l'editoriale di nico

Nico Cereghini: “Quante belle storie in SBK”

- Da Portimao arrivano foto e parole che mi fanno pensare. Da Sykes a Rea, da Biaggi e Melandri, soddisfazioni e disperazioni. La bellezza è forse nella imperfezione delle cose? | N. Cereghini
Nico Cereghini: “Quante belle storie in SBK”


Ciao a tutti! Guardandomi le due manche di Portimao, domenica, mi sono scaldato parecchio. Belle gare, piene di adrenalina, e soprattutto largamente incompiute. A cominciare dal pilota che ha svettato su tutti fin dalla prove, cioè Tom Sykes. Mi piace come guida quell’inglese: pulito che non sbaglia una linea, coraggioso e velocissimo. Tutte quelle pole dicono che è veloce anche a prendere le misure alle piste. Sfortunato, con quel motore arrosto, un talento così merita una moto migliore.

Poi Jonathan Rea. L’ho conosciuto, mi piace, e certamente è una bella manetta. Lui ha usato anche la MotoGP, quella lasciata libera da Stoner nella gara di Misano, e in quel GP di San Marino di certo non ha fatto gridare al miracolo. Ma come poteva far bene con la testa in SBK e il sedere sulla Honda HRC? Non poteva, e ancora una volta è stata confermata la dura realtà: i prototipi sono moto molto difficili da usare, troppo difficili. E Jonathan ha rischiato di andare in tilt.

E gli italiani di punta, Biaggi e Melandri. In difesa e piuttosto brillante Max, in crisi profonda Marco che è incappato nella terza caduta consecutiva. Entrambi come tutti sanno vengono dalla MotoGP, dove hanno avuto carriere belle ma complicate: hanno fatto molto bene, poi sono andati male, non sono stati brillantissimi nel curare affari e relazioni; e alla fine sono emigrati e hanno trovato grosse soddisfazioni nella SBK. Checché se ne pensi, io sono stato amico di Biaggi fin da quando esordiva sull’Aprilia 250, ho raccontato con passione le sue prime vittorie; poi ci sono state scintille e oggi gli mando un mucchio di sms per complimentarmi con lui quando fa i figli e le gare più belle. Non mi risponde ma non importa, so che li apprezza. E per gli amici che

La SBK ha oggi molte più storie da raccontare della MotoGP

ho all’Aprilia, a cominciare da Dall’Igna, sono felice che le cose si siano messe bene.

Con Marco Melandri non c’è mai stato un gran feeling, ma naturalmente non è obbligatorio che ci sia, e tutte le volte che ha fatto delle belle imprese l’ho debitamente sottolineato con piacere, anche sul nostro sito. E adesso mi dispiace che sia crollato sul più bello.

Vedendo le loro avventure di Portimao, belle e brutte, mi è venuto da pensare ancora una volta che la SBK abbia oggi molte più storie da raccontare della MotoGP. Storie appassionanti. Perché è un mondo imperfetto. Mortificato dalla tecnologia e dall’elettronica, proiettato verso la luccicante F1, il mondo dei prototipi ha perso il filo e deve tornare alla radice delle cose. Se può.
 

  • roby 5670
    roby 5670, Guidonia Montecelio (RM)

    @ pacco999

    l'episodio del sorpasso subito da sic non l'ho menzionato apposta, visto il rapporto che c'era tra loro, non poteva essere male interpretato (le battute del genere erano tra loro usuali proprio perchè erano amici).
    Ma era una battuta a caldo, perchè quello non era proprio il momento di farla, visto il vortice d'accuse in cui si trovava il sic di guida scorretta/aggressiva, comprese le minacce ricevute e la relativa scorta al gp di spagna.
    Sono sicuro che vr a freddo l'avrebbe evitata.
    comunque grande sic manca a tutti, io per primo pur stimando il pilota non avevo grande simpatia per lui, proprio perchè lo facevano passare per la brutta copia di vr, ma leggendo (tutto d'un fiato in un'ora circa) il libro del 2009 il primo di beltramo, ho capito (mea culpa) che lui era prorpio così non costruiva un personaggio per sfruttare l'immagine e l'amicizia di vr , lui era una persona vera con valori veri ( complimenti alla famiglia) che è raro riscontrare nei giovani d'oggi.
    Quindi la sua immagine veniva falsata dai media (come quella di tanti altri) e solo dopo il tragico evento, i media gli hanno reso giustizia mostrandocelo per come era veramente.

    Sono d'accordo gran parte dell'antipatia di vr l'ha prodotta il suo "enturage" a partire dall'ex manager gibo badioli, la stampa faziosa e il gruppo di mediaset (escluso porta e a volte loris reggiani), Ma vr secondo il mio punto di vista (capisco che non lo condividi) ci ha messo del suo.

    ciao pacco a presto . roby
  • Pacco1198
    Pacco1198, Genova (GE)

    roby 5670

    Pienamente d'accordo per lo scambio di opinioni (se tutti avessimo la stessa sai che palle...) e del piacere di scambiarsele... MA... a volte mi sembra che ciò che dice Rossi venga sempre preso come una lamentela quando magari (come io ho interpretato i casi Elias- Barbera) era "cronaca" cioè l'esternazione della propria opinione.
    in fondo quando Simoncelli lo ha sorpassato, non ricordo dove, quel "il Sic è un bastardo" io l'ho interpretata, e la ricordo ancora, come una dimostrazione di grande affetto, in attesa di giocarsi un prossimo sorpasso con una moto migliore...ma lì purtroppo.
    Sono comunque convinto che una grande parte degli "antirossi" siano figli delle telecronace mediaset che lo hanno reso antipatico (anche a me peraltro all'inizio) e ha fatto perdere di vista il valore di Valentino... poi però ho filtrato....!
    Personalmente non ho mai sentito Rossi "insultare" o accusare in modo paricolare qualcuno, non scambiamo ciò che i giornalisti poi riescono a creare.

    Grazie per la considerazione che ricambio.
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