fatalmente sempre più spazio nel nostro live: dopo Biaggi Gibernau, poi Stoner, Lorenzo, Marquez… fino a Valencia 2015 così discussa tra gli appassionati.
Sono d'accordissimo con la disamina di Nico riguardo alla conferenza stampa di Sepang 2015, perché non c'era da parte di Rossi nessun bisogno reale di stuzzicare "il can che dorme" ;si è dato la classica zappa sui piedi. La gara è stata inevitabilmente figlia di quelle parole,forse altrimenti avremmo visto da parte di MM93 lo stesso comportamento di Philip Island ( un ostracismo più blando intendo, se così si può definire...). Valencia ok...ma brutta roba ma ormai il dado era tratto. Forse al posto suo avrei finto un lungo in qualche zona della pista e mi sarei messo al terzo posto per destare meno scalpore....