Quella Vespa non è un clone: Piaggio perde ricorso contro lo scooter cinese
Le differenze fra il modello Piaggio Vespa LX e lo scooter di simile disegno costruito dalla cinese Zhejiang Zhongneng Industry Group sono numerose, con questa motivazione il tribunale della UE ha respinto il ricorso presentato dal gruppo di Pontedera nel 2014.
Questo l’antefatto. La società cinese citata da Piaggio nel 2010 aveva registrato alla EUIPO (l'ufficio dell'unione europea per la proprietà intellettuale) il disegno di uno scooter del tutto simile alla Vespa LX che ora non è più in produzione.
Piaggio aveva immediatamente presentato una domanda di dichiarazione di nullità di quella registrazione sostenendo che disegno o modello dello scooter Zhejiang non soddisfaceva i requisiti di novità e di carattere individuale nei confronti del modello, o del disegno, della Vespa LX. Nello stesso tempo Piaggio aveva fatto valere il fatto che la Vespa LX in Italia era protetta come marchio tridimensionale non registrato e come opera dell'ingegno nell'ambito del diritto d'autore In Italia e in Francia.
L'EUIPO ha però respinto la domanda di dichiarazione di nullità presentata da Vespa, tanto nel 2015 come nel 2018, e adesso la sentenza del tribunale europeo ha respinto il ricorso di Piaggio contro la posizione dell'EUIPO.
Secondo i giudici, le caratteristiche di forma proprie della Vespa LX non si ritrovano nello scooter della Zhejiang, mentre le differenze che li separano sono numerose e non sfuggono all'attenzione di un utilizzatore informato.
Inoltre è stato sottolineato come il pubblico dei potenziali acquirenti di scooter è dotato di un livello di attenzione elevato, tanto da percepirà lo stile, le linee e l'aspetto che caratterizzano la Vespa LX come diversi sul piano visivo da quelli dello scooter della Zhejiang. In conclusione, considerate le diverse impressioni suscitate dai due scooter, non sussiste alcun rischio di confusione per il pubblico di riferimento.
Immediata la replica di Piaggio che ha comunicato: «Ci siamo già visti riconoscere dal Tribunale di Torino e successivamente confermato dalla Corte d’Appello di Torino il diritto di esclusiva costituito dal cosiddetto marchio tridimensionale registrato da Piaggio, che protegge la forma distintiva di Vespa. Un titolo che rappresenta un fondamentale elemento di difesa delle linee uniche e caratterizzanti di Vespa, ed è il più completo strumento di tutela dell’iconica forma di questo prodotto globale. Il Gruppo Piaggio si riserva il diritto di impugnare la sentenza del tribunale dell’Unione Europea secondo i termini di legge». La battaglia legale Pontedera-Cina è lontana dal dirsi conclusa.
g.m.
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Gibix, Casnate con Bernate (CO)"il pubblico dei potenziali acquirenti di scooter è dotato di un livello di attenzione elevato". ma cos'è, una barzelletta?!?
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OsteoRider, Ferrara (FE)Purtroppo i commenti a caso, giusto per allenare le dita, di gente come Lumachina, sono il perfetto esempio del perchè si lascia che soggetti esterni possano impunemente creare danni a tutto ciò che di buono si fa in questo Paese. Gente così inspiegabilmente non capisce che una sentenza del genere, che favorisce politicamente il sempre piu ipertrofico impero cinese, apre alla sostituzione futura dei nostri migliori prodotti, significa non capire il lavoro di migliaia di persone, per portare il buon nome di un marchio d'eccellenza italiana nel mondo, e significa pure non capire una beneamata ceppa di politica e in generale della realtà che ti circonda, visto che l'unico vantaggio per stare nell'UE è proprio la difesa del prodotto europeo che però a quanto pare all'UE non interessa, magari un disinteresse "unto" da generosa mano asiatica. Accendere il cervello prima di insultare gratuitamente il proprio Paese, se ti fa tanto schifo vattene in Cina.