Nico Cereghini: “Basta! Servono sistemi che inibiscano l’uso dello smartphone alla guida”
Ciao a tutti! Il meteo è sempre bello - anche se non c’è tanto da stare allegri, perché la siccità incombe e fa paura - e aumentano le moto sulle nostre strade. E drammaticamente anche i sinistri. Guardo sulla stampa locale le troppe fotografie degli incidenti più gravi, cerco di capire quale possa essere stata la dinamica e spesso non faccio fatica: la posizione dell’auto, quella della moto a terra, un’altra svolta disattenta dell’automobilista, il dramma. Forse il motociclista andava forte, forse nemmeno quello.
Non voglio dire che vada sempre così, ma troppo spesso la causa principale è la distrazione e lo confermano tutte le statistiche. Se con l’auto vuoi svoltare a sinistra, dovresti sincerarti che nessuno sia in arrivo, dietro di te o dall’opposta direzione, com’è ovvio e come prescrive il codice della strada. Ma andiamo troppo di corsa e poi in auto non abbiamo tutta la visibilità che servirebbe: raramente ci prendiamo tutto il tempo che occorre per rallentare, guardare molto attentamente in ogni direzione, segnalare la svolta se la strada è libera e finalmente cambiare traiettoria in piena sicurezza.
Il Codice della Strada è, per molti, materia da preparare per l’esame di guida e basta. L’occhiata superficiale e distratta, quella è diventata la regola: perché quando guidiamo stiamo chiacchierando con i compagni di viaggio, o stiamo impostando il navigatore, o accendendo la sigaretta, o semplicemente stiamo pensando ad altro. E se ci metti anche l’uso scriteriato dello smartphone la tragedia è dietro l’angolo. E’ dietro ogni svolta.
Ne continuiamo a parlare, anche se serve a poco. Chissà mai che a furia di ripetere sempre le stesse cose qualcuno si dia una mossa. La situazione generale è da allarme rosso. E le cose da fare non sono tante, sono soprattutto due. Primo. Fissiamo bene nella nostra mente un principio basilare: tutti, noi compresi, guidiamo con meno attenzione e dunque soltanto la prudenza può salvarci la pelle. Prudenza sempre.
Secondo. L’uso smodato dello smartphone non si può più tollerare. E se fino a ieri si invocavano sanzioni più severe, o dei veri controlli, o tutte e due le cose, oggi diciamo che non basterebbero i controlli a tappeto su tutte le strade e tutti i giorni, non basterebbe nemmeno il ritiro immediato del veicolo. Serve la tecnologia, servono sistemi che inibiscano le funzioni dello smartphone diverse dalle chiamate vivavoce. Se ne parla da otto anni, non c’è da perdere un giorno.
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Picinin se, Padova (PD)Sottoscrivo al 100%: apriamo una raccolta firme. Basta girarci intorno!
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eneabo, Casalecchio di Reno (BO)Sono di Bologna, la tangenziale è ogni giorno ferma o quasi per incidenti soprattutto piccoli, non solo quando scoppiano le cisterne di gpl, bene lo scorso we la Polizia Stradale (non vigili o polizia locale) con l'operazione "alto impatto" ha fatto un controllo a tappeto sull'uso del telefonino alla guida, i risultati? Nessun incidente nel we, 57 multe ma la cosa incredibile sono le risposte date dai multati fermati, ve ne riporto solo qualcuna:uno pretendeva prima del verbale che gli agenti si accertassero dell'importanza della chiamata che stava effettuando, uno che nel traffico dell'ora di punta in tangenziale stava mostrando alla figlia (sedile anteriore) come funziona l'intelligenza artificiale, altro che si è immesso a forte velocità da uno svincolo e con il telefono all'orecchio naturalmente la maggior parte supplicava che era la prima volta che lo faceva. Per finire oggi di rientro da un giro in mtb ho fatto circa un km di "Porrettana" e ho visto il classico incidente (ambulanza e due pattuglie di VVUU, ma credo che lo scooterista non si dovrebbe essere fatto molto) auto che svolta improvvisamente a sinistra dove c'è un bar ristorante, scooter che probabilmente stava superando e praticamente lo ha "accompagnato" sin quasi sul passo carraio nella corsia opposta, strada larga in salita, visto la dinamica probabilmente l'auto non aveva freccia e lo scooter a terrra non mi sembrava mastodontico quindi non velocissimo.