La prova è stata svolta da Triumph sulla pista di Cartagena lo scorso mese di ottobre.

Non si tratta di un record assoluto e nemmeno certificato, ma certamente il tempo di 2 secondi e 730 millesimi ottenuto per accelerare da 0 a 60 miglia orarie è davvero strepitoso.
Lo è perché la Rocket 3 R, sebbene alleggerita di 40 kg rispetto al modello precedente, pesa pure sempre oltre tre quintali in ordine di marcia. La super prestazione si deve al suo maxi motore a tre cilindri in linea trasversale da 2.458 cc e capace di una coppia massima 22,5 kgm a 4.000 giri oltre che della potenza di 167 cavalli a 6.000 giri.

La moto ha poi un passo lungo (1.677 mm) e il baricentro basso, condizioni che aiutano a scaricare a terra la potenza riducendo l'impennata nello spunto da fermo. Inoltre ha una gomma posteriore larga 240 mm (240/50-16) e anche questa larga impronta a terra dà una bella mano.

La moto in questione era una preserie, alla quale mancavano retrovisori e targa, non si sa se la gomma posteriore (Avon) era esattamente quella di serie, così come se sono state fatte altre modifiche.
Ad ogni modo, resta il dato numerico che fa una certa impressione...

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Parlando di moto di serie possiamo aggiungere che le moto accreditate del migliore tempo nello spunto 0-60 (le 60 miglia orarie corrispondono a 96,5 km/h) sono le Suzuki GSX-R 1000 e Hayabusa, entrambe sotto i 2,5”.
E altre moto più pesanti ma anche più lunghe delle super sportive hanno ottenuto tempi di rilievo, come ad esempio Yamaha VMAX, Kawasaki ZX-14R e Ninja H2, tutte fra i 2,5 e 2,6”.

Per quanto riguarda le MotoGP, una prova fatta con la Honda di Marquez nel  2015 ha dato il tempo di 2,6” ma da 0 a 100 km/h. Attualmente, grazie anche ai sistemi holeshot, i tempi si sono ovviamente ridotti.
Nel video qui sopra si possono comunque apprezzar pure altre caratteristiche dinamiche, in pista, della Rocket 3 R...