Indian, un brevetto per fari cornering (e radar)
Le luci cornering - o fari adattivi - sono una delle innovazioni più recenti del mercato moto. Introdotte nell'ormai lontano 2011 da BMW sulla K1600GT, solo di recente si stanno diffondendo, a dire la verità non troppo rapidamente: allo stato attuale, sono la Casa bavarese e Kawasaki le due che credono maggiormente nella soluzione.
La lista si potrebbe allungare a breve con l'arrivo di Indian, che ha recentemente depositato un brevetto (intercettato dai colleghi di Motorrad) per una soluzione di illuminazione adattiva che va addirittura oltre quanto offerto attualmente dalla concorrenza.
Oltre al normale ampliamento del cono di luce verso l'interno, nel momento in cui la moto - nei disegni si distingue senza dubbio la sagoma di una Roadmaster - entra in piega, Indian sta lavorando per adeguare agli standard automobilistici la funzionalità. Sfruttando la piattaforma inerziale (del resto fondamentale per determinare con precisione l'inclinazione della moto) ma anche sensori radar o lidar e semplici ricevitori GPS (il brevetto comprende tra l'altro anche la testa di indiano che campeggia sul parafango anteriore) il sistema Indian dovrebbe consentire l'implementazione del comportamento adattivo anche sul fascio abbagliante.
Ciò significa che il fascio luminoso non si limiterebbe a un comportamento variabile sulla base dell'angolo di rollio della moto, ma sarebbe anche in grado di variare la sua profondità in base alla velocità - e a questo punto dell'assetto - della moto nonché della presenza di traffico circostante.
Da qui all'implementazione di sistemi di assistenza alla guida adattivi come il cruise control della Ducati Multistrada V4 il passo è ovviamente molto breve, e considerando la natura delle strade statunitensi non è affatto ipotesi peregrina immaginare che Indian stia lavorando a soluzioni di questo tipo.