British Customs Triumph Scrambler
Nate negli anni 40, le desert sleds - slitte da deserto - erano custom create su base Indian e Harley, recuperate dai motociclisti statunitensi come surplus militari per una manciata di dollari e trasformate per l'uso in (moderato) fuoristrada alleggerendole ovunque possibile. Una moda che ha poi coinvolto le bicilindriche britanniche, qualche anno dopo, che hanno spodestato le big twin americane grazie ad una massa ben più contenuta.
Il proprietario di questa Scrambler, un regista di Los Angeles con un passato nel fuoristrada - il che significa tanti anni spesi nel deserto del Mojave, come tutti i dirt riders della zona - aveva pensato che la Scrambler di serie fosse ben più adatta all'uso fuoristradistico di quanto poi non si sia rivelata. Scoperta l'amara verità, si è rivolto a British Customs, che ha risolto la situazione con un intervento profondo ma mirato.
L'estetica è appunto chiaramente ispirata alle sleds anni 50, con manubrio da cross (a traversino imbottito), portanumero e parafanghi altissimi; è però nella dieta dimagrante che British Customs ha dato il meglio. I cerchi Excel con mozzi Talon, freni Braking e pneumatici Continental TKC80 tolgono chili dove serve di più; il resto avviene grazie ad una sella British Customs Slammer, più sottile e leggera.
Il motore è stato un po' rinvigorito eliminando l'airbox, sostituito da due filtri conici K&N più liberi, e montando uno scarico (più leggero) Arrow due-in-uno, che contribuisce anche a conferire alla Scrambler una voce molto più roca e grintosa.