BMW R nineT Scrambler
La moto Scrambler, fra i modelli de-specializzati, è diventata la moda del momento dopo il molto parlare e soprattutto gli ottimi risultati di vendita della riuscita novità Ducati. L'interesse verso questo genere di moto è riaffiorato a partire dal 2006 con la Triumph Scrambler, su base Bonneville, disegnata da John Mockett. Da lì in poi c'è stato un rincorrersi di trasformazioni di ogni genere e cilindrata purché contenessero una miscela di vintage, fascino, semplicità e sapore di libertà.
Dopo Triumph, chi ha saputo interpretare questo genere di domanda - in chiave ancora più allargata - è stata la BMW con la R nineT lanciata a fine 2013 e diventata il terzo modello più venduto per la marca tedesca nel 2014.
Nata in funzione della successiva personalizzazione, la R nineT si è prestata finora alla realizzazione di numerose special di alto livello creativo. Fra le più interessanti merita di essere citata la Path 22, che nei giorni scorsi è stata esposta nel padiglione BMW al Salone dell'auto di Francoforte ma che era stata allestita per l'ultima edizione di Wheels & Waves di Biarritz. Considerato il contesto della manifestazione francese, che si svolge nel luogo simbolo del surf europeo, per la realizzazione della Path 22 il riferimento è andato al mondo del surf. Il suo nome riprende il “sentiero 22”, cioè il percorso che attraversando una lunga pineta porta a un tratto di spiaggia, inaccessibile alle automobili, che viene considerato il paradiso dei surfer. Ola Stenegard, responsabile design di BMW Motorrad, l'ha presentata dicendo che «E' evidente come la R nineT sia stata progettata per essere personalizzata e modificata secondo i gusti del motociclista, come del resto l'idea di una scrambler non ci è nuova. Ma la Path 22 rappresenta la nostra interpretazione di questo genere di moto».
La moto è stata costruita grazie alla collaborazione di Vincent Prat di Southsiders MC, del produttore di tavole Mason Dryer, che ha progettato il supporto ripiegabile per la tavola da surf, dell'artista Nico Sclater di Ornamental Conifer, che ha giocato con i colori e simboli anni sessanta, e con lo zampino di Roland Sands.
Fermo restando il motore standard, sono cambiati i coperchi delle testate (in alluminio e nero, di RSD) e montati collettori e silenziatori gemelli Akrapovic in acciaio inox, la moto è stata elaborata essenzialmente a livello estetico.
La forcella Öhlins è tradizionale anziché rovesciata, e gli steli sono passati dall'anodizzato oro al più coerente nero; dietro c'è invece un nuovo mono Öhlins. Le moderne pinze Brembo radiali sono state sostituite con altre meno vistose e tecniche, mentre le ruote integrali in lega leggera sono state fabbricate appositamente da BMW: l'anteriore è da 19 pollici. La coda è diventata monoposto, operazione semplice con R nineT, ed è stato aggiunto un codino, che solitamente viene invece escluso sulle scrambler. La sella è in pelle color cuoio e con cuciture a vista. Varie componenti secondarie sono state prese dal catalogo Gilles Tooling e di Roland Sands Design.
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