BMW S1000RR Praem, l'iper sport rétro
Sylvain e Florent Berneron, il primo ex progettista BMW Motorrad e il secondo prototipista aerospaziale, hanno creato la Praem nel 2014 con l'obiettivo di realizzare pezzi unici. I due parigini questa volta sono partiti da una BMW S1000RR per ottenere una sportiva dagli evidenti richiami alle moto da Endurance dei primi anni Ottanta.
All'epoca c'erano le quattro cilindri in linea raffreddate ad aria come le Honda RS 1000, le Kawasaki Z 1000 o le Suzuki 1000 GS. Normalmente avevano la mezza carenatura, con un cupolino molto protettivo e il motore accessibile per i controlli e le riparazioni di emergenza, la batteria sistemata nel codone per essere facilmente sostituita. Ovviamente c'erano molti espedienti per facilitare i montaggi rapidi di gomme e freni, rabboccare l'olio, sostituire velocemente parti danneggiate da una scivolata o guaste.
I due di Praem si sono fermati all'ispirazione estetica, ma ciò non toglie che la loro S1000RR attinga a piene mani dal mondo super sportivo dei nostri tempi. La mezza carenatura ha il faro decentrato e la presa d'aria per alimentare l'air-box dove un tempo era invece sistemato il radiatore dell'olio.
La colorazione e la grafica sono invece una chiara citazione alla BMW 3.0 CSL disegnata da Alexander Calter che disputò la 24 ore di Le Mans del 1975: il numero di gara era il 93, sulla S1000RR è invece l'83.
Alcune componenti sono state scelte dai cataloghi di specialisti, vedi Rizoma, poi ci sono lo scarico dell'americana Werkes, le ruote in fibra di carbonio costruite da Rotobox, i dischi freno carboceramici della Sicom e le gomme slick Pirelli.
Sono stati costruiti a mano alcuni dettagli speciali di alluminio, con la vetroresina e la fibra di carbonio sono stati costruiti il serbatoio, la carenatura, il codone monoposto e i parafanghi. Finito il montaggio la moto è ritornata in BMW Motorrad France per una riconfigurazione dell'elettronica (ci sono le sospensioni semi attive, il race Abs, il launch control e il controllo di trazione) e la verifica dei vari cablaggi.
E poi l'uscita al Paul Ricard, sede del Bol d'Or, in attesa di andare al raduno BMW di Garmisch di inizio luglio.
Io avrei lasciato il codone un pelo più lungo e i fianchi della carena più sfinati, così da conferire un'immagine più "anni'80"...Bella la vista frontale e stupenda la verniciatura. Complimenti agli amici "motards"!