Superbike

WDW 2014: Ducati Superbike in grande crescita

- Ernesto Marinelli, Gigi Dall’Igna, Davide Giugliano e Chaz Davies fanno il punto sulla stagione 2014 del team Ducati Superbike e sul futuro della categoria
WDW 2014: Ducati Superbike in grande crescita

L’avventura Ducati in Superbike sta sicuramente prendendo una gran bella piega – perdonateci il gioco di parole. Dopo un debutto difficile, la Panigale sta crescendo e i risultati, sotto la guida degli ingegneri Gigi Dall’Igna ed Ernesto Marinelli stanno iniziando a tornare quelli che ci si aspetta dalla Rossa di Borgo Panigale, vincente in Superbike fin dalla prima gara mai disputata per il Mondiale riservato alle derivate di serie.

 

Prende quindi la parola Ernesto Marinelli, responsabile tecnico del progetto Superbike, per fare il punto della situazione.
«Stiamo senza dubbio andando meglio. Abbiamo scelto due piloti giovani, che danno sempre il 150%: i risultati di quest’anno sono anche in gran parte merito loro. Siamo costantemente nelle prime 5 posizioni, abbiamo fatto due bei podi a Imola, uno ad Assen ed un altro subito dopo. C’è mancata un po’ la zampata finale, e a Laguna, dove potevamo davvero darla, siamo stati sfortunati. Ma le gare sono così, non va sempre come si vorrebbe. Noi però siamo lì, siamo pronti e la moto sta crescendo facendo tanto sviluppo con i piloti: Davide e Chaz hanno due stili differenti però vediamo che lo sviluppo va in una sola direzione, il che ci offre grande motivo di conforto. Entrambi i piloti trovano sempre maggior confidenza nella guida, il che è riprova del fatto che siamo sulla strada giusta»

 

Primo a parlare, fra i piloti, è Davies, neoacquisto del team Ducati ufficiale.
«Nella prima parte di stagione avete visto un certo progresso della moto, ci stiamo avvicinando alle prime posizioni – non riesco ad esprimere quanto sia felice dei miglioramenti e dell’essere in un grande team come questo: ci manca solo la vittoria, ma tutti stanno spingendo al 100% e siamo molto felici. Continueremo nella stessa direzione, è quella giusta: ogni weekend abbiamo qualcosa di nuovo da provare e vedrete a breve un pilota Ducati sul gradino più alto»

 

Due parole, naturalmente, per l’esperienza di Misano.
«E’ la mia prima volta al WDW: sono rimasto sbalordito dalla parata di ieri sera, e anche gli spettatori, la gente che vedeva passare una fila infinita di Ducati, erano entusiasti. E’ bello quando c’è un’atmosfera del genere, mi sto godendo davvero tanto questo weekend»

 

Prosegue Davide Giugliano, che invece il mondo Ducati lo conosce molto meglio.
«E’ il mio secondo WDW, ma tornare qui da ufficiale dopo le emozioni del 2012 è ancora più esaltante. C’è sempre quel sapore di passione che ci accomuna un po’ tutti, dallo stradale al pilota professionista. Un vero e proprio abbraccio da tutti i motociclisti e degli amanti Ducati»

Un commento sulla stagione?
«Mi sto impegnando al 120% ogni volta che scendo in pista, possiamo fare solo bene da adesso in poi. La moto è cresciuta tantissimo dai test invernali: tutti credevano che saremmo stati in difficoltà mentre fin da subito siamo andati fortissimo. Abbiamo capito di avere un potenziale veramente alto e abbiamo trovato ulteriore stimolo a fare ancora meglio. Non siamo riusciti ancora a vincere, ma siamo vicinissimi: ce la possiamo fare! A Laguna eravamo velocissimi, soprattutto Chaz. Potevamo puntare alla vittoria, ma è andata com’è andata. Un po’ di sfortuna, sia per Chaz – caduto in gara-1 – che per me: fra le tante ripartenze mi sono deconcentrato e ho finito per commettere un errore. Adesso andiamo a Jerez, dove abbiamo fatto tanti test e siamo sempre stati velocissimi. Ci proveremo lì!»

 

Chiude la carrellata naturalmente l’ingegner Gigi Dall’Igna, responsabile di tutta Ducati Corse, al suo primo WDW
«E’ davvero un’emozione fantastica: il mio primo WDW mi ha dato la misura di quale sia la potenza del marchio Ducati. Manifestazioni come questa, e l’affetto del pubblico, dimostrano quanto sia unica la Casa di Borgo Panigale. Sono veramente contento di quello che abbiamo fatto quest’anno in Superbike, ma una Casa come Ducati deve puntare alla vittoria e non si può accontentare di risultati inferiori. Da parte nostra cercheremo in tutte le maniere di portarla a casa!»

 

Dall’Igna passa a spiegare quali siano i motivi di questo progresso.
«Abbiamo migliorato molto soprattutto nel motore, e ultimamente anche per quanto riguarda l’elettronica, cercando di considerare MotoGP e Superbike come un progetto unico, trasferendo informazioni da una parte all’altra e portando dove possibile le soluzioni che funzionano da una moto all’altra. La sperimentazione va avanti forte sia in Superbike che in MotoGP: il nostro obiettivo per il futuro è mettere sempre di più a fattor comune le informazioni, razionalizzandone l’applicazione su entrambi i fronti. E’ qui che dobbiamo migliorare, nei prossimi anni»

«Entrambi i piloti sono stati confermati: siamo contentissimi di loro anche in un anno impegnativo, ma che per me è stato anche veramente positivo. Sono davvero felice di fare parte di questa famiglia»

 

Inevitabile parlare del nuovo regolamento Evo. Le prospettive sono favorevoli o sfavorevoli per Ducati?
«Il nuovo regolamento è molto buono, perché cerca di ridurre la sofisticazione della moto e porta ad un risparmio economico – in questa situazione di crisi economica è sicuramente importante. Credo che Ducati il prossimo anno possa fare bene, poi, certo, dipenderà da noi sfruttare al meglio il regolamento: niente è scontato, dovremo riuscire ad interpretarlo bene ed ottenere il massimo da una moto che comunque è fantastica»

 

Cosa cambierà nel panorama della Superbike con il nuovo regolamento, soprattutto vista la situazione di difficoltà del mercato del settore delle supersportive?
«Credo che la situazione non possa che migliorare, anche se già adesso ci sono tanti marchi in campionato da far girare la testa. Non ci sono mai stati tanti marchi in Superbike, e l’anno prossimo andrà meglio. Il campionato SBK è davvero spettacolare, dà la possibilità a tutti di essere protagonisti e di vincere gare, salire sul podio – lunga vita alla Superbike!»

 

Un ultima domanda viene rivolta a Giugliano. Davide è cresciuto molto, in queste ultime stagioni, ma in qualcosa può evidentemente ancora migliorare. Dove?
«Devo lavorare su tutti gli aspetti: io non mi fermo mai, ma c’è qualcosa che ancora mi sfugge nella preparazione della gara, nella lucidità durante le gare perché ho commesso qualche errore di troppo che potevo evitare in certi momenti. Adesso sto lavorando molto su me stesso – a livello fisico non posso fare tanto perché sono davvero in forma, mentre a livello mentale ho margine di miglioramento, soprattutto nella gestione della gara»

 

  • Alberto.Ferrari
    Alberto.Ferrari, Bologna (BO)

    Mah...

    io delle belle pieghe ne vedo ben poche. Quello che vedo è che la Panigale e la Ducati SBK meno competitiva in 20 anni di gare. E non lo dico io ma le classifiche.
    Se dopo 2 anni è mezzo ancora sono dietro a svilupparla e i risultati sono quelli che vediamo di solito, forse è ora di rifarla da capo.
  • Faraone5364
    Faraone5364, Milano (MI)

    L arte di arrampicarsi sugli specchi.........

    Ducati e' un po come BMW non sa fabbricare le moto , ma le sa vendere molto bene. Le corse non mentono mai, non batte chiodo in moto GP e neppure in SBK....Idem per BMW, che in SBK ci ha sbattuto il grugno...ma vende alla grande.
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