L'editoriale di Nico

Nico Cereghini: “Sul limite a 30 orari scoppia la rissa. E non aiuta”

- Un tema così importante, che coinvolge la salute pubblica, la mobilità e il lavoro, dovrebbe essere risolto con equilibrio. Una cosa non facile: sono già tanti e divisivi gli interessi in gioco, e se poi ci infiliamo dentro anche quelli elettorali...
Nico Cereghini: “Sul limite a 30 orari scoppia la rissa. E non aiuta”

Ciao a tutti! A Bologna hanno raccolto le firme e anche fatto un referendum sul Resto del Carlino: il limite di velocità a 30 orari è stato bocciato dalla maggioranza dei cittadini, 79 per cento contro un misero 21 per cento che approva la scelta dell’Amministrazione. Il risultato non mi sorprende, oggi domina l’individualismo spinto... e davanti a quesiti di questo tipo il pensiero si riduce a: “mi conviene o non mi conviene?”.

Le misure come queste, che coinvolgono tutti i cittadini, andrebbero discusse e meditate con calma. Sono in gioco la salute pubblica, la mobilità, il lavoro, temi fondamentali. E invece scoppia subito la rissa. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, assicura: si è mosso in base alle statistiche, alle esperienze nelle grandi città estere, agli studi superpartes. Magari avrebbe potuto coinvolgere e preparare meglio la sua città, ma una cosa è certa: non insegue vantaggi personali, semmai rischia di perdere consensi.

E il ministro Salvini dà battaglia. Sorprende un po’ che proprio il grande paladino delle strade sicure, quello che vuole l’inasprimento delle pene e chiede la galera per chi usa il cellulare alla guida e mai più la patente che per chi si mette alla guida ubriaco… Proprio lui adesso si oppone e minaccia di togliere l’autonomia ai sindaci.

Il mio pensiero? Il limite dei 30 orari in città può risolvere il gravissimo problema delle troppe vittime, soprattutto pedoni e ciclisti. Dunque è magari un sacrificio per alcuni, ma ha senso e nei centri storici va allargato, definiamo insieme dove. Sull’altro piatto della bilancia ci sono due negatività: i tempi un po’ si allungano (poco), l’aria peggiora perché si sta più lungo nel traffico e si inquina di più (anche se l’obiettivo è di spingere tanti cittadini verso i mezzi pubblici e le due ruote).

Parliamone. Ecco dove servirebbero i famosi “tavoli” del ministro Salvini. Bisogna mettere a confronto gli interessi di parte - che sono sacrosanti ma fino a un certo punto - con il supremo interesse collettivo: proprio quello che il Ministero di Salvini dovrebbe rappresentare…

E però, ancora prima, facciamo rispettare il limite dei 50 all’ora oggi in vigore. Troppa gente sfreccia in città impunemente con ogni tipo di veicolo. Sono veri delinquenti, che non vengono pizzicati perché non si possono avere telecamere a ogni incrocio, è ovvio, e anche perché la Polizia Locale non si vede più a controllare le strade.

A Bologna gran dispiegamento di forze in divisa, nei primi giorni dell’introduzione delle multe. Giusto, anche per dare un segnale concreto alla cittadinanza. Ma poi sappiamo tutti che tantissimi di quei vigili non li vedremo più. Se a Milano, come a Roma o a Torino, non facciamo rispettare oggi il limite dei 50 all’ora, cosa servirà ridurlo a 30 domani?  

  • 4869939
    4869939, Formigine (MO)

    MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
    DECRETO 22 dicembre 2022 Piano di riparto delle risorse destinate alla progettazione ed alla realizzazione di interventi per il miglioramento della sicurezza stradale dei pedoni. (23A00784) (GU Serie Generale n.33 del 09-02-2023)
    leggetelo.
    dopo, chiedetevi chi era ministro dei trasporti gia' dall'ottobre 2022
    infine, prendete un appunto per la prossima volta che entrate in una cabina elettorale, tipo "ma sto facendo la cosa giusta per il futuro?"
  • PAOLOPAOLO5861
    PAOLOPAOLO5861, Brescia (BS)

    Io in quanto automobilista, motociclista cicloturista e pedone :-) mi pongo in una posizione "di mezzo". Penso che i 30 all'ora in alcune zone sia assolutamente una scelta necessaria, in altre più una scelta ideologica nella classica mentalità tutta italiana del "se vogliamo che facciano almeno i 50 mettiamo i 30" come avviene ormai quasi ovunque (provate ad andare in Francia e fare una curva ai 50 dove ti mettono il limite a 30.... vai fuori!). Quindi, ok i 30 all'ora dove serve ma in tutti gli altri posti dove ci sono comunque pericoli basterebbe far rispettare i 50, come? Io l'autovelox lo vedo come ultima spiaggia, preferisco i limitatori o la presenza delle forze dell'ordine "sulla strada".
    Che invece trovo assurda la polemica innescata, se guardiamo le caratteristiche che deve avere una strada per poter porre il limite dei 30 secondo la direttiva emanata da Salvini, non sono un esperto, ma leggendola ci rientrano il 90% delle strade urbane. A me sembra solo propaganda.
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