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Crollo delle immatricolazioni in Europa: vendere le moto Euro 4 nel 2021

- In risposta al crollo delle vendite di quest'anno (-33%) l'associazione dei produttori europei chiede all'UE di prorogare la vendita di moto e scooter Euro 4 nel 2021. In Italia, Spagna e Francia la situazione peggiore per le concessionarie
Crollo delle immatricolazioni in Europa: vendere le moto Euro 4 nel 2021

Le vendite motociclistiche europee dei primi due primi due mesi di quest'anno avevano visto incrementi a doppia cifra.
Poi è arrivata la pandemia Covid-19, fabbriche e attività commerciali hanno dovuto chiudere per contenere il contagio e la situazione si è rapidamente invertita.

I primi cinque mercati dei 28 paesi che formano l'area commerciale dell'Unione Europea, ovvero Francia, Italia, Germania, Spagna e Regno Unito, valgono da soli l'80% delle vendite complessive.
In questi cinque paesi le vendite dei motocicli sono diminuite a marzo del 39,6% e ad aprile del 74,9%. L'Italia, come purtroppo sappiamo, ha guidato questa classifica negativa con cadute rispettivamente del 66% e del 97%.
Il saldo del primo quadrimestre 2020 ha visto un -32,7% a livello continentale.

Il segmento dei ciclomotori, in questo caso le vendite più importanti si concentrano in Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia e Spagna, ha da parte sua perso il 37,9% a marzo e il 55,1% ad aprile (Italia con -60% e -96,9% rispettivamente) con il primo quadrimestre chiusi a -22%.

Paese Mese
Motocicli (2020)
 
Motocicli (2019) Variazione %
France Gennaio 12.837 10.376 23,7
Germany Gennaio 6.819 4.384 55,5
Italy Gennaio 14.350 13.587 5,6
Spain Gennaio 12.533 11.230 11,6
UK Gennaio 5.748 5.616 2,4
France Febbraio 15.602 12.795 21,9
Germany Febbraio 13.377 12.620 6,0
Italy Febbraio 18.143 16.232 11,8
Spain Febbraio 12.992 10.887 19,3
UK Febbraio 4.280 4.146 3,2
France Marzo 10.400 20.842 -50,1
Germany Marzo 23.063 27.451 -16,0
Italy Marzo 8.515 25.127 -66,1
Spain Marzo 8.717 15.149 -42,5
UK Marzo 12.565 16.148 -22,2
France Aprile 3.666 21.816 -83,2
Germany Aprile 17.754 23.999 -26,0
Italy Aprile 809 26.906 -97,0
Spain Aprile 535 14.768 -96,4
UK Aprile 1.480 9.246 -84,0
  TOTALE 204.185 303.325 -32,7%


Non ci sono ancora i dati di maggio, che avranno beneficiato della parziale riapertura delle concessionarie, ma il risultato rispetto a dodici mesi prima sarà ancora naturalmente negativo e con numeri importanti.

Considerata la natura stagionale del mercato motociclistico, con le vendite concentrate soprattutto nei mesi primaverili, l'impatto dell'epidemia – osserva la ACEM, l'associazione europea dei costruttori del settore due ruote - ha posto sotto una forte pressione finanziaria le concessionarie europee. Concessionarie che hanno attualmente nei magazzini un eccesso di veicoli Euro 4, che sarebbero stati probabilmente tutti venduti ma che a questo punto potrebbero diventare invendibili a causa di modifiche normative che entreranno in vigore dopo il 31 dicembre.

Paese Mese
Ciclomotori (2020)
 
Ciclomotori (2019) Variazione %
Belgium Gennaio 1.682 1.603 4,9
France Gennaio 5.876 5.170 13,7
Germany Gennaio 1.001 702 42,6
Italy Gennaio 2.159 1.229 75,7
Netherlands Gennaio 4.472 3.961 12,9
Poland Gennaio 649 362 79,3
Spain Gennaio 2.020 1.572 28,5
Belgium Febbraio 1.746 1.556 12,2
France Febbraio 5.500 5.783 -4,9
Germany Febbraio 1.679 1.728 -2,8
Italy Febbraio 1.810 1.147 57,8
Netherlands Febbraio 3.898 3.915 -0,4
Poland Febbraio 863 803 7,5
Spain Febbraio 1.777 1.283 38,5
Belgium Marzo 1.467 1.524 -3,7
France Marzo 3.526 7.044 -49,9
Germany Marzo 1.342 2.705 -50,4
Italy Marzo 589 1.471 -60,0
Netherlands Marzo 4.029 5.273 -23,6
Poland Marzo 807 1.856 -56,5
Spain Marzo 1.344 1.219 10,3
Belgium Aprile 954 2.265 -57,9
France Aprile 1.499 6.932 -78,4
Germany Aprile 1.307 3.154 -58,6
Italy Aprile 55 1.776 -96,9
Netherlands Aprile 5.773 5.332 8,3
Poland Aprile 811 2.581 -68,6
Spain Aprile 96 1.347 -92,9
  TOTALE 58.731 75.293 -22,0%

 

Nonostante l'industria europea abbia accolto favorevolmente le diverse misure di sostegno dell'economia, che gli stati membri e la Commissione Europea hanno messo in atto, resta questo problema di fondo.
E pertanto, afferma ancora l'ACEM, la sola richiesta da parte del settore è che la Commissione prolunghi il periodo nel quale i veicoli Euro 4 possano essere venduti evitando che nelle concessionarie rimangano centinaia di migliaia di prodotti non più vendibili.

“Con il progressivo riavvio dell'attività – è il commento di Antonio Perlot, segretario generale ACEM -, i dati per i prossimi tre mesi ci forniranno una visione più chiara dell'impatto finale del coronavirus. Tuttavia è chiaro che il 2020 sarà un anno molto difficile per il settore, con straordinarie interruzioni delle attività di produttori, concessionari e fornitori.
Stiamo collaborando con le amministrazioni dell'UE e quelle nazionali per trovare una soluzione al problema dei veicoli Euro 4 in eccesso. Questo richiederà una revisione della legislazione attuale per garantire che i concessionari di tutta Europa possano riprendersi dall'effetto della crisi il più presto possibile”.

fonte dati ACEM

  • Mauro XC
    Mauro XC, Occhieppo Superiore (BI)

    Ma voglio ben sperare che si consenta di vendere gli Euro 4 e che nei prossimi anni non s'inventino qualche nuova favola che poi magari ne impedisca la circolazione.
    La classica pagliuzza da togliere al posto della trave.
    Perché non ci concentriamo sulle cause d'inquinamento esponenzialmente superiori, il trasporto marittimo che ha dati milioni di volte peggiori di quello da trazione, specialmente europeo, dei trasporti aerei o delle industrie che fanno quello che vogliono senza problemi con sversamenti di tutti i tipi.
    Perchè certo , poco importa se un qualsiavoglia oggetto che compriamo arrivi da 10000 km di distanza, o forse importa perchè per trasportarlo c'è u impatto ambientale da fuori di testa ??? Forse i dazi dovrebbero tener conto non solo dei valori, ma anche di questo che dite ?? Troppo complicato ??
    Come sempre si prende di mira il bersaglio facile, poco importa se sia infinitesimale il suo contributo effettivo, ma l'impatto mediatico è salvo.
    Quindi dai, tutti sull'elettrico così inquiniamo il mondo con le batterie e sfruttiamo a sangue i bambini del Congo per estrarre il cobalto , poi ci mettiamo i nostri bei risvoltini ai pantaloni e con il nostro ipocrita sguardo fiero saremo pure convinti d'aver salvato il mondo.

    Boia d'un mondo ipocrita e superficialeee...!!!!!
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