Telluride sta per “To hell you ride”. Nome e proposta motociclistica arrivano da Oberdan Bezzi.
Una proposta sviluppata attorno al cuore motore/telaio dell'ultima Moto Guzzi V9 per un modello che manca nell'offerta della casa di Mandello.

Ovvero una scrambler che guarda alle famose gare del passato nei deserti americani, che furono poi quelle competizioni che diffusero in tutto il mondo la tendenza scrambler.
E siccome le prime moto del genere nascevano attorno a moto stradali di serie di cilindrata non contenuta, in grado di erogare i cavalli necessari a percorrere tappe in linea tutt'altro che lente, l'idea di Bezzi appare centrata e in linea con alcune proposte già arrivate, o prossime ad arrivare, nelle concessionarie da parte di altre marche.
Insomma qualcosa di più offroad che non la stradale V7 II Stornello lanciata da Moto Guzzi nel 2017.

“Telluride – spiega Oberdan Bezzi presentando questa moto - è oggi un ameno posto di villeggiatura per VIP, ma il suo nome sarebbe la contrazione di “To hell you ride”, come a dire ...cavalca all'inferno! Questo perché i primi pionieri della mitica corsa all'oro trovarono non poche difficoltà nel farsi strada in quella impervia regione”.

“Moto Guzzi potrebbe seriamente pensare ad un modello dedicato particolarmente al mercato Nordamericano, derivando dalla sua V9, una bella fuoristrada, di aspetto tradizionale, robustissima e performante senza arrivare ad estremismi da competizione.

La Moto Guzzi V9 Roamer 2021

Dotata di sospensioni di qualità e ottimamente frenata, farebbe senz'altro la gioia di molti appassionati Americani della Casa dell'Aquila!
La vedremmo molto bene in un minaccioso total black, mitigato solo da sottili filettature, il massimo per cavalcare all'inferno, ma magari anche nel deserto del Mojave, o a Rodeo Drive”.

Sospensioni di maggiore escursione, cerchi a raggi (anteriore da 21 pollici), scarico che corre a metà altezza e sovrastrutture essenziali. Il risultato è indubbiamente interessante.

Che ne pensate?