Kawasaki W 800 Final Edition. Fine della corsa
Con la W650 del 1998 la Kawasaki di fatto ha aperto la strada ai modelli neo rétro. Dopo la presentazione di questa bicilindrica in linea frontemarcia sono infatti arrivate le nuove Triumph Bonneville e via via tutte le altre classiche che conosciamo oggi.
In questi anni la Kawasaki W si è peraltro poco rinnovata e nonostante questo è stata molto apprezzata in alcuni mercati, mentre in altri ha un po' stentato.
La W 650 del 1998 si ispirava alla prima Kawasaki W1 di metà anni Sessanta, 1966 per la precisione, modello a sua volta realizzato prendendo come esempio le bicilindriche parallele inglesi dell'epoca, quelle di maggior successo e tendenza. Subito dopo arrivarono le veloci tre cilindri a due tempi, e poi la straordinaria quattro cilindri Z900, facendo di Kawasaki il marchio più sportivo del panorama mondiale nei primi anni del boom delle moto giapponesi.
La prima W1 era una 650 da una cinquantina di cavalli. La W650 del 1998 era una moto totalmente nuova sebbene la meccanica (notevole la distribuzione comandata da alberino e coppie coniche) replicasse le vecchie soluzioni meccaniche, in chiave attuali naturalmente.
Nel 2011 è stata la volta della W800, modello arrivato fino ai giorni nostri. Adesso Kawasaki comunica però che terminerà la produzione di questa moto e per commemorarla mette in vendita una versione Final Edition. Un modo per celebrarne la sua storia.
«La Final Edition sarà in grado di rappresentare ancora una volta, il ricco patrimonio della W800 – ha detto il direttore Corporate Planning per Kawasaki Motors Europe, Morihiro Ikoma -, la degna conclusione alla serie W. Non è mai facile dire addio ad una vecchia amica, specialmente se così amata».
La fine di questo modello non crediamo sarà però la pietra tombale dei modelli classici Kawasaki, ma soltanto il termine di uno di questi. Sarebbe curioso vedere chi per primo ha creduto nell'heritage chiuderne il suo capitolo, proprio quando la tendenza delle moto classiche è sempre più diffusa in Europa e non solo.
Intanto godiamoci questo modello che ripropone nei colori (Candy Brown e Candy Sunset Orange) e nella sigla qualcosa di già visto nei primi anni Settanta sulle Kawasaki quando ancora non erano, le “verdone”.
Su questa versione sono immutate le caratteristiche tecniche, che vedono confermato il due cilindri monoalbero 8 valvole raffreddato ad aria, di 773 cc e con alimentazione a iniezione, capace di 48 cavalli e dotato di cambio a cinque marce
Ruote a raggi da 19 pollici, anteriore, e da 18 posteriore. Sella a 790 mm dal suolo, serbatoio da 14 litri e peso di 217 kg. Il prezzo non è stato ancora fissato, ma ricordiamo che l'attuale W800 Speciale Edition è in listino a 8.690 euro, 300 euro in più della versione W800 base.
Credo che motori così possano tranquillamente portarti a 100 mila km senza problemi e con grande soddisfazione.
Grandi jap, e grande kawa.