Nico Cereghini: "Una primavera d’inferno"
Ciao a tutti!
Adesso che le corse sono ricominciate – chi corre di più, chi purtroppo un po’ meno- e che il mese di marzo compare finalmente sul calendario, possiamo ben dire che siamo usciti dall’inverno e torneremo molto presto ad usare la nostra moto con il clima giusto.
Che non se ne poteva più. Io sono uno di quelli che sta in sella tutto l’anno, intendiamoci; convinto che la moto, tra le tante belle cose che ci dà, sia anche un toccasana, un bell’antidoto al gelo perché mette in circolo un sacco di benessere. Purché non si vada in giro vestiti troppo leggeri, naturalmente. E purché si pieghi con moderazione.
Parlo da una città del nord, una metropoli dal clima pessimo anche al di là dell’inquinamento. Magari nella vostra bella Puglia, o Sicilia, o Calabria, piegate come ossessi anche a Natale.
Ma a guardarmi intorno qui a Milano, nei lunghi mesi di dicembre e gennaio c’erano ben pochi colleghi, da incrociare, mentre già a partire dalla metà di febbraio il gruppo fermo al semaforo in attesa del verde stava cominciando a diventare numeroso e motivato il giusto.
E proprio lì, davanti al semaforo, stanno tornando a farmi arrabbiare certi scooteristi: non quelli seri, che si sono fatti i climi peggiori con la loro brava copertina e che guardo con rispetto perché sono sempre al caldo.
Non quelli disciplinati, che ce ne sono tanti anche qui. Parlo di quella minoranza che se ne frega bellamente di ogni regola.
Ieri una gentile signora su Vespa, impegnata in una animata conversazione via auricolare, quando è arrivata all’incrocio e la luce era rossa ha proseguito senza nemmeno rallentare. Ha avuto una fortuna sfacciata, perché nove volte su dieci, se uno di noi passa con il rosso, non torna a casa a raccontarlo. Lei non si è girata a guardare, non ha smesso di chiacchierare, sono sicuro che non si è accorta di quello che frenava con la Golf e del taxista che le faceva le corna; ha proseguito e chissà quanti altri semafori ha saltato.
Ha rischiato la vita, la signora. Sui quaranta, ben vestita. Se le correvo dietro per metterla in guardia, come qualche volta ho fatto in passato con i motociclisti distratti, sono quasi sicuro che mi prendevo un vaffa. E così, tra signore-principesse, ragazzini-slalomisti da marciapiede (nel senso buono), ragazzoni sul T-Max con lo scarico libero e l’acceleratore bloccato sul full-open, sono sicuro che passerò una primavera d’inferno in mezzo a troppi scooteristi folli.
Questa è gente che non sa nulla, della moto. E io sarò sempre pronto a difendere la categoria all’esterno del nostro mondo, perché bisogna stare attenti a non generalizzare e il 99 per 100 dei motociclisti è a posto.
Ma qualche volta mi viene una tentazione: quella di fingere di non averli visti, quando al semaforo mi si piantano davanti di traverso, e metterli sotto. Si fa per dire: quasi sempre mi controllo.
Ascolta l'audio di Nico nel box in alto a sinistra
bella Nico
Purtroppo ahimè quando arriva la primavera ecco che spuntano loro, quelli che hanno passato l'inverno in macchina e frustrati pensano di poter fare quello che vogliono.
15 giorni fà, passata piazza Greco, fermo al semaforo in prima fila, avevo lasciato dietro qualche scooter dei signori di cui sopra svicolando nel traffico, con la mia Electra (400Kg) ,sento una botta dietro e una forza misteriosa mi piega la moto sulla destra e con uno sforzo immane riesco a rimetterla dritta. Mi giro e cosa vedo? uno di quei P... con uno scooter bianco che per passare il semaforo rosso, aveva cercato di salire sul marciapiede agganciano un mio scarico e quasi tirandomi giù.
La mia reazione, dopo lo sconcerto, è stata fulminea, moto sul cavalletto, aggredisco verbalmente il tipo con gli occhi iniettati di sangue, avrei voluto farlo sparire. Lui si deve essere accorto che ero incazzatissimo, sembrava impietrito, al che, resomi conto della reazione esagerata, fra me e me sogghignavo, obbligandolo ad andarsene alla svelta lontano dalla mia vista.
Una volta ripartito mi sono fatto 2 risate al pensiero di quanti P.... ci siano in giro che pensano di avere tra le gambe 2 ruote onnipotenti con cui poter passare su marciapiedi per saltare un semaforo.
State a casa che è meglio non fate del male agli altri di voi chi se frega.
Beato inverno
scusate per la puntegiatura
Maurizio69
piega996
Se vuoi altri esempi o provare di persona viene con me e te ne renderai conto.
Sarò felicissimo di ospitarti sul sellino del T-Max. Porta indumenti adatti perchè si gela anche con la tanto bistrattata copertina.
Se per la risposta maleducata ti sei offeso ti chiedo umilmente scusa. Come avevo scritto, la risposta è arrivata dalla mia parte Harleysta che come fai notare è un pò tipo "americano a Roma", un pò burbera.
Per quanto riguarda lo scimiottare, stai tranquillo nessun giaccone con frange e borchie (anche se il mio amico Jo Bussei ne sarebbe felicissimo) e nessun stivale texano.
Solo abbigliamento tecnico stile sportivo (una tuta da pista su una Harley??? Bahhh...) e sarò felicissimo di farti vedere i reportage dei miei (anzi miei e dei miei amici) viaggi da Nord a Sud e da Est a Ovest dell'europa, prima con un SuperTenerè poi con due BMW GS e infine con due Harley.
Stai tranquillo non mi brucia il c..o, anzi sono tranquillissimo e cerca di esserlo anche te. Buona serata