La mobilità urbana secondo Fantic Motor
In occasione dell'inaugurazione del temporary stand Errebi nello Shopville le Gru di Grugliasco, a Torino, Fantic Motor ha esposto svariati modelli delli sua line up dedicata alla green mobility: dal nuovo scooter elettrico Issimo al monopattino TX2.
In questo contesto, che viene visitato da più di 50.000 persone al giorno, abbiamo avuto la possibilià di intervistare Diego Caccia, dell'area Manager Italia Bici di Fantic. Ecco come si muoverà Fantic Motor nel futuro (non poi così lontano).
Fantic Issimo City, un nuovo tassello nella mobilità urbana. Come immagina Fantic la convivenza futura tra motore endotermico ed elettrico?
Il motore endotermico rimarrà sulle grosse cilindrate, specialmente per i lunghi viaggi. Soprattutto perchè in Italia non disponiamo ancora delle infrastrutture adeguate dove possiamo ricaricare i mezzi in modo facile e rapido. Tutti i mezzi che troviamo nel nostro temporary stand sono destinati alla mobilità urbana e quindi per spostamenti che si aggirano intorno agli 80/100 chilometri massimo. Si possono usare anche per la gita fuoriporta ma hanno dei raggi limitati rispetto ad un motore endotermico.
Lo sport un tassello fondamentale. Fantic spazia dal motocross all'enduro. Oggi anche la Moto2. Cosa rappresenta lo sport per Fantic?
Lo sport per Fantic non si limita soltanto alle moto, ma Fantic si affaccia anche alle competizioni con le biciclette. Competere con altre grosse Case da un punti di riferimento molto importante per poter crescere, soprattutto a livello aziendale. Questo approccio ci aiuta a spingerci ogni volta oltre i nostri limiti per poter creare un prodotto ancora più performante e per trovare soluzioni differenti da quelli che sono attualemente i nostri competitors. Entrare nelle corse quindi è quindi fondamentale per migliorare sempre il prodotto che va al cliente finale, così facendo si riesce a spostare sempre più in alto l'asticella.
Fantic possiede Minarelli. Ci può svelare a che motori state lavorando?
Con Minarelli abbiamo la possibilità di esplorare nuovi percorsi, sia sul mondo elettrico che sui motori termici. Grazie ai tecnici, agli ingegneri ed a tutte le persone che studiano è possibile stare a stretto contatto con il laboratorio, andare a provare ed a cercare delle nuove soluzioni per i nostri mezzi. Al momento fare previsioni sul futuro è un po' difficile ma so che saranno previsti ingenti investimenti in Minarelli, soprattutto per quanto riguarda macchinari ed innovazione destinati alla parte elettrica.