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Harley-Davidson: buone notizie dalla cancellazione dei dazi su acciaio e alluminio

- L'eliminazione dei dazi ritorsivi decisa da USA e Unione Europea è la premessa allo stop definitivo alle tariffe del 56% sull'importazione delle moto americane che sarebbe dovuta scattare a fine anno. Soddisfazione a Milwaukee
Harley-Davidson: buone notizie dalla cancellazione dei dazi su acciaio e alluminio

“Si apre una nuova era”. Ha commentato così il presidente Joe Biden la decisione congiunta USA-Unione Europea sull'eliminazione dei dazi aggiuntivi su acciaio e alluminio scaturita a margine del G20 che si è tenuto a Roma lo scorso fine settimana.

Queste tregua commerciale, le cui premesse c'erano state lo scorso mese di giugno durante l'incontro fra lo stesso Biden e il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen sulla questione Boeing e Airbus, porterà alla rimozione di dazi per un valore di dieci miliardi di euro l'anno sulle esportazioni di merci da ambo le parti dell'Atlantico.

Si chiude così una tensione che dura da anni, culminata nel 2018 nel rialzo dei dazi su acciaio e alluminio europei saliti al 25% e 10% rispettivamente, e che aveva visto l'ultimo capitolo successivamente quando il presidente Donald Trump aveva aggiunto dazi per un valore di 7,5 miliardi di dollari (attraverso una aliquota del 25%) su numerosi prodotti tipicamente europei.
L'agroalimentare italiano, ad esempio, è stato penalizzato in questo periodo per circa mezzo miliardo.

La UE aveva a quel risposto con altri dazi per un valore di quattro miliardi; fra le merci elencate c'erano le moto americane oltre i 500 cc, le cui tariffe salirono al 25%, tariffe che sono tutt'ora applicate.

Con la questione dei dazi su acciaio e alluminio non risolti, l'Unione Europea aveva poi previsto l'innalzamento dei dazi sulle moto americane fino al 56%.
Un provvedimento però congelato per sei mesi, nel giugno di quest'anno, dopo che era emersa la volontà di entrambe le parti di trovare una soluzione definitiva, e che a questo punto sarà cancellato.
Quello che chiedono gli industriali è il ritorno alle tariffe originarie che erano del 10%.

L'associazione dei costruttori motociclistici europei (ACEM), più una cinquantina di altre associazioni di categoria e in gran parte statunitensi, poco prima del G20 in Italia avevano sollecitato le due parti a trovare una soluzione vista la scadenza del 31 dicembre (qui il documento).

Harley ringrazia

Dall'altra parte dell'oceano, nella sede Harley-Davidson di Milwaukee, si è tirato un sospiro di sollievo e il presidente e CEO della marca motociclistica americana Jochen Zeitz ha ringraziato pubblicamente l'Amministrazione USA.

“Questa notizia è una grande vittoria per Harley-Davidson, per i suoi clienti, i dipendenti e i concessionari in Europa – ha detto -. I nostri ringraziamenti vanno al Presidente Biden, al Segretario Raimondo (Gina M. Raimondo è il segretario al commercio americano, ndr) e all'Amministrazione americana per i loro sforzi nella negoziazione.
Siamo felici che sia stato fermato un conflitto non voluto da noi e nel quale Harley-Davidson non aveva colpe. E' un'importante correzione di rotta nelle relazioni commerciali con la UE che ci permetterà di rafforzare la nostra posizione nel mondo”.

  • massimo.conti
    massimo.conti, Fiorenzuola d'Arda (PC)

    il Presidente dell'Harley ha ringraziato tutti tranne la controparte Europea, tipico atteggiamento degli americani che ancora si credono esseri superiori, meriterebbero un ritorno di Trump, è quello che meglio li rappresenta
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