rientro anticipato
Valentino Rossi oggi in pista, obiettivo Sachsenring
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Rossi oggi proverà per la prima volta dopo l'incidente una moto in pista, una YZF R1. Solo qualche giro sul circuito di Misano per verificare lo stato di Vale, che potrebbe rientrare già al Sachsenring il 18 luglio
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In sella alla R1 sul circuito di Misano
Oggi pomeriggio Valentino ritornerà in pista. Il campione di Tavullia scalpita, e non vede l'ora di guidare la moto. D'altra parte il recupero procede a gonfie vele, oltre le migliori aspettative. Prima di ogni previsione e prima di ogni speranza. Guiderà una R1 Yamaha sul circuito di Misano Adriatico dove metterà alla prova la sua condizione fisica in vista di un rientro in MotoGP.
Il campione di Tavullia scenderà in pista sul circuito romagnolo, il più vicino a casa sua, dopo le 17.00, in sella ad una moto di serie o comunque con modifiche di poco conto.
Un test importante per verificare il recupero di Rossi dopo l'incidente al Mugello, dove, appena un mese fa, il 5 giugno, durante le prove fu disarcionato e, ricadendo a terra, riportò la frattura scomposta ed esposta di tibia e perone.
Sul ritorno di Rossi alle gare, già si parla del Gp di Germania, il 18 luglio, con un recupero che avrebbe del miracoloso anche per i tempi record ai quali ci hanno abituato i piloti.
Il circuito tedesco del Sachsenring, se tutto oggi andrà per il meglio, ci svelerà le reali condizioni di Valentino.
La Clinica Mobile e il dottor Costa sicuramente seguiranno la nuova avventura di Rossi. Proprio Costa era stata assai cauto sui tempi di recupero del pilota di Tavullia - ma si sa - Rossi ha una forza d'animo straordinaria e difficilmente riuscirà a stare lontano dalla sua M1.
D'altra parte non è un mistero che la Dorna e Carmelo Ezpeleta spingono per il rientro di Valentino quanto prima. La MotoGP senza di lui offre uno show a ranghi ridotti.
Il nove volte campione del mondo guiderà una moto modificata nell'impianto frenante. Il pedale del freno posteriore lascerà il posto a un piccolo manettino sul manubrio. Proprio come accadde nel 1992 a un certo Mick Doohan. Che poi vinse altri cinque titoli mondiali. E nel 1992 un altro campione compì l'impresa: Alex Gramigni vinse il mondiale della classe 125 nonostante una brutta frattura di tibia e perone (come Rossi), che lo tenne lontano dalle gare per un mese.
Hondista
VALE SEI GRANDE !!!
non avere frettta Campione!