Anteprima mondiale: Pirelli Diablo Rosso Corsa II 2018
Prendi un test in pista. Mettici un circuito molto particolare, che viene usato da diverse Case per la sua conformazione atipica e per un fondo stradale decisamente diverso da quello levigato e regolare che siamo abituati a trovare negli autodromi. E poi mettici anche un meteo piuttosto lontano da quello ideale per i test fra i cordoli.
Una ricetta per il disastro? Al contrario. La ricetta perfetta per una veloce – ma significativa – presa di contatto in anteprima mondiale con una novità 2018 molto importante nel campo dei pneumatici sportivi, ovvero quel Pirelli Diablo Rosso Corsa II che la Casa di Milano ha annunciato allo scorso EICMA.
Sul circuito di Pergusa, in Sicilia – una pista estremamente affascinante quanto per molti versi anacronistica – abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano le prestazioni offerte dalla nuova proposta Pirelli su una BMW S1000R. Ricavandone sensazioni molto positive, per non dire stupefacenti, che ci fanno pensare che in quel di Milano (o meglio dalle parti di Giarre, sulle pendici dell'Etna, dove la Casa della P lunga svolge le sue attività di sviluppo delle gomme moto) abbiano spostato l’asticella del riferimento prestazionale per le gomme “a destinazione d’uso misto”, ovvero destinate in quasi ugual misura alla guida sportiva stradale come in circuito. Dubbio che potremo sciogliere solo con la presentazione ufficiale, prevista a breve, ma vi assicuriamo che in questa rapida presa di contatto siamo rimasti davvero impressionati dal potenziale delle nuove Rosso Corsa II.
Come sono fatte
Ma andiamo con ordine. Le nuove Pirelli Diablo Rosso Corsa II rappresentano il ritorno in gamma di un prodotto che si colloca a metà fra la Diablo Rosso (in questo caso la Rosso III) e le più specialistiche Supercorsa, che hanno recentemente conosciuto un’importante evoluzione già "toccata con mano" sulla nuova Ducati Panigale V4.
Eredi delle apprezzate Diablo Rosso Corsa del 2010 (di cui abbiamo un ricordo abbastanza fresco, avendole provate nel nostro test sulle quattro generazioni di Honda Fireblade) che avevano introdotto tecnologie come EPT, ICS ed FGD, successivamente diventate patrimonio di altri modelli Diablo, le Corsa II portano avanti a otto anni di distanza lo stesso discorso di innovazione, rappresentando un prodotto di rottura rispetto alla precedente produzione Pirelli.
Rispetto alle precedenti Rosso Corsa, caratterizzate da una struttura monomescola all’anteriore e bimescola al posteriore, le Corsa II presentano una costruzione ancora più sofisticata per tenere il passo delle sportive – con e senza carenatura – attuali, le cui potenze e doti dinamiche sono cresciute vertiginosamente.
Il Diablo Rosso Corsa II introduce infatti la soluzione bimescola all’anteriore, con tre fasce che differenziano la parte centrale da quelle laterali, e una trimescola al posteriore, che quindi differenzia su ben cinque fasce il compound utilizzato. Una scelta volta ad ottimizzare usura, stabilità, grip e maneggevolezza – teoricamente inconciliabili – in un unico pneumatico, che presenta intagli molto più corti e dall’andamento meno tormentato, ma anche una fascia slick di estensione superiore sulla spalla.
Struttura e profilo delle carcasse sono state ottimizzate per accordarsi al meglio nelle varie combinazioni di misure anteriore e posteriore. E poi, sempre per parlare di esigenze divergenti, per aumentare le prestazioni sull’asciutto lo sviluppo delle mescole e dei battistrada non ha penalizzato assolutamente le prestazioni sul bagnato. Curiosi? Scettici? Anche noi.
Il nostro test
Come anticipato in apertura, la nostra presa di contatto si è svolta sul circuito di Pergusa, un tracciato dal passato glorioso (ha ospitato la prova italiana nelle prime due edizioni ('88 e '89) del Mondiale Superbike - tanto che il record appartiene ancora a Raymond Roche su Ducati 888 - ma anche, e soprattutto, tante gare per le quattro ruote), ma ormai in disuso per le competizioni motociclistiche. Il motivo è abbastanza evidente: la totale assenza di vie di fuga, unita alle velocità elevatissime che sviluppano sui rettilinei e sui banking, lo rendono piuttosto pericoloso, anche perché il fondo stradale, a fronte di un grip notevole, è molto ondulato e ricco di rappezzi.
Insomma, un tracciato anacronistico in quanto tale, ma preziosissimo per l’analisi del comportamento di uno pneumatico, perché molto più vicino ad un normale fondo stradale di quanto non siano i levigatissimi circuiti a cui siamo abituati.
Per settarci con un riferimento, prima di passare al test delle Diablo Rosso Corsa II, abbiamo iniziato il nostro test utilizzando le gomme con il comportamento più sportivo del segmento sport street, ovvero quei Michelin Power RS che – al netto del piazzamento finale – si sono dimostrate dinamicamente le più specialistiche nella nostra comparativa della scorsa estate.
Pressioni stradali per entrambe le gomme (2,5 all’anteriore e 2,9 al posteriore, come raccomandato da BMW) e via, cinque giri per ciascuna dotazione – che a Pergusa significano 25 chilometri – su un asfalto ancora umido e sporco in diversi punti per la pioggia caduta nella mattinata. Eccovi cosa abbiamo scoperto.
Le impressioni
Un giro di perlustrazione in auto per verificare le condizioni del percorso, uno in sella ad andatura ridotta per rodare le gomme ed analizzarne il feeling iniziale, e poi via, a gas spalancato. Il comportamento delle Michelin Power RS è ottimo, unendo un buon grip percepito con una grande agilità. Il compromesso è rappresentato da una larvata tendenza ad allargare in forte accelerazione e da un senso di vaghezza in staccata, frangente in cui l’anteriore francese sembra muoversi un po’. Nei tratti umidi il comportamento è quello che ci si aspetta da una gomma di questo segmento: sincera e comunicativa, impone prudenza, ma le perdite d’aderenza bisogna andarsele a cercare.
Un rapido cambio gomme, tiriamo il fiato e passiamo alle Pirelli Diablo Rosso Corsa II. Fin dai primi metri la confidenza è impressionante, perché l’avantreno trasmette una sensazione di grip che normalmente associamo alle gomme in mescola ben calde. Dal punto di vista dell’agilità, dell’handling, come piace dire ai tecnici, fatichiamo a percepire sostanziali vantaggi in un verso o nell’altro, anche perché le caratteristiche del tracciato non mettono troppo in evidenza questo aspetto.
Quello che invece appare evidente è un’omogeneità di comportamento impressionante: avantreno e retrotreno si muovono all’unisono – segno di profili delle carcasse perfettamente accordati – e non deviano di un millimetro dalla traiettoria anche tenendo spalancato l’acceleratore nei velocissimi curvoni di Pergusa. Il carico si sposta evidentemente sul posteriore, ma la S1000R segue con precisione chirurgica la traiettoria desiderata.
Già detto dell’ottimo grip, da riperiziare naturalmente su un circuito più adatto, resta il discorso del bagnato. La pista è ancora umida, con diverse pozze proprio in traiettoria: ci andiamo a cercare le chiazze meno pronunciate che…sembrano essersi asciugate. Siamo perfettamente consci del "rischio sviolinata", ma le prestazioni sul bagnato sono paradossalmente forse più sorprendenti di quelle sull’asciutto. Perché in fondo, se un ottimo comportamento sull’asciutto in termini di grip e neutralità da una gomma “Corsa” ce l’aspettavamo, quello che invece non avremmo potuto prevedere sono feeling e aderenza anche sulle chiazze di bagnato, normalmente un punto dolente per le gomme di questo segmento.
Naturalmente il nostro test non vuole essere nulla di più di una veloce presa di contatto, da corroborare con una prova più approfondita e su più terreni: una strada “vera” e una pista più vicina agli standard odierni, e magari anche con diverse combinazioni di profili, per verificare se il meraviglioso equilibrio provato viene mantenuto anche con posteriori in sezione 180 e 200. Gli elementi per aspettarsi una gomma capace di stabilire nuovi riferimenti – e con un buon margine – ci sono però tutti. Appuntamento a fra qualche settimana.
Maggiori informazioni
Pneumatico: Pirelli Diablo Rosso Corsa II, misure 120/70 e 190/55 ZR 17.
Moto: BMW S1000R
Meteo: Coperto, asciutto/bagnato
Luogo: Circuito di Pergusa
Terreno: pista
Foto: Antonio Privitera
Sono stati utilizzati:
Casco AGV Pista GP R
Tuta Dainese D-Air Racing Misano
Guanti Dainese Full Metal D1
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GT1975, Bergamo (BG)Ciao Edo ho un moster 900 valvoloni del 95, secondo te possono andare bene queste gomme nel senso che mi interessa in particolar modo l'agilità nel misto stretto... grazie.
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rho01, Bergamo (BG)ottima prova. Come vi sono sembrate rispetto alle Metzeler Sportec M7 RR? farete ancora una comparativa come l' anno scorso? che mi era proprio piaciuta