EICMA 2016

Ducati 1408, novità in arrivo ad EICMA

- Spunta un nuovo modello sportivo in casa Ducati. Una serie limitata potentissima e leggerissima per rinverdire i fasti della Superleggera
Ducati 1408, novità in arrivo ad EICMA

Non è una novità, visto che era già successo a suo tempo con la Superleggera: Ducati ha invitato un piccolo, selezionatissimo numero di clienti ad ammirare l’anteprima su un sito riservato (e ad accesso bloccato) della nuova meraviglia, presumibilmente in serie limitata, che la Casa di Borgo Panigale svelerà ad EICMA. Come sempre accade, qualcuno però si fa prendere la mano dalla voglia di lasciar trapelare qualcosa, ed in rete hanno iniziato a circolare informazioni e schermate tratte dal sito di cui sopra, che qualcosa di interessante ce lo lasciano dedurre. Intanto, che (purtroppo) non si tratta di una V4 – MotoGP replica oppure nuova ammiraglia stradale – che prima o tardi ci attendiamo dall’azienda bolognese, perché il suo frazionamento viene indicato espressamente come bicilindrico.

Iniziamo con lo sgombrare il campo da un dubbio: il numero 1408 non ha alcun riferimento tecnico, men che meno alla cilindrata. SI tratta semplicemente del progressivo di progetto interno che a Borgo Panigale usano da tempo immemore – il primo Testastretta era il progetto 9711, la Panigale 801.

In questo caso, la sigla indica semplicemente che si tratta dell’ottavo progetto del 2014, offrendo quindi un semplice riferimento temporale sulla genesi del prodotto, che a questo punto possiamo facilmente ipotizzare basato sul Superquadro che spinge l’attuale 1299, e quasi sicuramente dotata di scarichi con un andamento simile agli Akrapovic utilizzati sulla 1199 Superbike ufficiale.

A differenza della Superleggera, le cui differenze motoristiche erano costituite semplicemente – passateci il termine – da un software più evoluto che come da buona tradizione Ducati quest’anno ha trovato la strada per arrivare sulla versione standard della Panigale, in questo caso il claim di Borgo Panigale, che parla della bicilindrica più potente di sempre, lascia intendere interventi più profondi sul propulsore. E’ vero che basta un semplice cavallino per legittimare una dichiarazione del genere, ma propenderemmo per qualcosa di più sostanzioso vista l’esclusività del progetto.

In comune con la Superleggera, la “project 1408” può vantare un’ossessiva ricerca della leggerezza, perché valorizzata da cerchi, forcellone e telaio monoscocca in fibra di carbonio. Non abbiamo naturalmente riferimenti in merito a quello che dovrebbe essere il peso raggiunto, ma se consideriamo che la Superleggera fermava la bilancia a 155kg a secco non è difficile ipotizzare ancora qualcosa in meno, con miglioramenti della guidabilità importanti data la concentrazione degli alleggerimenti sulle masse non sospese.

A parte il telaio monoscocca, che dovrebbe limare via oltre un chilo e mezzo dall’unità di serie grazie all’uso del composito (con inserti in alluminio) cerchi e forcellone lavorano a valle delle sospensioni, e il loro alleggerimento riduce tanto le inerzie quanto la masse delle componenti su cui forcella e monoammortizzatore non hanno alcun potere, con tutti i benefici dinamici che ne derivano.

I cerchi sono della sudafricana BST, azienda di riferimento per le special sportive più raffinate, che debuttano per la prima volta su una moto di serie. Realizzati in carbonio con mozzi in alluminio, consentono un risparmio complessivo di 1,4kg. Il forcellone, anch’esso in fibra di carbonio con inserti in alluminio, “tira via” 900 grammi rispetto all’unità in alluminio. Adesso non ci resta che attendere. Ed invidiare i futuri proprietari…

 

  • rho01
    rho01, Bergamo (BG)

    ho letto tutti i commenti..e, sebbene concordi sul fatto che una moto così, non finirà nel 99% dei nostri garage, non sono concorde sul fatto che Ducati faccia male a proporre un modello ultra esclusivo come questo. Fa parte del marketing, è un' ottima mossa, serve a rinsaldare l' immagine di marchio di prestigio che Ducati vuole avere, a fare percepire la casa non come una casa costruttrice di moto per la massa, ma come un atelier di moto per pochi. Dove chi compra un modello, si senta parte di una famiglia, di una ristretta elitè di pochi fortunati. E sotto questo aspetto, la mossa ci sta. Ducati insegna, le ha sempre fatte e le ha sempre vendute, nonostante fossero costosissime. Come marketing, non si può dire niente a Ducati. Anzi, vorrei che Aprilia prendesse esempio. Sono riusciti a risollevare un marchio, cambiandone l' immagine ed il valore percepito dall' utente finale. Ben vengano queste mosse. Non potrò mai permettermi una 1408, ma questo non significa che non potrò sognarla, desiderarla, o sbavare sulle sue parti in fibre composite o in leghe esotiche..ed il gioco è tutto qui, e funziona..
  • Toscano34
    Toscano34, Siena (SI)

    Dilettanti, io facendo la dieta ho tolto quasi 15 Kg..
Inserisci il tuo commento