Non si fatica a riconoscere una Suzuki TU250X in questa Scrambler frizzante e ben fatta, ma è inevitabile restare un po' stupiti davanti alla profonda trasformazione di cui è stata oggetto. La tranquilla ed accessibile moto d'accesso della Casa di Hamamatsu è solo un lontano ricordo.

La preparazione è partita rinfrescando il motore ed accordandone i condotti di aspirazione e scarico, nonché migliorandone la respirazione con l'adozione di uno scarico corsaiolo, unica reale nota stonata - dal punto di vista estetico, per la sua modernità - nel quadro di una moto elegante e ben fatta. Il ponte di comando ha visto l'adozione di un manubrio da cross anodizzato oro, tinta richiamata dai contrappesi manubrio. Una piccola tirata d'orecchi per l'assenza di specchietti, che almeno in versione pieghevole ci sarebbero stati.

La Suzuki TU250X originale

La ciclistica è stata profondamente rivista sostituendo il doppio ammortizzatore e modificando la forcella attraverso l'adozione di un kit che consente la regolazione del precarico molla. E' stato aggiunto un ammortizzatore di sterzo alla piastra inferiore di sterzo, e la sella è stata trasformata in monoposto sostituendo all'originale un codino che fa tanto regolarità. Sapore fuoristradistico anche per il parafango anteriore e il paracoppa applicato nella zona inferiore. Rinfrescata anche la trasmissione finale, con una corona anodizzata in rosso. Non sarebbe stato meglio oro?

La trovate in vendita fra i nostri usati a 2.900€, quotazione ragionevole soprattutto in virtù della sua trattabilità indicata nell'annuncio. La trasformazione è interessante e di buon gusto (ma ribadiamo la caduta di tono di un terminale di scarico completamente fuori tema rispetto allo stile della moto), va ovviamente considerata una reversibilità fattibile ma relativa che potrebbe rendere difficoltosa l'iscrizione al registro delle moto d'epoca ma anche una potenziale revisione.

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