Allarme corse clandestine in moto a Parabiago, intervengono i carabinieri
A Parabiago, Milano, la sera del 7 febbraio arriva una chiamata alla centrale dei carabinieri: "Intervenite, stanno facendo delle gare in moto". Questo è stato il segnale d'allarme ricevuto la sera scorsa dai carabinieri.
Lungo via Re Depaolini, nelle vicinanze della zona industriale a sud di Parabiago, un residente ha segnalato la presenza di un gruppo di motociclisti, sembrerebbe particolarmente rumorosi, intorno alle 21:20 di della sera del 7 febbraio. A quanto pare il gruppo era composto principalmente da giovani e sembrerebbe che i motociclisti stessero facendo delle gare per mettere alla prova i propri mezzi. L'ipotesi è plausibile data la conformazione della via - situata in una zona industriale - particolarmente dritta.
Il rumore delle moto ha allertato un cittadino che appunto ha chiamato i carabineri, che sono sopraggiunti sul luogo. Al momento dell'arrivo delle forze dell'ordine tuttavia non c'era nessuno, solamente due ragazzi con i loro scooter parcheggiati, che non stavano facendo nulla di particolaremente pericoloso.
Quello accaduto l'altra sera rappresenta solo un segnale di allarme riguardante la presenza di ipotetiche gare clandestine in quella zona. Poiché nessuno è stato colto sul fatto, non c'è alcuna prova che si trattasse di vere competizioni di moto, sono solo supposizioni date dal contesto.
Alcuni precedenti
Non mancano i precedenti nell'alto milanese, ricordiamo l’operazione svolta dalla Polizia Locale di Seregno (MB) e dai Carabinieri, dove sono fioccati sequestri e sanzioni e l'episodio in via Kennedy a Cerro Maggiore. Anche in questo caso vennero elevate sanzioni, dalla mancata revisione fino all’utilizzo improprio di un autocarro per portare sul posto delle moto da corsa, logicamente non omologate per l'utilizzo stradale.
La situazione sarà tenuta sotto controllo.
Fonte: La Prealpina.it
Scommetto che se venissi io a sgasare sotto le vostre case, di sera tardi, vi arrabbiereste abbastanza, da chiamare i Carabinieri.